Sun-Hee pov's
Con le mie piccole ed esili gambine, corsi lungo l'intero corridoio buio e freddo.
Strinsi con tutta la forza che avevo nelle braccia il mio lupacchiotto di peluche e mi fermai per riprendere fiato."Sun-Hee...perché corri? Guarda che la storia della buona notte non scappa mica!" esclamò mia madre, mostrandomi un enorme sorriso.
Agilmente, saltai sulle sue ginocchia e mi feci prendere in braccio.
"Mamma, mamma! Mi racconti la storia della foresta incantata? Ti prego, ti prego!" urlai, stringendo ancora di più al petto il mio peluche e saltellando euforica.
Mia madre, che era una donna con tanta pazienza, sospirò.
"Ma non te l'ho già raccontata ieri?" domandò la donna, scuotendo la testa e ridacchiando.
Annuii e continuai a saltellare come una piccola molla tra le sue braccia.
"Sì, ma mi piace troppo questa storia! E poi, anche Kookie vorrebbe riascoltarla!" esclamai, indicando il mio lupacchiotto nero di peluche e stringendolo fra le mie braccia.
Kookie, nonché il mio lupacchiotto, era da sempre stato il mio migliore amico. Mi era stato dato in dono dai miei nonni al mio compleanno e, da quel meraviglioso giorno, Kookie entrò nella mia vita e nel mio piccolo cuore, riscaldandolo.
Amavo i miei nonni, erano stati da sempre i miei supereroi.
Ogni volta che andavo a trovarli, mi parlavano dei loro incredibili viaggi.
Mi raccontavano di quando, da Seoul, si erano recati dall'altra parte del mondo, in Europa; di quando l'avevano esplorata, scoprendo così culture, tradizioni e cibi diversissimi dai nostri.
Mi mostravano degli oggetti che non avevo mai visto e delle fotografie di animali strambi che abitavano la Foresta Amazzonica...Fino a quando, un giorno, si recarono all'interno di una foresta, ancora sconosciuta all'uomo. Si trovava proprio in Corea del Sud, lontano da Seoul, e nessuno aveva mai avuto il coraggio di esplorarla.
Le leggende, infatti, parlavano di strane creature che abitavano questo posto e di come queste ultime, alla vista di un umano, non esitavano ad ucciderlo nei peggior modi possibili.I miei nonni, non credendo a questi fatti, si inoltrarono in questa foresta, non facendo mai più ritorno...
"...Ed eccomi qua, all'età di 21 anni, intenta a seguire le loro orme e a continuare la loro sensazionale esplorazione mai compiuta, proprio come una brava nipote avrebbe fatto!" esclamai, mostrando un sorriso a trentadue denti a Minye, la mia migliore amica.
Quest'ultima si avvicinò velocemente a me e incominciò a scuotermi violentemente.
"Ma ti senti quando parli?! Hai appena detto che i tuoi nonni sono morti lì dentro...e tu vorresti riandarci per esplorarla?!" urlò la ragazza, sgranando gli occhi.
Risi fragorosamente e annuii.
"Quando ero piccola, ho sempre creduto alle strane creature che abitavano quella enorme foresta; ma ora che sono cresciuta...bhe, penso soltanto che i miei nonni erano parecchio anziani e che un improvviso malanno li abbia fatti morire, per qualche coincidenza, proprio all'interno di quella foresta." dissi tranquillamente, staccandomi dalla presa della mia migliore amica.
"Speriamo sia come hai detto..." sussurrò Minye.
Sospirò rumorosamente.
"Allora...parti domani mattina, giusto?" domandò, con una piccola smorfia sul viso.
Le sorrisi dolcemente e la abbracciai.
"Non ti preoccupare, non mi accadrà nulla. Comunque sì, parto domani mattina. Ho tutto il necessario per accamparmi nella foresta per qualche giorno!" esclamai euforica.
Minye mi guardò ancora più rattristata. I suoi occhi divennero rossi e lucidi, mentre le sue labbra incominciarono a tremare come due piccole foglie.
Me ne accorsi immediatamente e la ricatturai in un abbraccio confortatorio, stringendola a me il più forte possibile.
"M-Mi prometti che ritornerai sana e salva?" domandò la ragazza, scrutandomi con lo sguardo.
Le sorrisi e annuii.
"Certamente Minye. Non ti devi assolutamente preoccupare, so quello che faccio!" esclamai, incrociando le braccia e assumendo un finto broncio.
Minye ridacchiò e annuì insicura.
Sapeva che ci sarebbe stato qualcosa a contrastare questa sua esplorazione;
se lo sentiva.
E questa cosa non andava affatto bene.Sperava vivamente fosse soltanto una sua sensazione sgradevole. Sperava vivamente ad un ritorno certo della sua migliore amica...
Anche se, lei non era convinta su ciò che diceva Sun-Hee. Credeva a quelle creature strane, in grado di torturare e uccidere qualunque umano si fosse anche solo avvicinato alla foresta; e credeva anche che i nonni della ragazza non fossero morti soltanto a causa di un grave malore.
Forse, avevano incontrato quelle creature malvagie, quelle macchine da guerra addestrate per far del male, per torturare e per uccidere...
...forse, avevano avuto la grande sfortuna di incontrare i mutaforma.
——————————————————
Ma buongiorno!
Okay, questo angolo autrice è inutile-Comunque...questo non era un vero e proprio capitolo, anche perché era piuttosto corto.
Quando Sun-Hee incontrerà i Bangtan...
osshy che mi divertirò a scrivere! :3E niente...stellinate e commentate se il capitolo vi è piaciuto! 👉🏻❤️
![](https://img.wattpad.com/cover/193884326-288-k976207.jpg)
STAI LEGGENDO
𝐬𝐡𝐚𝐩𝐞𝐬𝐡𝐢𝐟𝐭𝐞𝐫 |𝐣.𝐣𝐤|
Fanfiction|Quando Sun-Hee, giovane viaggiatrice ed esploratrice; seguendo le orme dei nonni, si imbatte in un gruppo di bestie feroci all'interno di una foresta inesplorata dall'uomo, venendo così a conoscenza dei mutaforma, di cui ne fa parte Jungkook, un ma...