나는 모두의 실망, 조용한 데 익숙해 져있다.

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Okey, tranquilli, non sono pazza.
So che non è domenica e che non dovrei aggiornare, ma sono particolarmente felice, a fine capitolo vi spiegherò anche perché u.u

Beh, spero che questo capitolo a sorpresa vi piaccia,

Buona lettura

~Elen.

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My Hellevator
I'm on a Hellevator
아무것도 없어
날 위한 손길은 걱정
하나 없이 차가운 말들뿐

                         -Hellevator, Stray Kids

Taehyung era abituato a essere la delusione di tutti.
Era cresciuto con un padre severo, che non faceva altro che ripetergli quanto fosse deluso dal suo comportamento, dalla sua corporatura esile e fragile, quanto fosse infastidito dal suo carattere poco "maschile".

Quando era  piccolo era circondato da badanti, il padre sceglieva appositamente degli uomini adulti per cercare di trasformare il figlio, ma l'unica cosa che ottenne fu un peggioramento nel ragazzo.

Intorno ai dieci anni il padre perse le speranze, e iniziò a crescerlo come solitamente si faceva con le giovani ragazze.
Vero, si era rassegnato, ma continuava a ripetere al figlio quanto disonore portasse alla capitale, facendolo crescere con mille insicurezze.

Il giovane ragazzo pensava davvero di essere sbagliato, di malediceva ogni singolo istante. Il suo unico obbiettivo era rendere felice il padre, ma, per quanto ci provasse, riusciva solo a renderlo stressato e deluso.

Taehyung non riusciva però a capire perché.
Cosa aveva di sbagliato?
Lui cercava solo di essere se stesso, di mostrare il suo vero io.
Ma a quanto pare non era questo che il suo adorato padre voleva, e così iniziò una lenta trasformazione, che durò quasi un anno, in cui il giovane principe iniziò a fingersi "Mascolino": smise di indossare abiti di colori poco appropriati e iniziò ad affidarsi ai gusti del re.

Smise di andare ogni giorno ad sistemare il giardino di cui si prendeva cura la madre, lasciandolo completamente in balia degli eventi climatici.
Smise di cucinare con le cuoche e iniziò a tirare con l'arco.
Prese anche lezioni di combattimento corpo a corpo.
Divenne quello che non voleva diventare, si trasformò in tutto quello di cui aveva paura.

Era diventato un vero uomo,manteneva sempre un'aria quasi femminile, ma smise di comportarsi come tale.

Si era creato il suo inferno da solo.
Era diventato il padrone di tutti i suoi incubi, incutendosi timore da solo.

Ogni sera, dopo la cena, si recava nella sua stanza, e fissava il suo riflesso nel grande specchio davanti al letto.

Si toccava le braccia e le gambe, sentendole sempre inadatte, si toccava il petto, sperando di trovare degli addominali, ma l'unica cosa che riusciva a sentire era un fisico asciutto.
Eppure lui si allenava tanto..
Ma a quanto pare non bastava, infatti a tredici anni intensificò gli allenamenti a tal punto da passare quasi diciassette ore al giorno nella sua palestra, dimenticandosi sia la colazione che il pranzo.

E continuò così fino ai quindici anni, quando iniziò ad avere dei cedimenti.
Il suo corpo era davvero troppo stanco, e, come forma di difesa, finì in una sottospecie di "coma", che durò due settimane.

Il padre non era minimamente preoccupato, gli sembrava normale che un vero guerriero si allenasse in questo modo, per questo, dopo il suo risveglio, non gli fece visita neanche una volta

Someone You Love //VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora