Tony Stark.
Stavi andando a lavoro. Era una splendida giornata di primavera, ma avevi una strana sensazione. Eri convinta che qualcosa sarebbe andato storto. Cercando di scacciare quegli assurdi ed infondati presentimenti dalla tua mente, cominciasti ad attraversare la strada. Eri arrivata esattamente quasi alla metá delle strisce pedonali, quando una ferrari nera per poco non ti investì. Urlasti spaventata e cominciasti e riempire di calci il cofano dell'auto, imprecando contro lo sprovveduto alla guida.
«Che diavolo le passa per la testa? Si fermi immediatamente!» si lamentò l'automobilista, scendendo di tutta fretta dal veicolo.
Infuriata, ti voltasti a guardarlo in faccia e rimanesti di colpo senza parole. Quell'uomo era Tony Stark. Vergognandoti, abbassasti subito lo sguardo e cercasti di scusarti per la tua reazione esagerata, ma lui scoppiò a ridere e ti porse il suo biglietto da visita.
«Mi raccomando, vieni a trovarmi presto. Voglio scusarmi a dovere per l'accaduto. Ci vediamo, bambola» si congedò, per poi ripartire a bordo del suo bolide.Loki.
La città era sotto attacco e tu non avevi avuto il coraggio di uscire dal tuo ufficio. Centinaia di mostri deformi avevano invaso ogni angolo della tua cittá e il caos regnava sovrano.
Eri sola e spaventata. Non avevi vie di fuga.
«Accidenti!» sibilasti, nascondendoti sotto la scrivania in attesa della fine della guerra che infuriava fuori.
Improvvisamente, qualcosa , anzi qualcuno, fece prepotentemente irruzione nel tuo ufficio, sventrando la vetrata che si affacciava sul centro della città. Una pioggia di vetri investì il pavimento e la tua scrivania e tu cercasti inutilmente di reprimere un grido di terrore.
«Avanti, midgardiana, esci fuori. Con gli Avengers che mi vogliono fare a fette, non ho tempo da perdere con te» disse lo sconosciuto. Terrorizzata, sgusciasti allo scoperto e per poco non scoppiasti a ridere innanzi al personaggio che aveva invaso il tuo ufficio. Era indubbiamente un bel ragazzo, ma quell'elmo dotato di corna era a dir poco ridicolo.
«Non mi dire che sei tu il capo di questo esercito di mostri... Ti immaginavo più minaccioso» commentasti, alzandoti in piedi e celando una vena di ironia nel tuo tono di voce.
Visibilmente innervosito, lo sconosciuto ti puntò un dito contro «Tu non sai con chi hai a che fare! Inginocchiati, serva!» sbraitò.
Non riuscivi a prenderlo sul serio e, incrociando le braccia al petto, dicesti «Sì, invece. Ho a che fare con il re delle capre».
Il dio degli inganni sgranò gli occhi scosse il capo «Come ti ho detto, ho fretta. Ma tornerò a farti visita, midgardiana... E ti prometto che ti farò inginocchiare al mio cospetto» disse, per poi scomparire dalla tua vista.Bucky.
Stavi tornando a casa carica di buste della spesa. Eri stata fuori città per lavoro per qualche mese e, ovviamente, al tuo ritorno il frigorifero era vuoto e la dispensa era piena zeppa di cibi scaduti. Andare a fare la spesa era indispensabile.
Arrivata a fatica e stremata davanti al portone d'ingresso del condominio in cui abitavi, inciampasti e tutte le buste finirono a terra. Sbuffando, cominciasti a raccogliere le tue cose, quando notasti una mano metallica davanti al tuo volto che stringeva un mazzo di chiavi. Alzando lo sguardo, i tuoi occhi incontrarono quelli azzurri di un ragazzo. Era perfetto, semplicemente divino.
«Credo che queste siano le sue» esordì lui, sorridendoti debolmente.
«Grazie mille» rispondesti un po' imbarazzata.
«Le serve una mano? Posso accompagnarla fino alla porta di casa, se si fida di me» disse poi lui, distogliendo velocemente lo sguardo dal tuo. Perché mai non ti saresti dovuta fidare di un ragazzo così tanto gentile?
Annuendo gli indicasti il portone e sorridesti «Mi sarebbe di grande aiuto, a dirla tutta» sussurrasti, facendogli strada. Lui sorrise e ti accompagnò senza proferire parola fino alla soglia di casa tua.
«Arrivederci, signorina. Lieto di averla aiutata» disse ,iniziando a scendere le scale per andarsene.
«Ci vedremo presto, vero?» urlasti speranzosa.
Come risposta, Bucky disse qualcosa in russo che tu non capisti, ma che sicuramente significava "con piacere".

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Immagina - MARVEL
Fiksi PenggemarRaccolta di one-shots e descrizione dei comportamenti che i vostri supereroi preferiti avrebbero condividendo la loro vita con voi. In poche parole, questo è un "IMAGINES AND PREFERENCES". Buona lettura!