9 mesi prima

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Non c'è posto più bello dove stare se non nel mio letto caldo, ma era il primo giorno di scuola e non potevo mancare.

Come sempre mi alzai, bevvi una spremuta, mi lavai la faccia e i denti, scelsi cosa mettere, mi feci un po di piastra, trucco e una spruzzata di profumo per finire. Come sempre ero in ritardo, dovevo ancora passare a casa di Carla. Lei è come una sorella per me, eravamo alle medie insieme e avevamo deciso di continuare le superiori sempre insieme, così, infatti, facemmo.

Alle 8 ero a casa sua ed arrivammo a scuola alle 8.30, appena in tempo perché appena arrivai sentii il mio nome pronunciato al microfono e così mi avviai alla mia classe, mi misi nell'ultima fila a guardare fuori dalla finestra aspettando intanto Carla, finalmente mi toccarono la spalla.

Dissi:

<Carlaaa>

Ma non era il nome giusto perché davanti a me avevo esattamente Dario Russo.

Non sarà mai lui, dai. Ma era troppo bello, quindi era per forza lui. Mi guardo e disse:

<Ti ho già visto da qualche parte.. Ma tu sei l amica di Giada!>

<Si, sono io>

<E sei di questa classe?> mi chiese.

<Certo, tu?> e intanto pensavo 'di di si, ti prego' quando finalmente lui disse:

<sisi, posso sedermi al tuo fianco?>

<certo!> ero sconvolta.

Diciamo che quel giorno i professori ci fecero presentare e lui disse "Mi chiamo Dario Russo, ho 15 anni, faccio calcio e gioco in una squadra importante e ho scelto questa scuola perché vorrei fare il barman"

Quando toccó a me mi limitai a dire "sono Melissa Pini, ho 15 anni e ho scelto questa scuola per fare la barman"

Di certo con lui al mio fianco non stavo molto tranquilla ma mi faceva ridere e adoravo questa sua faccia, il problema è che lui ne ha di quelle poche di facce.

Un piccolo per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora