Gerry Scotti scopre di aver perso la verginità.

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Mi sono ritrovato disteso sul letto, un po' frastornato. Le lenzuola erano lacerate, come se ci fosse passato un cane con la rabbia, o forse una cagna. All'inizio ero un po' scosso da ciò che avevo visto. Il mio lato B aveva cambiato colore da rosa a bianco.  Poi mi resi conto di quanto stessi godendo. La stanza era completamente sottosopra, come se ci fosse appena passato un tornado ingrifato il giusto.
Le sedie, il tavolo e persino il mio vibratore personale, erano accatastati in terra.
Ma che cazzo di giorno è oggi?
Pensai tra me e me.
Era il primo gennaio. Il primo giorno dell'anno.
Si vede che la sera prima mi sono divertito di brutto.
Ma cazzo, non ricordo proprio nulla. Mi alzai dal letto completamente distrutto, andando in cucina a caccia di cibo. Mi prese un colpo quando vidi il frigorifero completamente vuoto.
Ma che cazzo era successo la sera scorsa?
Girai un po' per la casa, per cercare alcuni indizi. Nel giardino c'erano delle foglie radunate a cerchio con un bastone al centro.
Un pene. Ma chi cazzo si è divertito a farlo qui? Lo avrei preferito dentro. Intendiamoci, dentro casa, eh.
La casa era completamente in subbuglio. Miliardi di cocktail in giro, con ancora un po' di liquido che non sapevo se fosse sborra. Boh, forse esistono cocktail bianchi.
Trovai persino un dildo di 20 cm in terra.
Ah, che piccolino!
Ma la cosa che più mi raggelò il sangue fu quando passai davanti al bagno.
Un cinese, forse giapponese, completamente privo dei suoi vestiti, che barcollava sulla tazza del cesso. Pensavo stesse dormendo, ma quando mi avvicinai a lui, aprì gli occhi, e mi disse:
-Oh cazzone, dovlemmo fallo di nuovo, magali stasela!-
-Scusami tanto, ma tu chi saresti?-
Lui inarcò un sopracciglio.
-Ma come, panzone, non ti licoldi di me ieli sela? Ci siamo fatti qualcuno nel letto, io e te.-
-Ma che diritto hai di fare questo in casa mia?-
-Oh blutto laldone ciccio panzone col cazzo piccolo, tu ci hai invitati qui a casa tua. E insieme abbiamo scopato. E non abbiamo solo scopato, ma ci hanno anche inculati.-
-Aspetta un attimo, vuoi dire che io...-
-Sì, laldone, hai pelso la velginità.-
In quel momento mi prese un colpo al cuore.
Chi mai avrebbe potuto desiderare un culo grosso e succoso come il mio?
Dopo qualche minuto di chiarimenti con Chin Chun Chan, venni a scoprire che la sera prima non mi hanno inculato così a caso, per divertimento. C'era forse un secondo fine, mi disse lui, perché da come questa persona me lo infilava dentro, non sembrava lo stesse facendo con gusto come alle volte lo faccio io a Rosario Muniz.
In seguito, occhi a vagina decise di presentarsi.
-Il mio nome è Kim Jong-un.-
Mi porse la mano. Avrei dovuto stringerla, ma avevo paura di quello che ci potesse aver fatto.
-Dovevi sentile come la tella tlemava pel quanto ti bombaldavo il culo! Non in quel senso, ciccio-bomba. Ahah, capita?
Ciccio-BOMBA!!!-
Al diavolo le freddure. In quel momento ero solo concentrato sul mio ano. E la mia figa pelosa.
-Kim, stasera ti scopo se mi aiuti.-
Al Coreano gli si alzò tutto. Si alzò dalla tavoletta del cesso...E...Signori, non me ne vogliate, ma è meglio che non descriva l'interno.
-Ohhh panzone vuole scopale ancola! Plepalo bombe ad idlogeno.-
Diedi dei vestiti a Kim, poi mi apprestai alla porta con lui, pronti per partire alla ricerca del famelico uomo che una sera decise di scopare Gerry Scotti.
Ma appena cercammo di uscire, una losca sagoma di un uomo ergeva in piedi a destra del citofono.

Le avventure di Gerry ScottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora