DRACO
La Sala Grande era naestosa come sempre. A quanto pareva non si era voluto rinunciare ad un primo giorno di scuola con i fiocchi, anche se ancora non avevo idea di come riuscisse la gente ad andare avanti dopo tutto quello che c'era stato. Per quanto mi riguardava, era come se il tempo si fosse fermato, e non ero sicuro che sarebbe mai più scorso normalmente. Il Marchio nero era ancora sul mio braccio, marchiato a fuoco, e sapevo che non sarebbe mai sparito.
Quell'estate ero andato con i miei in Spagna, a Valencia, luoghi di soli babbani. Potevo stare un po' rilassato, perché nessuno si preoccupava di noi. Una volta sono andati a comprarmi un succo al bar in canottiera, e la barista aveva indicato il Marchio e mi aveva detto:-Bello quello. Chi te lo ha fatto?-. Avevo inghiottito il groppo che mi era salito in gola e mi ero limitato a scuotere la testa.- È morto-. Lei non aveva bisogno di sentirlo, ma io avevo bisogno di dirlo. Magari un giorno sarei uscito dal mio stato di shock e avrei cominciato a crederci.
Ora, in uniforme, non avevo bisogno di nascondere il braccio, ma l'intera faccia. La gente si voltava a guardarmi e aveva buone ragioni per farlo, visto che per anni non avevo fatto altro che sparlare, perseguitare, rubare, picchiare, maltrattare, imbarazzare gli altri... tutti mi avevano conosciuto, con timore, ma io non conoscevo nessuno. Tiger era morto e Goyle si era trasferito in America appena aveva potuto. Ero solo come un cane, e le cose molto probabilmente sarebbero rimaste così.
LUNA
Appena mi vide, Ginny mi saltò al collo. Fino ad allora l'avevo evitata alla stazione, in treno e perfino alle carrozze, ma ora i giochi erano finiti. Mentre le mi abbracciava, io tenevo le mani vicino ai fianchi, rigida. Neanche la vista di quella che una volta era la mia migliore amica poteva migliorare il mio stato.
Non credo che scorderò mai la sua faccia quando mi osservò attentamente. La mia felpa e i miei leggins erano spariti per lasciar spazio all'uniforme, ma anche solo guardandomi in viso si poteva intendere cosa avessi passato. Le guance erano magre, e la forma del mio volto, una volta ovale, adesso aveva un che di appuntito; gli occhia azzurri erano spenti come un fuoco potente su cui fosse stata versata sufficientemente acqua da spegnerlo per sempre. Sapevo che per me quello era l'inizio della fine, e, a giudicare dal suo sguardo, lo sapeva anche lei.
NEVILLE
Era strano ma bellissimo ritrovarsi lì ancora una volta. Le persone non mi evitavano più come un tempo, non cambiavano strada incontrandomi come se fossi un pericolo pubblico. Oh no. Ora si fermavano per un paio di chiacchiere, e riuscivo ad intravedere nei loro occhi un fondo di senso di colpa per non avermi mai dato una possibilità negli anni precedenti. Io non ero per niente offeso, dal momento che neanche io m ero mai dato una possibilità, fino ovviamente alla Guerra Di Hogwarts. Così l'avevano chiamata, in onore del luogo in cui si era svolta. Ero felice di aver dato il mio contributo.
Vidi avvicinarsi a me Ginny, sembrava veramente preoccupata. -Eh, ehm...Neville? Hai visto Luna ultimamente?-, -No-,risposi, aggrottando le sopracciglia, perplesso.
-Per tutta l'estate non ha risposto alle mie lettere....- Dallo sguardo di lei, dedussi che le era capitato lo stesso. "Neville... forse è arrivato il momento di affrontarla" pensai. Con la botta di coraggio che mi era venuta in quel periodo, mi sentivo un vero ed invincibile Grifondoro. Scommettevo che sarei stato capacissimo di esprimere finalmente i miei sentimenti a Luna, dopotutto era dal secondo anno, quando l'avevo conosciuta, che ci pensavo. Credevo che fosse il momento giusto.
Fino a quando non l'ho vista prendere posto al tavolo dei Corvonero.
Capii che non sarebbe mai stata la stessa.
LUNA
Avvertivo lo sguardo di Neville sulla schiena. Sapevo che era lui perché in tutti questi anni avevo sviluppato una specie di radar. Al terzo anno avevo ormai capito che aveva una cotta per me, ma per quanto mi riguardava lui era solo un buon amico. Avevo cercato di far notare la cosa con i gesti e le parole, ma non era sufficiente. In ogni caso, non aveva abbastanza coraggio per farsi avanti apertamente.
Forse ora che le cose erano cambiate avrebbe voluto farlo. Ricordo che la notte della Battaglia di Hogwarts, appena finita, mi disse che doveva dirmi qualcosa di molto importante. Io però non restai al banchetto celebrativo e me ne andai, come una vigliacca. Dentro di me, la felicità si era rotta in migliaia di pezzettini. E non sarebbe bastato un po' di nastro adesivo per riattaccarli.
Dallo sguardo di Neville ancora puntato su di me, capii che aveva capito.
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Rescue me
FanfictionLa guerra è finita e tutti i ragazzi tornano per ripetere l'anno a Hogwarts. Luna Lovegood è molto cambiata, così come Draco e tutti gli altri. Eppure tra loro due nasce qualcosa, qualcosa che forse riuscirà ad impedire che entrambi vadano a fondo...