Capitolo V

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Caro fratello mio,
A te che mi sei sempre stato accanto come un compagno fedele, come un consigliere non posso fare altro che ringraziarti per il supporto datomi in ogni occasione, per la forza e la determinazione che mi accompagnarono  negli anni. Mi hai insegnato a ribellarmi dinanzi alle ingiustizie.
Se guardi le origini del tuo nome, Matteo deriva da "matto" e tu davvero un pò lo sei sempre stato, ma significa anche "Uomo di Dio" o "Dono di Dio". Forse i nostri genitori ti vollero chiamare cosi perché eri davvero il dono, il figlio primogenito, ho sempre pensato che tu fossi il figlio preferito. Dai nostri genitori tu hai avuto tutto, sopratutto hai visto il loro amore e lo hai vissuto a pieno, nel culmine del loro amore ed io un po' ne sono sempre stato invidioso di questo.
Marco Aurelio scrisse questo: " Nessuna cosa capita ad alcuno, ch'egli non sia in grado per natura di sopportarla. (...)
Ritengo che non abbia tutti i torni perché è grazie anche a tutti questi avvenimenti che sono ciò che sono, mi hanno formato il carattere. Un carattere di natura buona malgrado la rabbia, incanalata poi nelle parole, nel creare e sopratutto nel realizzarmi come persona.
Fratello mio, ma ti ricordi quella notte dove io per la prima volta ho avuto paura davvero? Quella notte dove mamma e papà litigavano in modo assurdo e io ti chiamai per farti tornare a casa perché non sapevo come comportarmi e cosa fare, perché troppo piccolo per capire e intervenire. Temevo il peggio e davvero avevo un paura fottuta. Tu arrivasti di corsa dalla pizzeria, all'epoca facevi il porta pizza. Immagino che quella notte la paura era anche nei tuoi occhi ma calmasti gli animi per poco. Quella notte per me è stata la peggiore e i ricordi li vedo come se fosse successo ieri. Papà che andava via di casa e prendendo la macchina si metteva a correre e tu che lo inseguisti con la macchina di mamma, sembrava una scena da film. E poi papà che correndo si schianto su una rotonda. La macchina distrutta ma lui illeso fisicamente ma con il cuore a pezzi. Forse la fine di un amore può distruggere totalmente una persona che poi si ritrova da sola a fare i conti con la realtà, a raccogliere i cocci.
Quella notte ci dissero tutto, che volevano divorziare, che non andavano più d'accordo, papà che ci stringeva in un abbraccio in lacrime. E tu che mi stavi accanto, la persona più forte che conosca!

    Fratello mio tanto coraggioso ,
Ma che ci ha fatto questa notte
Con questo cielo impetuoso?
Ed io con il mio animo fragile
Con gli occhi di un bimbo
E cosi vulnerabile
Ai miei occhi incomprensibile.

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