Lacrime amare

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Una lacrima mi rigò il viso mentre io continuavo ad osservare la lapide di mia sorella.Non ci potevo credere, non ci Volevo credere , poi sentì una voce chiamarmi -Luna...- era mio padre che mi chiamava , quando si avvicinò mi abbracciò, poi ci smaterializzammo nell' appartamento di mia sorella.

Arrivati la andai subito in camera di Isabelle e sbattei la porta della stanza, chiudendomi all' interno e poi feci l' unica cosa che riuscì a sfogarmi,piansi, piansi lacrime amare, avevo già perso mia madre, non potevo sopportare anche ciò.Intanto fuori iniziò a piovere , e le goccie bagnarono la finestra della camera, che con lo scurirsi del cielo si faceva sempre più buia e cupa.Mio padre aveva ragione, non ero pronta per scoprire la verità, avrei dovuto dargli ascolto, invece ora ero lì, sapevo la verità, ma a che scopo?

Uscì dalla stanza dopo quelle che sembrarono ore, e andai in soggiorno, dove trovai mio padre intento a guardare una foto di Isabelle. Ci volle tutta la mia forza di volontà per ricacciare indietro le lacrime, ma ce la feci e mi sedei sul divano accanto a mio padre, che aveva un' espressione addolorata in viso.Dopo un po' mi feci coraggio e chiesi a mio padre ciò che mi premeva di più discutere -Com' è morta?- mio padre mi guardò negli occhi , poi distogliendo lo sguardo mi rispose -Sai che tempo fa, quando tu-sai-chi seminava terrore, nessuno era al sicuro. Un' anno prima che Harry Potter nascesse e sconfiggesse tu-sai-chi tua sorella stava camminando per strada verso il suo appartamento quando dei mangiamorte la accerchiarono, in quanto tempo prima lei aveva sventato un loro attacco contro i nati babbani. Durante il combattimento Isabelle riuscì a stendere quasi tutti i mangiamorte, tranne una, Bellatrix Lestrange, con cui continuò a duellare per molto, finché un mangiamorte non si riprese e mentre lei duellava con Bellatrix lui...- papà non riuscì ad andare avanti, ma io capì lo stesso cosa era successo e non riuscì a fermare una lacrima che iniziò a scendere sul mio viso.

Dopo ciò io non fui più la stessa,cambiavo umore di continuo, per giorni non feci altro che piangere, non ero più la stessa Luna che aveva voglia di scoprire cose nuove, non lo ero e non lo sarei mai più stata.

L' anno dopo arrivò la mia lettera per Hogwarts, e fu lì che riuscì a cambiare vita. Col tempo imparai a mascherare il dolore dietro all' espressione sognante che ho tutt' oggi, ma nonostante ciò faccio fatica a non scoppiare in lacrime quando penso a Isabelle.Io nonostante ciò fingo di non avere una sorella, perché anche solo pronunciare il suo nome mi provoca una stretta al cuore e una sensazione di rimpianto di cui non riuscirò mai a liberarmi. Ginny Weasley è l' unica a cui ho raccontato di mia sorella, e lei mi ha giurato di non dirlo a nessuno.Se credo in cose immaginarie come i nargilli o il ricciocorno schiattoso è per il semplice fatto che a volte la realtà fa così male che ho bisogno di "staccarmi" da essa.

Ancora oggi possiedo la collana dei doni della morte di Isabelle che porto sempre con me.A volte la guardo e immagino il suo sorriso, che nonostante tutto mi fa andare avanti e mi ricorda che lei non è morta invano, ma che ha lottato per un mondo migliore, che finalmente oggi, due anni dopo la sconfitta di Voldemort, abbiamo.

~Angolo Autrice~
Questo era l' ultimo capitolo della breve storia su Luna , spero vi sia piaciuto e già che ci siamo volevo consigliarvi una storia (se amate Percy Jackson) di @Annabeth1912 ovvero An Owl On The Ocean

La sorella perduta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora