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Mi risvegliai bruscamente a causa del rumore della sveglia che sovrastò il mio povero timpano destro.
Velocemente, spensi 'l'aggeggio infernale'.

Ogni mattina era la stessa e identica tortura: svegliarsi, alzarsi, cambiarsi e fare colazione in tempo prima di recarsi velocemente a scuola.
Insomma, la solita routine che uno studente possedeva ogni mattinata.

Ma quella mattina; quella mattina sarebbe stata totalmente diversa.

Stranamente, mi svegliai di buon umore, forse a causa della mia immensa voglia di esplorare la famosa foresta e di scoprire i suoi pericolosi ma allo stesso tempo affascinanti abitanti.
La sveglia segnava le 6.30 di mattina, e il mio intento era di uscire di casa verso le 8.

Agilmente, mi alzai dal letto, non interessandomi minimamente di rifarlo.
In fondo, avrei passato più di una nottata all'interno della foresta, invece che nel mio morbido e caldo letto, ma poco mi dispiaceva; anzi.

La sola idea di riuscir forse a dormire in compagnia di qualche mutaforma, in un certo senso, mi eccitava parecchio.

Chissà, forse sarei stata la prima umana a saper convivere insieme ad esse, senza essere sbranata. Forse avrei scoperto i segreti oscuri che si celavano in loro e nella foresta, assieme al grande mago.

Forse, e dico forse, sarei stata in grado di fare tutto ciò. Ne sarei stata più che felice, anzi, ne sarei stata onorata.

Scossi la testa facendo sparire i numerosi film mentali che si stavano creando all'interno della mia mente contorta e mi recai in bagno. Velocemente, mi sciacquai la faccia e mi lavai i denti. Non avevo intenzione di perdere tempo nel fare colazione; mi sarei portata successivamente qualcosa da mettere sotto i denti, quando mi sarei ritrovata ad esplorare la foresta.

Corsi nuovamente in camera per vestirmi.

Indossai una leggera canotta bianco latte, dei jeans color beige e un paio di converse alte e nere. Abilmente, raccolsi i capelli neri in una lunga e morbida treccia che mi ricadeva sulla schiena e mi guardai velocemente allo specchio. Decisi, successivamente, di mettermi un filo di mascara ed eye-liner, giusto per mettere in risalto gli occhi.

Dopo essermi soffermata sul mio volto sorrisi soddisfatta.

"Perfetto...sono le 7.30, giusto in tempo!" esclamai, mettendo in spalla il mio grosso e spazioso zaino per le escursioni e dirigendomi verso la porta di casa.

Diedi un'ultima occhiata alla mia sala e sospirai.

"Bhe...ci rivedremo, cara casetta. Si spera..." dissi, sussurrando con timore l'ultima frase.

Uscii di casa velocemente e presi le chiavi della mia macchina con euforia.

Avevo da poco preso la patente ed ero super impaziente di guidare fino alla foresta.
Quest'ultima distava ben 3 ore da Seoul e, in compenso, avevo studiato ogni scorciatoia che ci sarebbe potuta essere nel corso di tutto il viaggio in macchina.

Per fortuna, nessun incidente fece rallentare le macchine in viaggio proprio come me e, per tutto il tragitto, viaggiai tranquilla.

Fino a quando, mi ritrovai davanti ad un bivio.

Uno, portava ad una cittadina di nome Honju; mentre l'altra...

"Foresta Nimyoo..." lessi lentamente, fermandomi sul ciglio della strada.

Persi immediatamente un battito.
L'avevo trovata.
Avevo trovato la leggendaria foresta...

"Strano...non c'è proprio nessuno a controllare se qualcuno ha intenzione di entrare?" domandai, seguendo la stradina.

𝐬𝐡𝐚𝐩𝐞𝐬𝐡𝐢𝐟𝐭𝐞𝐫 |𝐣.𝐣𝐤| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora