Loki, il Dio degli Inganni

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Quando Thor aveva detto a Tony che aveva bisogno di parlare con tutti gli Avengers gli aveva comunicato subito il motivo di tale richiesta. Il Tesseract , girava voce, fosse nei pressi del dodicesimo universo e sembrava fosse in possesso di una delle quattro streghe della Rosa. Notizia falsa, ma Loki tenne ben serrata la bocca. Poteva averla messa Reghal in giro quella voce, senza contare quello che potrebbe averle propinato Eres, pensò. 

Thor aveva dato tutte le carte e le informazioni a Tony per poterle inviare agli altri e partire subito concretamente sul come risolvere la storia. Quindi quando il suddetto Thor si portò appresso il fratellastro Tony reagì immediatamente, all'unisono con Steve.

-Lui cosa ci fa qui, senza manette e bavaglio.- Indicò Tony rabbioso.

Loki lo osservò duro, come se fra i suoi poteri ci fosse quello di incenerire con lo sguardo. - Ti conviene darti una calmata, lattaman, non sono qui per farmi catturare di nuovo o per litigare con te.

Steve guardò Thor, fermo affianco al fratello, Mjolnir stretta in mano. Abbassò lo scudo, posandolo sul tavolo. Tony lo guardò confuso. – Cosa diavolo stai facendo?

-Se Thor non è preoccupato, mi fido di lui.

-Scherzi? Si fa fregare da chiunque!

-Ehi- Intervenì lui.- mi sento offeso da queste tue parole Stark, quindi farò finta di non averle sentite. Questo ci porta al secondo punto e comunque, grazie per la fiducia Rogers.- Cap fece un segno con la mano, senza staccare lo sguardo da Loki, fermo con le mani incrociate, impaziente e scocciato.

La situazione fu spiegata brevemente da Thor, cosa che Loki apprezzò oltremodo poiché diede le informazioni strettamente necessarie. Piano a piano gli Avengers furono riuniti e la storia fu chiara a tutti.

Thor dovette cercare di non far saltare addosso a Loki nessuno per almeno tre volte e alla fine aveva fatto un annuncio pubblico del fatto che si era stufato e il prossimo si beccava una martellata sui denti.

-Quindi ora sappiamo perché ce l'ha quella...Strega?- Chiese conferma Natasha passando il viso di tutti in rassegna.- Ma finché non viene sulla terra come facciamo noi a raggiungerla?

-Non penso servirà raggiungerla, perché sarà lei a venire qui. – Era Loki a parlare.- Ha scoperto questo infimo pianeta, debole e con dei protettori che contro la sua magia hanno utilità zero. Oltretutto qui c'è molta natura, nel pianeta, non a New York, quindi il suo potere potrebbe accrescersi man mano si prolungherà la sua permanenza. Nulla mi impone di non pensare che, infondo, potrebbe essere già qui.

Bruce rabbrividì mentre osservava antichi ritratti di manoscritti che parlavano delle streghe della Rosa e di Reghal in particolare.- Non so se ne saremo all'altezza.- Disse con indecisione.

-T'Challa? - Chiese qualcuno.- Non dovrebbe essere qui anche lui?

-Ha avuto dei problemi, ci raggiungerà poi.- Confermò Tony poggiando placidamente un braccio sul tavolo

-Abbiamo cacciato via degli alieni volanti.- Se ne uscì Steve, convinto.- Possiamo farcela se collaboriamo, come sempre.- Abbozzò un sorriso caldo e fiducioso.- I momenti come questo vengono per un motivo. Quando verrà il tempo noi-

Loki ridacchiò coprendosi con una mano quando si accorse di aver interrotto il biondo, aveva gli occhi di tutti addosso.- Scusa.- Si ricompose.- E' solo che non avevo mai assistito ad uno dei tuoi discorsi. Sei sempre così fastidiosamente fiducioso e cieco?

Tony aprì le braccia verso gli altri come a dire che non era l'unico a pensarla così.

-La strada è una.- Disse improvvisamente Loki ponendo una mano sul tavolo, serio. Una luce folle negli occhi ed un sorriso difficile da interpretare.- Ci riprenderemo il Tesseract ed Eres. Uccidiamo la stronza e torniamo a casa.- E quelle parole convinsero Steve a pensare di avere un nemico forte riguardo ai discorsi di incoraggiamento, perché una motivazione fiammante gli stava bruciando il cuore in quell'istante.

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Universo alternativo 02- La fuga di Loki e la strega dell'OvestWhere stories live. Discover now