Come tutto è iniziato

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Ciao, sono Luna Lovegood, ma sono sicura che già mi conosciate, capelli biondo sporco, espressione sognante ecc...

Tutti sanno che sono figlia unica , o almeno così credono.Lo credevo anch' io , fino a qualche anno fa. Ricordo che quando scoprì della sua esistenza ero felicissima , purtroppo avrei preferito non scoprirlo, il perché lo saprete leggendo.

Tutto iniziò una mattina di giugno, avevo nove anni e mia madre era ancora viva.Stava facendo come sempre degli esperimenti nel suo laboratorio , mentre papà era a lavoro.Io stavo giocando tranquillamente , quando cercando un gioco aprì un cassetto e vidi una busta.Papà rimpiange ancora oggi silenziosamente di non averla nascosta, ma ormai non possiamo farci più niente. La busta sembrava un po' vecchia, ma era ancora in buone condizioni.Avrei dovuto farmi gli affari miei e non aprirla , ma se non l' avessi fatto allora oggi avrei ancora il rimorso per non averla aperta in un momento propizio come quello, e la curiosità mi avrebbe spinta a tornare a casa dei miei genitori  e aprire quella maledetta busta, ma avrei sofferto lo stesso quanto soffrì da bambina.

Aprì quella busta e ci trovai dentro delle foto di una ragazza dai capelli biondo sporco raccolti in una coda alta, i suoi occhi erano azzurri e aveva un sorriso stampato in faccia mentre salutava con una mano e con l' altra teneva dei libri, non dimostrava più di diciassette anni.Dentro la busta trovai anche una lettera di cui lessi solo il mittente,ovvero il nome della ragazza nella foto Isabelle Lovegood.

Decisi allora di leggere la lettera , che diceva "Cari genitori,come state? Spero bene , mi mancate , ma avevate ragione , la Grecia è fantastica.Ora sono ad Atene e non riesco a fare un passo senza stupirmi , è più forte di me.Luna come sta?Ha già imparato a camminare? Non vedo l' ora di tornare , mi mancate, ma sarò presto lì. Baci

Isabelle Lovegood

Così avevo scoperto di avere una sorella più grande di me , di cui io non sapevo niente e di cui i miei genitori non mi avevano mai parlato.Andai da mia madre e le chiesi spiegazioni-Ehi mamma, posso chiederti una cosa?- lei era di spalle , ma mi sentì lo stesso , perché mi rispose-Dimmi tesoro- allora feci la domanda fatidica che mi cambiò la vita -Chi è Isabelle Lovegood?-mia madre smise di fare i suoi esperimenti e si girò di scatto verso di me.Appena vide la busta che tenevo in mano mi guardò seria mentre mi strappava la busta di mano e mi chiese-Dove l' hai trovata?- aveva un' aria preoccupata e io allora non ne capivo il perché -Dentro un cassetto perché?-lei guardò la foto di Isabelle e disse a bassa voce (ma non così bassa perché io la sentì)-Avremmo dovuto nasconderla meglio, l' avevo detto io a Xenophilius che quello non era un buon nascondiglio-io allora domandai -Perché dovevate nascondere quella busta?- mamma mi rispose -Cosa ? Avrai sentito male tesoro-ma io sapevo di aver capito bene-Allora mi dici chi è questa Isabelle?-le chiesi-Be' Isabelle è tua sorella-disse la mamma con un sorriso triste stampato in volto-E ora dov' è?-domandai ingenuamente-È in viaggio-mi rispose mamma -E noi possiamo andare a trovarla?-le chiesi , mia madre ci rifletté un attimo su e poi mi rispose-Quando sarai più grande magari , solo...promettimi di non dirlo a papà-mi intimò, io annuì contenta e tornai in camera, sicura che un giorno sarei andata a trovare mia sorella insieme alla mamma

Purtroppo quel giorno non arrivò mai.

_Angolo Autrice_

Questo è il primo capitolo di una storia breve , mi è venuta in mente oggi mentre scarabocchiavo qua e la con gli evidenziatori(esempio di quando non so cosa fare)e niente , spero vi piaccia

La sorella perduta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora