Shake me

80 6 0
                                    

L'ispettore si chiuse la porta alle spalle,trascinandosi con le ultime forze rimaste fino alla sua camera da letto.

《Akane-chaaaaaan sei ritornata!
Il tuo psycho pass è blu polvere! Complimenti sei informa come sempre!》urlò Candy,il suo l'holo personale, appena la bruna mise piede in camera
《Via Candy》sussurrò impercettibilmente,mandando via la piccola medusina rosa con un semplice gesto della mano.

La donna fisso l'orologio posto sul comodino:segnava le 2:30 di notte e sbuffò buttandosi a peso morto sul letto.
Non aveva neanche la forza di trascinarsi fino al bagno per farsi una doccia:aveva avuto una serata piuttosto movimentata,e ora si sentiva uno schifo.

《Mi chiedo se un giorno mi si consumeranno i piedi,un'altra volta che correrò così tanto un dietro a un criminale》si chiese ad alta voce affondando la testa nel cuscino del suo letto.

I piedi le formicolavano all'inverosimile e le scarpe che indossava regolarmente ogni giorno per lavoro non erano per niente il massimo della comodità.

Erano passati sei mesi dal caso Kamui e appena due da Shambala float,ma l'ispettore si sentiva più stanca quella sera che durante i due casi messi insieme.

Forse la differenza era che ora stava davvero perdendo se stessa o forse stava solamente impazzendo.
Erano questi i sintomi della pazzia!?
Si sentiva come se il suo corpo fosse sospeso ma non sapeva dove si trovasse con esatezza,sapeva solo che non si trovava con i piedi ancorati al terreno.
Non riusciva più a concentrarsi come una volta:come se un vuoto opprimente le premesse continuamente sulla mente,non facendola respirare come avrebbe dovuto.

Akane allungò la mano fino al cassetto del comodino dal quale prese una pacco di spinel,le sigarette preferite di Kogami Shinya e un accendino e dopo aver preso le forze, uscì sul balcone di casa sua dal quale si potevano ammirare i grattacieli di Tokyo illuminati da mille colori diversi.

Sospirò nostalgicamente e portandosi la sigaretta alla bocca l'accese.
Si chiedeva spesso perché avesse preso quello stupido vizio anche lei,ma ormai non poteva farci nulla.
In fondo non poteva essere perfetta,così come non lo era il Sybil Sistem.

La parola "perfetto" deriva dal latino "perfectus" che a sua volta proviene dal verbo "perficio" che significa: compiuto, finito.
In un certo senso assume anche il significato di morto, e forse era quest'ultimo significato dato a una semplicissima parola, quello che si adattava meglio all'uomo e in fondo, anche se lo avrebbe sempre negato, al Sybil System.

Un'uomo per essere perfetto deve morire.
Solo così la sua esistenza potrà essere finalmente perfetta.

La bruna fece un'ultimo tiro di sigaretta, osservando la danza sinuosa del fumo che esibiva soltanto di notte e poi la spense su uno dei posacenere che teneva sul balcone.

L'odore acre del fumo le raggiunse le narici, un profumo che amava e odiava alla stesso tempo poiché le ricordava qualcuno che voleva dimenticare con tutta se stessa.

Una volta Akane aveva letto insieme al professore Saija una breve poesia di un'antico poeta latino di nome Catullo che recitava:
"Ti odio e ti amo. Mi chiedi come io faccia, non lo so ma ciò accade e mi tormento"

Che cos'era l'amore!? E cosa l'odio!?
Nessuno lo conosceva realmente al mondo d'oggi eppure non riusciamo a vivere senza queste due emozioni.
L'amore ci tiene in piedi, mentre l'odio ci tira giù.
Uno di quei sentimenti non poteva esistere senza l'altro.
Ma Akane in quel momento aveva bisogno di amore, odio ne aveva già ricevuto tanto e voleva che una particolare persona glielo rivolgesse.

Che poi quando aveva cominciato ad amare Kogami Shinya!?
Forse quando l'aveva consolato dopo la morte di Yuki oppure quando aveva rivisto i suoi occhi freddi come il ghiaccio oltreoceano?
Non si era mai impegnata per capirlo, aveva capito solo che Kogami per lei non era un semplice collega a cui teneva particolarmente ma molto di più e certamente quel fugace bacio che si erano scambiati prima di separarsi nuovamente,aveva aumentato solo la confusione nella sua testa.

《Idiota》sussurrò rientrando a casa e chiudendosi il balcone alle spalle.

Akane passò davanti allo specchio e quasi sussultò alla vista della sua figura:gli occhi che piacevano così tanto a sua nonna era ormai spenti,le sue espressioni trasmettevano solo dolore e le profonde occhiaie sotto gli occhi non aiutavano a conferire al detective un
bell'aspetto

Si era abituata a vedersi in quel modo ma perché aveva iniziato a non sopportare le sua stessa vista?

Forse si faceva solo schifo o forse lentamente stava cadendo pezzi e non riusciva a sopportarlo.
Quella nello specchio non era Akane Tsunemori ma uno sconosciuto.

Ma la vera domanda era:"Chi era Akane Tsunemori!?" Quella che vedeva lei!?quella che vedevano i suoi colleghi o quella che vedeva il Sybil!?
O forse lei era solo le cicatrici che erano state inflitte al suo cuore durante tutti quegli anni....e la verità era che non sarebbero mai scomparse completamente.

Akane Tsunemori si sentiva come un puzzle senza soluzione,senza i pezzi, eppure molti aveva provato a completarla anche cercando di tingerla di nero,ovviamente senza successo...

Tutto ciò era estremamente doloroso,cosa le sarebbe successo un giorno se continuerà a fluttuare nel nulla!? Avrebbe iniziato a cadere per poi frantumarsi in mille pezzi!?
Forse in fondo questo era il suo destino.

La vita gli era stata semplicemente strappata via mentre il suo cuore era diventato freddo come il ghiaccio.

Anche se tormentata da tutti questi pensieri la bruna si mise velocemente il pigiama e si rannicchiò nel letto,cercando disperatamente qualcuno a cui aggrapparsi,aveva sulla pelle la sensazione di star per cadere giù.

"Dove sei Kogami-san? Cosa stai facendo? Ho così tanto bisogno di te" mormorò mentre lacrime salate iniziavano a bagnarle il volto.
Era da tempo che non piangeva,non aveva pianto neanche al funerale di sua nonna ed ora era bastato una serata troppo stancate a distruggere tutte le sue difese.
La bruna pianse tanto quella sera,pianse per Kagari e per Masaoka,ma soprattutto per sua nonna,pianse fino ad addormentarsi.

Akane abbracciava il rosso della disperazione nelle notti che non riusciva ad uccidere.


I embrace the red only on the night that I can't killDove le storie prendono vita. Scoprilo ora