"Mi faccio desiderare"

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Tornata finalmente alla mia umile dimora inizio ad urlare il nome di Federica per raccontarle cosa era successo un paio di ore fa.
Dopo poco la vedo sbucare dalla cucina con in mano una padella intenta a cuocere due hamburger.
Le dico di sedersi e inizio a spiegarle di quando Nicolò è venuto in negozio, la storia del numero di cellulare e dell'invito alla festa.
Finito di raccontare lei scatta subito in piedi facendo cadere la sedia dietro di lei provocando un forte rumore e iniziando ad urlare come una ragazzina.
«Cioè tu mi stai dicendo che proprio quel Nicolò ti ha invitata alla festa di Mirko?! No vabbè!» esclama lei gioiosa, attendo una risposta da parte mia.
Faccio segno con la testa di "si" e lei di tutta risposta batte le mani per tutta la stanza sorridendo come una cretina.
«Mi dispiace interrompere i tuoi film mentali ma non andrò con lui e non lo contatterò nemmeno» le dico io ricevendo uno sguardo maligno da parte sua.
«Gionata è stato così gentile con noi lo scorso pomeriggio e si è offerto di accompagnarci, e in più lui almeno lo conosco meglio di persona rispetto a Nicolò!» continuo io sottraendole la padella dalle mani per andare a cuocere questi due hamburger.
«Comunque sia ci sarà anche lui domani, quindi se è realmente "interessato" mi verrà a parlare, te che dici?» le dico mentre la nostra cena si sta cuocendo.
Lei mi guarda come se avessi detto la cosa più orrenda di questo mondo dicendomi poi «vorrei solo ricordarti, signorina "mi faccio desiderare", che sei te quella che da quando ha 10 anni era innamorata di Tony Effe eh!».
Effettivamente non ha tutti i torti, Nicolò mi è sempre piaciuto da quando ero una ragazzetta in preda agli ormoni.
Mi piace tutt'ora se devo essere sincera, sia fisicamente che caratterialmente.
Ma sopratutto mi piace per come è e non come appare, senza far caso a 'Tony Effe'; non mi sono mai interessata ai suoi soldi, o quanto prenda al mese o sciocchezze del genere.
E se mai ci conosceremo meglio e se succederà qualcosa mai lo farò!
Mi è sempre piaciuto essere indipendente e pensare di dipendere da una persona non mi piace affatto!
Mangiamo i nostri panini parlando del più e del meno svariando, per fortuna, l'argomento "Nicolò"; finito di mangiare tolgo i piatti per riporli successivamente nella lavastoviglie.
In seguito ci mettiamo i pigiami e ci strucchiamo per poi tornare in salotto e metterci sedute sul divano a guardare i programmi che passano su Real Time addormentandoci verso le 5 del mattino, poco dopo l'inizio di "Malattie Imbarazzanti".
***

Mi risveglio sentendo una presenza distesa sopra il mio corpo.
Sbatto un po' gli occhi per abituarmi alla luce solare scostando i capelli di Federica dalla mia faccia per poi farla cadere a terra causando un grido da quest'ultima accusandomi di averle fatto veramente male.
Mi alzo, non curante di Federica distesa sul pavimento intenta a rotolare su se stessa come una deficiente, dirigendomi in cucina per vedere cosa c'è rimasto in quel misero frigorifero.
Prendo uno yogurt al cocco per poi tornare di là dalla mia migliore amica ancora intenta a dimenarsi sul pavimento.
Vado a prendere il mio cellulare che avevo lasciato ieri sera sul comodino affianco alla televisione per vedere che ore sono.
Appena lo accendo trovo almeno una decina di messaggi da Gionata, due da mia mamma e delle notifiche da Instagram.
Apro per primi i messaggi di Gionata dove dicono più o meno la stessa cosa.
"Ehi buon giorno cinesina!"
"State dormendo ancora?"
"Non risponde neanche Federica, quindi suppongo di sì"
"Vedi a fare serata? Hahahahha"
"Vi ricordo che stasera c'è la festa di Mirko"
"Non fate tardi che io non ho voglia di aspettarvi fuori"
"Devo venire a bussare? Dai alzatevi!!"
"Sono venuto e non rispondete, io non ho parole"
"Ma che avete fatto fino alle 5 del mattino in piedi!"
"Vabbè vi lascio dormire, ricordatevi di stasera alle 21!".
Gli rispondo semplicemente che non lo avevamo scordato per poi dargli il buongiorno.
Rispondo poi a quelli di mia mamma dove mi annuncia che tra qualche settimana saranno venuti i miei genitori a farmi visita.
Decido poi di guardare l'orario e per poco non mi prende una tachicardia.

Penso di amarti più di quanto ami il cash|| Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora