Capitolo 2

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《Ah, si ricordi che oggi a pranzo viene Stacy》dice mentre chiude la porta della camera.
Stacy quella fottuta bastarda...

Entro in bagno e riempo la vasca.

Il mio bagno era davvero enorme, con i colori bianchi e grigi. Con una bella vetrata e una vasca moderna messa al centro del bagno.
Volevo l'idromassaggio ma mio padre mi aveva detto di no, anche se ci potevamo permettere molte cose lui non accontentava mai tutti i miei capricci, diceva che se volevo avere qualcosa la dovevo ottenere rimbocandomi le maniche e sono molto contenta della educazione che mi ha dato.

Mentre la vasca si riempe mi metto davanti allo specchio e mi spoglio.
I miei occhi chiari, grigi, come quelli di papà, l'unica differenza é che i suoi erano luminosi e i miei, ora, sono spenti e freddi. Ho i capelli così corti, non avevo piu pazienza di curarmeli e così li tagliai cortissimi, eleganti e pratici.
Fisso il mio corpo, non mi posso lamentare, ho dei bei seni, un bel culo, mi tengo allenata, eppure sono insicura, mi vergogno e a causa di questa insicurezza ho iniziato a fare qualché tattuaggio qua e là.

Papà li odiava diceva che non era femminile, ma io me ne fregavo e tutte le volte che facevo uno nuovo arrivavo da lui sorridendo. L'ultimo che avevo fatto era per lui, mi ero fatta tatuare la sua firma piccolina sul braccio "Steven Jhonz" con delle ali, non sò il perche mi é venuta questa idea.
Mi ricordo come si fosse stato ieri quando ho fatto vedere a lui: Entro in casa e sento quella melodia che si espande per tutta la casa, era lui che suonava il piano. Attraverso la sala e lo trovai lì in quel angolo davanti al suo piano, così concentrato che non mi vide ne anche arrivare, sto li a guardarlo.
《Kaia ti ho vista!》 Dice ridendo.
《Ehm.. ciao papi》 Dico mentre vado a sedermi al suo fianco.
《Sò gia che ti sei fatta qualche cazzata nel corpo》 smette di suonare e mi guarda serio.
《Ma perche Lucy non si fa mai i cazzi suoi, eh. Non la sopporto》avevo ancora 17 anni e quindi un responsabile doveva dare la conferma e ho chiesto a Lucy che ovviamente non si era fatta i cazzi propri.
Li faccio vedere il tatuaggio e lui ride.
《E con questo cosa pensi che succeda? Che dirò che é bellissimo e che ti lasci coprire tutto il corpo? Sognatelo》mi dice con un sorriso vero ma sarcastico.
《L'ho fatto per te, non ti piace?》 Chiedo. Dalla sua faccia si vedeva che li era piaciuto ma non mi voleva dare vinta.
《Si Kaia mi é piaciuto, ma basta eh, non sò proprio cosa fare con te》 dice sbuffando. Poi ci siamo messi a suonare insieme come facevamo quasi tutti i giorni.

Mi sveglio da quel ricordo quando sento l'acqua chiudersi, segnale che la vasca era piena.
Faccio partire un po di musica rilassante e entro in vasca.
Mi rilassava e allo stesso tempo mi svegliata dal sonno che avevo.
Dopo mezz'ora che ero li sento Lucy che mi urla dicendo che la collazione era pronta. Esco dalla vasca, mi metto l'accappatoio mentre passo dalla camera afferro il telefono e scendo in cucina.
Mi trovo nel piato gli waffle col dulce de leche.
《Ma Lucy dove sono finiti quelli schifossimi wafer?》 chiedo sorridendo sapevo già la risposta.
《Desculpa pequena, avevo capito che ti piacevano gli wafer invece che gli waffle.》 Mi risponde sbrigando le facende di casa.
Sapevo che lei si era confusa, ma la vedevo cosi impegnata a fare quelli schifossimi waffer che non le ho mai detto niente e mangiavo comunque. Anche se non la sopportavo avevo imparato a volerle bene.

◇◇Scoprirete chi è Stacy solo nel prossimo capitolo.
Lo pubblicherò quando arriveremmo a 20 stelle, ci riusciamo secondo voi?
Vorrei sapere una cosa da voi: vi piace come scrivo? Essendo brasiliana come Lucy ogni tanto mi perdo nella grammatica😂😂◇◇

ALONE - SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora