𝕾𝖙𝖗𝖎𝖕𝖕𝖊𝖗 ~𝕻𝖆𝖗𝖐 𝕵𝖎𝖒𝖎𝖓 ~

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Lisa pov

La vergogna mi sta assalendo, l'unica cosa che voglio fare è quella di sotterrarmi sotto terra e restarci lì per sempre.
Non capita tutti i giorni di cadere e prendersi una culata!
Fortuna che un corridoio non c'era nessuno se non il manager che era appena uscito dal suo ufficio...

Lisa:C*zzo che male!

Rosé:Dammi la mano.

Rosé mi aiuta ad alzarmi.

Rosé:Sei stata fortunata che i ragazzi se ne sono andati, però voglio sapere come hai fatto a scivolare?

Lisa:Per colpa dei tacchi! Sono scivolosi.

Rosé:Ora ti farà male il culo.

Lisa:Già...spero solo che non mi obbligano ad alzarmi e sedermi ogni cinque secondi o per me è la fine.

Rosé:Comunque, finalmente hai parlato con Jimin! Hai visto non è stato difficile.

Lisa:Uff non farmici pensare...ho fatto solo una figura di m*rda.

Rosé:Non è vero.

Lisa:Si, mi avrà preso per una pazza, ubriacona, antipatica...

Rosé:Si ma tu non sei così, tu sei bella, divertite, simpatica, gentile, dolce, allegra, solare, ecc...

Lisa:Uffa perché la vita a volte è così dura.

Dopo cinque minuti arriva il manager a chiamarci, è arrivata l'ora di andare nel posto dove si terrà la conferenza stampa.
Il viaggio è durato all'incirca una ventina di minuti, silenzioso come sempre, ma la canzone di sottofondo a rallegrato un po' l'atmosfera che si era creata.
Una volta arrivati scendiamo dall'auto, questa volta tutti insieme. Come al solito i fotografi non mancano mai, prima o poi imparerò a farci l'abitudine a tutti questi flash.
Entriamo dentro all'enorme edificio e ci accompagnano fino alla zona dove si terrà la conferenza, ci danno a disposizione tutto quello che ci è necessario, ovvero bottigliette d'acqua, fazzolettini, mascherina.
Ci fanno sedere ad un tavolo parecchio lungo, però siamo divisi, in Corea non sono ben accetti i contatti fisici tra le persone, e noi dobbiamo passare per perfetti sconosciuti, quindi dobbiamo evitare tutti i contatti fisici e i contatti visivi, se no poi partono le ship!
Ci accomodiamo sulle sedie e inizia la conferenza.
Iniziarono con le domande, sono passati da domande basilari a quelle oscene ed improponibili, domande sconce e sceme, praticamente tutte domande che ti aspetti da un giornalista, ma tra tutte le domande che ci hanno fatto solo una ha attirato la mia attenzione.

G.1:Siete mai stati violentati?

Che poi una domanda del genere potevano pure evitarla! Non c'entra niente con il contesto.
Però c'è un motivo per cui la domanda mi ha attirato.
Vi chiederete il perché, ma credo proprio che lo avete già capito, ebbene sì, sono stata violentata...