Amati Sempre

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Piccolo consiglio dell'autrice:
Mentre leggete, ascoltate "Amati Sempre" di Ultimo.
É un piccolo capolavoro. Una fonte di ispirazione in una giornata tra le onde del mare.
Enjoy and let me know :)



Sai che forse è vero
In queste sere ci pensavo
Sono sempre più sbadato

Faccio il conto con le ultime ore.
Due piatti rotti, uno spigolo non visto e tante parole messe in fila per tenere felici centinaia di visi. Sorrido.
Mi parlano, li sento, non ascolto.

Messina.
La mia casa.
Solo qui spengo il cervello, lascio in giro il mio lavoro.
I pensieri si amplificano, il tuo ricordo a volte mi fa smettere di respirare.
Sono scappato dalla confusione generale con un fintissimo "sono stato via molto, il mio mare mi manca".
Cammino guardando le onde che toccano il bagnasciuga.
Poi i miei piedi.
I brividi.

Diversi da quelli che mi davi tu.
Mi bastava sentirti vicina.
Come la sera della finale.
Ho avuto paura. Stavo per tornare alla normalità, avevo paura che la gente mi avrebbe dimenticato una volta spenti i riflettori.
L'aveva già fatto.
I TNT. Le tournée, la relazione con Benedetta.
Tre ragazzi prodigio.
Poi il buio.
Sei arrivata tu, da quel di Gorizia.
Sola, senza nessun nome importante alle spalle.
Non sapevi nulla del nostro mondo, volevi solo suonare, far conoscere agli altri la tua musica.
Piccola, indifesa, a volte impacciata.
Alla fine sei stata tu a insegnarmi tutto ciò che ho di più caro ora.

Quella sera mi mancavi. Tremendamente.
Non riuscivo a stare tranquillo, l'ansia mi stava divorando.
A un certo punto della serata ho cominciato a sentirmi meglio.
"Mi sarò abituato all'adrenalina", mi dicevo.
Dopo un'ora sei entrata in quello studio.
Eri in imbarazzo, cercavi di nasconderlo dietro un umorismo forzato.
Piccoli dettagli.
Solo chi ti conosce bene li avrà notati.
E io ti avevo sentita.
Il mio cuore si era calmato.

E in testa aumenta il desiderio
Di sentirmi più lontano
Ma lontano sai non ci riesco a stare

Da quel 22 giugno è passato un mese.
Ci stavamo riprovando.
Le etichette non ci sono mai piaciute.
Amici, fidanzati, compagni.
Abbiamo sempre negato tutto.
Perchè noi siamo tutto e niente, siamo due punti e una virgola, una storia a parte, un foglio bianco di un diario che solo noi potevamo riempire.

"Ed anche a distanza"
Lo abbiamo cantato, urlato, scritto.
Su quel palco è diventato il nostro inno.
È la parte della canzone che mi piace di più.
Mi diverte avvicinarmi, toccarti la spalla e poi scappare via.
È una bella metafora per la nostra situazione, non pensi anche tu?
C'è sempre la paura. È una fedele compagna.
Ci blocca, ci tiene separati.

Ma io a distanza non riesco a stare.
Neppure adesso.
C'è l'intera Italia a dividerci.
Eppure, di nascosto, io guardo le tue storie, i tuoi post.
Sembri felice. A Milano, nei tuoi posti, circondata dalla banda di amici di sempre.
Vorrei lasciare tutto lì, chiudere questa parentesi in un cassetto.
Magari riaprirlo ogni tanto, come un vecchio ricordo che scalda il cuore.
No.
Non posso lasciarti andare.

E sai che in fondo è vero
L'amore va solo immaginato
E' un passo ancora non compiuto
Ed è non farlo sai il segreto

A volte mi rimprovero di non averti urlato quanto ti amassi.
Abbiamo passato le serate ad immaginare la nostra vita fuori dal programma.
Gli instore, le folle che gridavano i nostri nomi.
I giorni liberi, le corse ai treni e agli aerei.
Quelle manciate di ore insieme.
Avremmo visitato città, provato nuovi piatti, guardato le stelle da altre prospettive.
Ci saremmo amati.
In segreto.

Proprio come in quel momento.
Scambiati per amici complici.
Noi così complicati.

Ma se tutto resta dentro
Poi la vita sai ti chiede il conto

Just a piece of paperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora