XV🍒«pt.2»

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Al suono della campanella che indicava la fine delle lezioni, incominciai con calma a raccogliere le mie cose. Speravo con tutto il cuore di riuscire a tornare a casa senza dovermi scontrare con lui di nuovo, ma penso si sia capito che la fortuna non è dalla mia parte.

Appena varcata la soglia dell'aula un braccio mi afferrò riportandomi dentro.
Sbuffai, "Alex ho detto no"
"Lasciami parlare, siediti e ascolta"
Lasciai cadere lo zaino ai piedi di uno dei banchi in prima fila e mi ci sedei sopra.
"Tutta orecchie"
"Non so che idea hai di me ma-"
"Che sei uno stronzo, codardo, meschino, figlio di-"
"Okay ho capito basta, fammi finire di parlare e poi potrai insultarmi quanto vuoi. Dicevo, non so cosa c'è nella tua mente, ma quel giorno quando tutto è cambiato, la vera ragione era solo una, ero spaventato, immagino che tu abbia pensato le peggio cose...dandoti colpe che non avevi, non credo tu abbia capito il mio comportamento; però voglio rimediare, è per questo che sono tornato, a quel tempo non te l'ho detto perché avevo paura, ma tu piacevi anche a me"

Sgranai gli occhi, incredula risposi
"Tu cosa? Stai scherzando spero, mi hai derisa con i tuoi amici per gli anni a seguire e mi vuoi dire che provavi qualcosa per me?"
"Quello era solo l'orgoglio di un ragazzino deriso dai suoi compagni per avere una cotta..non puoi capire i sensi di colpa che mi assalivano la sera ripensando a tutto quello che ti facevo passare, e forse è vero alla fine sono diventato una persona cattiva, probabilmente ho incominciato, anche se per poco, ad odiarti"
"Odiare me?"
"Si, ti odiavo, perché tu in risposta avevi incominciato a provare paura e rancore verso di me, quando in realtà io volevo solo essere...capito"
Rimasi in silenzio cercando di metabolizzare la questione, ma tutte le sue parole mi giravano in testa mandandomi in confusione totale.
"Sciocchezze"

Cercai di andarmene raccogliendo la borsa, ma lui mi bloccò prima di riuscire ad uscire abbracciandomi da dietro

"Mi piaci Emily"
Mi chiuse tra il muro freddo dell'aula di chimica e il suo corpo incastrando il suo sguardo con il mio, il suo volto si avvicinava sempre di più al mio facendomi percepire il suo respiro sulle mie labbra

"Cosa hai detto?"
"Ho detto che mi piaci fottutamente tanto, e che questa  volta non ti lascio andare"

E finita la frase poggiò le sue labbra sulle mie in un bacio carico di emozioni; il mio cuore prese a battere, dapprima cercai di oppormi pensando a tutte le parole orribili che quella bocca mi aveva riservato, ma alla fine cedetti ai miei sentimenti e portai le mie mani al suo collo ricambiando il bacio.
Ci staccammo a corto di fiato e portò la sua fronte sulla mia

"Grazie, di esserti fidata"

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