capitolo 2

666 32 1
                                    

<< Asia svegliati>>

Dopo queste parole mi arrivò uno schiaffo ghiacciato.

Mia sorella maggiore, e chi altro sennò.

Greta era una sorella lunatica, a volte mi trattava come se fossi suafihglia, altre mi disprezzava proprio e oggi era uno di quei giorni.

G: dai muovi il culo che sei in ritardo

A: va bene stai calma però eh

Perchè stanotte non avevo sognato Neymar? Perchè non mi sono svegliata con il pensiero di avere una giornata di merda?

Non so rispondere, non feci troppo caso a quello che mi passava per la testa e uscii di casa come un fulmine per passare da Camilla.

A: Cami!!! Non sai cosa mi è successooo!!

C: oddio! non dirmi che sei incintaaa

A: mavaa! Sai David Brown, quello figo? ecco ieri mi ha accompagnato a casa e mi ha lasciato il numero, poi mi ha scritto...aspetta ti faccio vedere le chat

Dopo aver letto le chat:

C: mmmmm....questa storia non mi piace

A: a me invece questa storia piace proprio!!! Da quant'è che un ragazzo non mi scrive?

C: non so Izzy ma mi sembra strano che dopo 11 anni che vi vedete ti scriva proprio adesso...soprattutto questo genere di cose!!

A: bho pensala come vuoi, io credo invece che sia sincero...
C: Izzy....cara stupida Izzy...ti voglio bene ahahahaha

Arrivate a scuola mi è preso uno scatto di felicità, improvvisamente avevo voglia di vivere, di studiare di laurearmi e di avere una famiglia....da dove proveniva tutto questo? Non so proprio cosa mi sta succedendo...per un attimo ho anche abbandonato il mio sogno da wrestler per diventare un avvocato (?).

Lasciai i miei pensieri pazzerelli perchè sentii un urlo.

Camilla era caduta, è inciampata in una radice e ha picchiato al testa...vedevo il sangue colargli sul viso, mi sentii male, stavo svenendo.

Subito una folla di studenti formò un cerchio attorno a me e a Camilla, poi arrivò la preside per chiamare un'ambulanza.

Senza neanche accorgermene mi ritrovai nel retro dell'ambulanza con la mia migliore amica che sembrava senza vita.

Chiamai Adam, non rispondeva, probabilmente stava facendo uno dei suoi tanti servizi fotografici.

Dopo un'ora e mezza che stavo nella sala d'attesa dell'ospedale notai che alla TV stavano trasmettendo un servizio sul Barcellona e rimasi incantata.

Finalmente intervistarono lui, Neymar Da Silva Santos Junior....mi lasciai prendere un po' dall'euforia e mi misi in piedi sulla sedia e urlai.

Passò un'ostetrica e mi disse:  ma scusi, si dia una calmata

La mia vita è bipolareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora