Septum 5Alpha, 17.03.2012
Coordinate: 74.900007. 1.53.14.74
-Una nuova tempesta in arrivo, dovremmo prepararci.
-Come se non fosse già tutto a posto dalla scorsa tempesta, Alitha.- Eres avvolse le pietre in un panno per poi sistemarle nel proprio cassetto, sopra quello di Alitha, mentre quest'ultima sistemava i loro letti.
-Lo so, lo so, però dovremmo controllare tutto. Qualcuno potrebbe intrufolarsi nella villa e lo sai che a Nostra Madre non piace quando qualcuno indesiderato entra in casa. La fine che fa poi...- Trattenne un respiro, un po' a disagio.
Eres le lanciò uno sguardo duro da dietro le sue folte ciglia. Gli occhi marroni le brillavano nella penombra in cui era avvolta la camera. – E' come funziona qui Alitha e prima lo accetterai meglio sarà, nostro malgrado. Oltretutto ho già controllato io, quindi rilassati.- La giovane annuì sedendosi pesante sul bordo del letto.
-Pensavo fosse diverso, che le streghe fossero diverse. Abbiamo rinunciato a quello che eravamo prima per essere qui. Sono centinaia di anni che ci penso.
-Lo so e sono diverse, ognuna a modo suo e studiare presso una delle più potenti dell'universo non ti basta come scusante? Un giorno le cose cambieranno, ma non è questo il giorno. Toccherà a noi prima o poi- Si guardò in giro con fare scettico.- Ora torniamo ai nostri compiti prima che qualcuno, passando troppo vicino alla porta, senta cose che non hanno alcun fondamento. Giusto?
Alitha scosse la testa.- Giusto...- Sussurrò appena prima che il vento iniziasse ad ululare, facendo alzare nuvoloni di polvere.
-Dobbiamo andare ai nostri posti, è quasi ora.- Asserì Eres che, con passo silente, apriva la porta. – Forza, andrà bene.
*°*
Ognuna di voi ha un compito. Ognuna di voi sa come svolgerlo. Non deludetemi Figlie. Non deludete vostra Madre.
Eres ascoltò quel sibilo nella sua mente, che si intrufolava e le dava forza, coraggio. Nonostante fosse la migliore della casa di ReghaI, nonostante fosse la strega più brillante per non essere fra le più anziane, aveva comunque paura che qualcosa andasse storto. L'importante era non darlo a vedere, si disse, ma il sogno avuto la notte appena trascorsa l'aveva turbata. Qualcosa non sarebbe andato per il verso che doveva. Il problema era che non sapeva cosa.
Espirò e alzò le mani davanti allo strapiombo su cui dava il giardino dei rituali. La cascata poco lontana che cadeva per chilometri e chilometri le riempiva l'udito dolcemente, le particelle d'acqua che, spostate dal forte vento, le bagnavano la pelle chiara, e i capelli mossi da lunghe folate la rilassarono.
Dal petto, quasi del tutto scoperto, iniziarono a diramarsi come radici delle linee blu chiaro che iniziarono a risalirle le braccia, scrivendo rune sulla sua pelle, arrivando alle dita. Presto intorno al giardino si estese un muro trasparente, come un velo azzurro che si andò ad unire a quello delle sorelle anche loro distribuite in punti chiave.
Davanti agli occhi di Eres, proprio in fondo al deserto rosso, sconfinato, una nuvola scura si stava dirigendo verso di loro, per poi abbattersi inevitabilmente. Quella magia protettiva richiedeva sempre un enorme sforzo vitale.
Eres prese un profondo respiro, gli occhi divennero azzurri, la pupilla sparì, rimase solo il riflesso della tempesta in arrivo. Era come la prima che aveva visto in vita sua, prima di sapere persino su quale pianeta si trovasse. Erano tutte uguali, spaventose e difficili.
Fu peggio del previsto.
Il primo urto rischiò di farle perdere il controllo, ne era sicura, ma incastrò i piedi nel gradino di roccia dietro di lei. Urlò più forte che poteva, doveva tenere duro per sé stessa, per le sue sorelle.
YOU ARE READING
Universo alternativo 02- La fuga di Loki e la strega dell'Ovest
FanfictionLoki si era ritrovato legato, imbavagliato e con un biglietto di sola andata per la prigionia a vita...e il Tesseract ai propri piedi. Era facile piegarsi, raccoglierlo, dare giusto un'occhiata in giro e sparire un secondo dopo. Il problema fu esa...