-Fra dieci giorni,l'otto novembre,attueremo il nostro piano di evasione-annuncia il ragazzo dai capelli bianchi.
-Co-co...COSA!?-esclama Emma mettendo le mani sulle spalle di Norman.
-Non è un po' troppo presto?Va bene lo stesso,ma...-continua Emma prima di essere interrotta da Ray-No che non va bene!La mamma vuole controllarci.Per questo,finché noi non ci muoviamo,lei non si muove.Quindi,vuol dire che abbiamo tempo,no!?-
-Esatto,è proprio questo il punto-dice Norman sorridendo.
- Che intendi?-chiedo perplessa.
-Se noi lo pensiamo,significa che anche la mamma lo sta pensando.Vorrei batterla in astuzia.
Inoltre,vorrei scappare prima che arrivi l'inverno.Comunque non è così improvviso,no?
Varie cose,compreso l'addestramento,sono andate avanti in maniera spedita,visto che non riuscivamo a prevedere le mosse della mamma.Basterà sistemare il necessario in questi dieci giorni.
La mamma non ha intenzione di nascondere il fatto che ha una spia.Forse ci sono molti altri punti da tenere in considerazione ma,se veramente avesse voluto nasconderlo,avrebbe quantomeno finto di metterci la sorella alle calcagna.
Farci credere che abbiamo tempo è una trappola ordita da lei.
Metteremo in atto il nostro piano di fuga appena ci libereremo delle trasmittenti-spiega Norman.-Okay,ma non sarà impossibile?-chiede Ray mentre mettiamo apposto le posate dopo aver mangiato.
-In dieci giorni...-mormora il corvino.
-Normalmente la penseresti così,no?È per questo che lo facciamo,altrimenti non avrebbe senso-dice Norman.
"Anche se assurdo,mancano dieci giorni...prima di allora,ci sono molte cose da fare.E la prima è coinvolgere Don e Gilda".-Ragazzi,ho una domanda.Ma come facciamo con Don e Gilda?-chiedo.
-Semplice Elisabeth.Una volta che saranno entrati nel gruppo dobbiamo scoprire se la fonte delle informazioni sono loro,o no.Per prima cosa,lanciamo un'esca-inizia a spiegare il ragazzo dai capelli bianchi.
-Cioè?-
-Gli dirò dov'è la corda.-risponde Norman.
-Eh?-
-Naturalmente mentirò!
Comunicheremo a Don e Gilda due posti diversi dove ho nascosto delle corde di riserva.Unendosi al nostro gruppo,è riuscito a ottenere informazioni importanti che prima non sapeva,se uno di loro è la spia,si muoverà subito per dirlo alla mamma.
Chi si muoverà?E come comunicherà l'informazione?Don e Gilda sono spie o no?Presto lo scopriremo--Più i gruppi saranno piccoli, più la fuga avrà successo.Prima di tutto,mettiamoli al corrente della situazione.Penseremo dopo a cosa fare,se mai fossero spie della mamma-spiega Norman.
-Quindi?Come glielo diciamo?-chiede Ray.
-Qualunque cosa raccontiamo,dobbiamo pensarci bene.Altrimenti finiranno per non crederci o per prenderci a parolacce-commenta sempre il corvino.
Poi riolge la sua attenzione su Emma e la guarda in un modo abbastanza inquietante dicendo-non è che tutti sono disposti a crederci con facilità come ho fatto io,intesi?-
-A questo proposito,io ed Emma ne abbiamo parlato e...-inizia Norman.
-...abbiamo deciso di non dire loro la verità-finisce Emma.
-Cosa!?Volete nasconderglielo?!-chiede sorpreso Ray.
- Non vogliamo metterli in pericolo!-
- Che!?-
-La mamma non si muove perché noi ci comportiamo come sempre.Ma se ci scoprisse,potrebbe spedirci immediatamente.Faremo di tutto per riuscire a fuggire,ma...-inizia Emma.
-...se fallissimo...è possibile che vengano risparmiati,non sapendo la verità-finisce Norman.
- Non importa se pensano che siamo dei bugiardi o se,scoprendo che gli abbiamo mentito,ci serberanno rancore.
Se venissimo uccisi dalla mamma prima di incontrare i demoni,non avremo salvato nessuno.
Non è il momento di raccontargli la verità-dice Emma con uno sguardo deciso.
-Tuttavia anche se non diciamo loro la verità sarà comunque difficile fare in modo che Don e Gilda ci credano-ammette Norman aprendo la porta davanti a lui.-Scusate il ritardo-si scusa sorridendo il ragazzo dai capelli bianchi.
-Allora,di cosa volevate dirci?-chiede Don.
Don ha i capelli neri,gli occhi marroni e la pelle scura.-Cosa?Traffico...di esseri umani?-chiede Don.
-Si...tutti i nostri fratelli che sono andati via sono stati venduti a uomini cattivi...-dice Emma con sguardo affranto.
Don inizia a ridere per poi dire-Mi immaginavo chissà cosa è invece...Ah!Ah!Ah!Figuriamoci se ci casco!-
-Don,pensa al recinto che ci circonda e a quel cancello...in più,nessun dei nostri fratelli ci ha spedito nessuna lettera!-spiega Norman con lo stesso sguardo di Emma.
-Dai,piantala!Allora?Qual è la fine di questa barzelletta?o è una specie di gioco?-chiede ridendo Don.
Poi però smette di ridere e chiede-Ehi,non state dicendo sul serio,vero?-
-Si,invece-dice serio Ray.
-Asp...eh?Ma dai..e allora,la mamma?-chiede nervoso Don.
-È lei che ci vende a quegli uomini cattivi-risponde Emma guardando il pavimento.
- Che!?Non dire cavolate!-urla arrabbiato Don.
-Smettela!Non è possibile!La mamma è gentile e...Ritira quello che hai detto, Emma!-continua Don.
-Don-lo chiama Gilda.
Gilda ha i capelli verdi a caschetto,occhi verdi e ha gli occhiali.
- Emma non avrebbe motivo di dire una bugia del genere,considerato quanto ama sia l'istituto,che la mamma.
E poi...in effetti,mi sembrano strano...
Quel giorno...Emma e Norman sono andati al cancello...
Normalmente,se avessero infranto una regola,si sarebbero subito scusati in modo onesto,invece...non solo non si sono scusati,ma mi hanno chiesto di non dire nulla.
E dopo,la mamma ci ha fatto fare tutti quei lavoretti,come se ci stesse punendo.
Emma continuava a sparire da qualche parte e sembrava molto seria.Così,non sono riuscita più a chiederle nulla-spiega Gilda prima di scoppiare a piangere.
Emma l'abbraccia e le chiede scusa.
- Tu l'hai visto,quindi?Anche Conny è stata venduta a quegli uomini cattivi?-chiede Gilda a Emma.
-Si.Ma non abbiamo fatto in tempo-risponde Norman al posto della ragazza dai capelli arancioni.
-Eh?Aspettate...non vorrete dirmi che Conny...-mormora Don.
Poi prende Norman per le spalle e gli dice alzando la voce-Sta bene,vero?!Non le è successo nulla,no!?-.
- Non lo sappiamo-
-Non è possibile...ma cosa significa?!-chiede Don coprendosi la bocca con la mano.
-Dobbiamo fuggire da qui e aiutare Conny.Scapperemo tutti insieme-esordisce Emma sicura di sé.
- Non so se questo possa valere come prova,ma...ecco il punteggio di chi è andato via.L'hanno raccolto Ray ed Emma alcuni giorni fa-spiega Norman dando un foglio piegato a Don.
Poi si avvicina anche Gilda e lo aprono dicendo assieme-punteggio?-.
-Sono solo informazioni di seconda mano sui bambini che sono andati via.Non riguardano tutti i bambini dell'istituto,ma...quelli dati in adozione sono tutti sopra i sei anni,in ordine di punteggio a cominciare dal più basso.È strano,no?-chiede Norman a Don e Gilda.
-In effetti,è vero.Il punteggio di Conny...E anche quello di Hao e di Sedie...-osserva Don.
-Vi prego...dovete crederci.Dovete aiutarci,così...potremmo scappare assieme!-esclama Emma.È arrivata la notte.
- Mamma mia che giornata-mormoro stanca.
Poi appoggio la testa sul cuscino e mi lascio cadere nelle braccia di Orfeo.Mi alzo per andare a prendere un bicchiere d'acqua.
Giro e davanti alla porta della sorella vedo Emma con l'orecchio appoggiato alla porta.
-Emma!- la chiamo sottovoce.
Lei guarda nella mia direzione e porta un dito alle labbra per dirmi di fare silenzio.Poi con la stessa mano mi incita ad avvicinarmi.
Faccio come mi dice e appoggio l'orecchio alla porta.
-Riguardo a quella cosa...-inizia una voce che riconosco come quella di Gilda.
- Non c'è niente che mi preoccupi!-finisce Gilda.
-Grazie mille per esserti preoccupata per me e per aver cercato di tirarmi su.
Sei stata molto gentile- ringrazia la ragazza dai capelli verdi.
Vedo l'espressione di Emma mutare da preoccupata a felice.
- Non è una spia!-mormora felice Emma.
Le sorrido.
-Ma adesso sto bene.Quindi,non serve che ti preoccupi più!Buonanotte-continua Gilda.
Sento dei passi.
-Ah...Quindi Emma ti ha detto,tutto.Eh?-chiede la voce di sorella Krone.
-Gilda,tu...ormai sei al corrente di ogni cosa,vero?-continua a chiederle Krone.
Silenzio.-Ahh,come mi dispiace,Gilda!Pensavo che io e te potessimo diventare amiche...-prende parola la sorella.
Ancora silenzio.
-Chi altro ne è al corrente?
Ray,Norman..E poi?-continua la sorella.
- Solo per te,chiudero un occhio.Su,diventiamo amiche!-esclama Krone.
-Smettila!Non so di cosa tu stia parlando!Avevo solo litigato con Emma!Ma adesso che abbiamo fatto pace,va tutto bene!-esclama Gilda.
-Capisco.Quindi,sono io che ho frainteso.Ti chiedo scusa-dice la sorella.
Tiro un sospiro di sollievo.
-Buonanotte.A presto Gilda!-dice la sorella.
Emma si alza e si mette di lato,io faccio lo stesso.
La porta si apre e Gilda esce fuori.
Appena Gilda si accorge di Emma dice-Emma non è come pensi...-.
Poi Emma l'abbraccia.
-Meno male...Sono contenta Gilda!-esclama Emma
-Scusami se ho dubitato di te!-continua la ragazza dai capelli arancioni.
Poi sciolgono l'abbraccio e Gilda si accorge di me.
Le sorrido e le batto il cinque.
Sono davvero felice che Gilda non sia la spia.- Allora?Com'è andata con le corde di riserva?Chi è che informa la mamma?-chiede Emma.
-Ah,quello.Io-risponde Ray.
-Sono io la spia della mamma-annuncia Ray indicandosi con un dito.
"COSA!?"
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La fuga
FanfictionElisabeth vive in nell'orfanotrofio di Grace Field House. Lei viveva felice spensierata con i suoi 38 fratelli e sorelle con una madre che vegliava su di loro. Due di loro peró le dirano la verità sul luogo dove viveva e amava. Lei si unirà a loro p...