A te papà

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"ciao papi, oggi sono due anni che mi hai abbandonata... mi hai lasciata da sola... Non riesco ancora a capire il perché te ne sei andato

Ieri mi sono seduta davanti a quel fottuto piano bianco che adoravi, quel piano che se potesse parlare, racconterebbe tutta la storia della nostra vita.

La casa è cosi vuota da quando non ci sei...Sai Lucy? La domestica che non sopporto, cioè non la sopportavo, perché ora è diventata la mia unica famiglia. Da quando sono tornata dal viaggio, tutte le mattine mi prepara quei schifosi wafer con dulce de leche e la mia acqua con il limone. Tutti i giorni ci litigo perche si ostina ad entrare in camera mia per mettere apposto tutto, cioè tutti i torti non ha, si sa non sono mai stata la ragazza perfettina e ordinata, forse per questo la mamma ci ha lasciati, forse sapeva già cosa sarei diventata.

Papi ho paura, mi ha chiamato il direttore e ha detto che dovrò iniziare a gestire l'impresa, mi spieghi come cazzo faccio a gestire quell'impero? Ha detto anche che dovrò scrivermi alla facoltà di economia... Cioè io a 20 anni mi dovrò scrivere all'università? Stiamo scherzando? Mi hai lasciata nella merda padre, manco un fottuto manuale di istruzioni mi hai lasciato!

A volte vorrei morire per raggiungerti ma sò che mi vuoi qui... è una tortura, sai?

Ti odio, ma ti amo papà."

ALONE - SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora