Due giorni dopo
Jimin's pov
Kookie aveva parlato con mio padre e l'aveva convinto a dirmi la verità, altra prova di quanto mi ama. Non ci sono parole per descrivere come mi stia sentendo adesso. So solo che ho bisogno di vederlo e ringraziarlo per tutto.<<Non posso credere che l'abbia fatto davvero, è incredibile.>>, affermai al telefono. Avevo chiamato mio padre per ottenere più dettagli, poiché il pensiero che avesse fatto tutto questo per me era in grado di curare ogni ferita. Sentii tutto il dolore dissolversi nell'aria. Avevo voglia di baciarlo, coccolarlo, rimanere per sempre al suo fianco. Lo amavo più di ogni altra cosa, e questo suo proteggermi senza farlo notare mi stava dando alla testa. Tutti quei discorsi di autoconvincimento erano falliti. Lo volevo, basta aspettare.
<<Non penso ti abbia tradito, è stupido ma non così crudele>>, rise. Mi aggiunsi a lui. Lo ringraziai più volte per la notizia e attaccai. Dove sarà adesso? Mi vorrà vedere? Voglio fargli una sorpresa ma ho paura di rimanere deluso. Domani è il suo compleanno e devo ancora prendergli il regalo. Sapevo già cosa fare, ma mi serviva tempo. Quando abbiamo litigato, prima di urlarmi contro aveva rotto metà delle cose presenti in camera, tra cui una cornice con la foto dei suoi genitori. L'ultima insieme prima che morissero. Così quando mi lasciò, sistemai la casa, e trovandola la portai con me. Sarebbe stato il regalo perfetto, so quanto ci tenesse a riaverla. Così usci da casa e andai in un'argenteria. Acquistai una cornice semplice ma elegante, inserii la foto, pagai e ritornai in macchina.
Vado da lui o no? E se non è casa? Per una volta decisi di non ragionare troppo e partii. Arrivai davanti a casa sua in un quarto d'ora. Bussai più volte, ma senza risposta. Così presi le chiavi e le inserii nella serratura. Si, le avevo ancora. Anch'io sono molto incoerente, più con me stesso che con lui. Entrai lentamente, non volevo spaventarlo. Erano le 10 del mattino, dovrebbe essere sveglio. Arrivai in cucina e lo trovai con una brioche in mano. Non sembrava spaventato di vedermi, ne curioso di sapere come fossi entrato. Era...felice.
<<Che sorpresa Jiminie, come mai da queste parti?>>, domandò.
<<Non ti sei spaventato? Quando sei entrato a casa mia di nascosto sono morto dalla paura!>>, affermai. Scosse la testa. Facendolo, si spostarono i capelli da un lato, permettendomi di vedere meglio i suoi splendidi occhi.
<<Capisco quando sei vicino, e ho riconosciuto i passi. Ho acquistato la vista, ma non perso il sesto senso che avevo sviluppato>>, sorrise. Era veramente stupendo. Indossava un pigiama blu di seta con disegnate delle piccole piume bianche. Per non parlare delle labbra, rosse a causa del caffè caldo che aveva appena bevuto. Chissà quando diventeranno rosse a causa dei miei baci...
<<Posso rimanere? Devo parlarti>>, domandai serio. Annuì e sedette accanto a me. Questa vicinanza mi metteva in difficoltà, era troppo seducente.
<<Non aspetto altro che averti qui con me>>, affermò sorridendo. Riuscii ad intravedere parte del suo petto a causa dei primi bottoni slacciati. Così proprio non posso concentrarmi. L'astinenza inizia a farsi sentire e la voglia di saltargli addosso era palpabile.
<<Ho incontrato mio padre, e dopo una lunga chiacchierata sul perché mi odiasse, ha confessato di essere stato spinto da te a farlo>>, affermai. Si sistemò i capelli e tornò a guardarmi. Era nervoso, proprio come me. L'ultima vota in cui siamo stati così vicini era nel mio ufficio, dopo aver litigato per la miliardesima volta.
<<Beh....non volevo intromettermi, è solo che non sopportavo il fatto che soffrissi senza un motivo valido, e così mi sembrava giusto che te lo dicesse, anche perché altrimenti l'avrei fatto io>>, rispose. Mi trattenni dal sorridere. Volevo metterlo alla prova, far finta di essere arrabbiato per vedere se avrebbe lottato ancora o no per me.
<<Invece l'hai fatto, come sempre. Sono questioni di famiglia, non avevi nessun titolo per farlo>>, affermai convincente. Fece una faccia dispiaciuta e si alzò. Camminò per la stanza senza guardarmi. Povero, chissà cosa starà pensando.
<<Mi dispiace, ancora. Lo so che lo dico spesso, e che non faccio altro che commettere errori, uno dietro l'altro, ma sono davvero stanco di lottare, se non mi vuoi la finiamo qua, come avevi già deciso>>, rifletté. È proprio qui che si sbaglia, io lo volevo con tutto me stesso, perché non c'è nulla al mondo che mi renda più felice della sua presenza.
<<Allora non lottare più..>>, iniziai. Mi bloccò.
<<Hai ragione, ormai non posso cambiare le cose. Voglio solo farti capire che non ci sarà mai nessuno come noi, non troverai un amore così forte, e soprattutto mi dispiace di averti ferito. Non avrei mai voluto farlo, perché davvero non lo meritavi. Mi sono fatto prendere dalla paura, che mi ha portato a toccare il fondo. Tu mi hai riportato alla luce, e non potrò mai smettere di ringraziarti>>, spiegò accarezzandomi il viso. Chiusi gli occhi rilassandomi. Inspirai il profumo della sua pelle e lo abbracciai. Ricambiò subito tenendomi stretto a lui, così, nel mio posto preferito.
<<Non mi hai fatto finire di parlare...ti stavo dicendo di non lottare più perché non serve. Tutta questa situazione mi ha aperto gli occhi facendomi capire che forse non siamo destinati a stare insieme, perché tutto ci ostacola...>>, continuai. Si staccò puntando i suoi occhi profondi nei miei. Deglutii a fatica e tornai a parlare.
<<Ma non posso più mentire, né a te né a me stesso, mi manchi, ti voglio di nuovo al mio fianco perché ti amo più di ogni altra cosa>>, affermai. Rimase a fissarmi. Senza muoversi né parlare. Forse ero arrivato troppo tardi...o Hoseok aveva vinto.
<<Kookie...non dici nulla?>>, domandai timoroso. Uscii dalla tranche e mi baciò. In modo così passionale da togliermi il fiato. La sua lingua iniziò ad accarezzare la mia in una danza perfetta. Finalmente mi sentivo a casa, ma questa volta non sarei scappato, mai più.
<<Ti amo, tanto Jiminie>>, affermò appoggiando la fronte alla mia. Ero al settimo cielo.
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I Jikook sono tornati😍Ps. Grazie per le 11k visualizzazioni😍😍
Vi amo❤️
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~Beyond The Eyes~ Jikook
FanficJungkook diventato cieco a seguito di un incidente stradale impara a conoscere le persone attraverso il tatto, sfiorando delicatamente ogni singola caratteristica del viso capisce chi ha davanti. È una persona molto istintiva e si basa sulle sensazi...