five - do you have a boyfriend? -

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Gustav

Sono chiuso in camera da ore provando a scrivere una canzone, ma senza alcun risultato.
Non riesco a concentrarmi.
Di solito quando sono carico, di pensieri intendo, mi riesce più facile scrivere di getto per liberarmi.
Continua a frullarmi in testa la proposta di Amelia, quella della festa.
Perché non sono un'adolescente come tutti gli altri?
Perché non vado alle feste e frequento gente che si diverte diversamente dallo sballo?
Riesco a calmarmi solo facendomi.
Scrivo testi e le lacrime solitamente bagnano i miei fogli. Dovrei andarci?
No, non fa per me.
Cercando di ignorare questi inutili dubbi, riprovo a scrivere accendendone una.
Quando dopo cinque, dieci, quindici minuti non ci riesco, capisco che forse dovrei andarci.
Afferro il telefono dall'altro lato della scrivania e chiamo istintivamente Tracy.

Lia

Sono davanti allo specchio mentre cerco di arricciarmi i capelli in modo decente, quando un messaggio distrae la mia attenzione.

Da Gustav Åhr
« Questa sera ci siamo »

Sgrano gli occhi incredula. L'ha davvero detto?
Vorrei tenermi agli estremi del lavandino per non cadere.
Gustav mi ha scritto per dirmi che ha accettato una mia proposta?
Gustav mi aiuterà a far conoscere Daniel a Zoe?
Come potrebbe andare meglio di così?
Non mi accorgo che ho un sorriso da ebete stampato sul viso. Cosa dovrei pensare?
Quel ragazzo mi ha sempre fatto uno strano effetto, pur essendo freddo e distaccato.
Ho sorriso perché ha stranamente accettato o perché sono contenta che ci sia?
Non voglio saperlo.

A Gustav Åhr
« perfetto
venite tutti vero? »

So che mi sto prolungando troppo e probabilmente smetterà di rispondermi, ma ci sto prendendo la mano.

Da Gustav Åhr
« Sì »

Non visualizzo, non ha molto senso.
Continuo a prepararmi con quell'espressione da perfetta rincoglionita fino alle nove e mezza.

•••

Noto una macchina che si parcheggia proprio sotto la mia abitazione. Non so chi sia, gli altri non mi hanno messo a conoscenza di chi mi porterà alla festa.
Il rumore del clacson mi fa sobbalzare, è Louis.
Mi affretto a scendere per non farlo attendere troppo. Perché proprio Louis si è offerto di venirmi a prendere?
Il veicolo è rosso e credo sia un modello anni cinquanta. Non me l'aspettavo, è figo.
« Ciao Louis, scusa ma non sapevo dovessi venire tu. » confesso imbarazzata salutandolo tradizionalmente.
« Figurati. In realtà non lo sapevo neanch'io fino a mezz'ora fa. » fa un risolino facendo partire il motore.
« Che macchina è questa? È decisamente bella. È originale come scelta, complimenti. » affermo sincera osservando ogni piccolo particolare dei suoi interni.
« Una Pontiac Bonneville. È del 1957 ed è stata prodotta fino al 2005, ma mio padre l'ha conservata.
Sono appassionato di auto vecchie. » ha un sorriso genuino mentre ne parla.
Sorrido anch'io, bella storia.
Louis è una persona diversa dagli altri, si vede lontano un miglio. L'ho notato subito che aveva qualcosa di differente.
« Wow, fantastico. Gli altri sono arrivati? » tento di cambiare discorso poiché non me ne intendo chissà quando di auto d'epoca.
« No, non penso. » risponde solo.
Giustamente non poteva saperlo, è qui con me.
Sono dannatamente stupida e dio, faccio schifo a tenere su una conversazione.
Con un gesto rapido accende la radio.
I Queen? Oh va bene, ha proprio dei gusti particolari.
« Allora... sei fidanzata? » mi domanda a bruciapelo.
Cosa?! No, che non lo sono. Mi sono trasferita qui da soli due giorni.
« No, mi sono trasferita qui solo due giorni fa, e le relazioni a distanza non fanno per me. »
« Ci ritornerai in Italia? » mi chiede ancora. Come per alimentare il discorso, sempre di più.
Ma quella domanda?
« Sì, quest'estate e per le vacanze di Pasqua.
A Natale resto qui, vengono i miei parenti. » dico distrattamente scrivendo un messaggio a Zoe.
« Siamo arrivati. » conclude spegnendo il motore e guardandomi. « Oh sì. » infilo il telefono in borsa e la chiudo velocemente.
Esce prima di me dalla macchina e mi apre lo sportello, proprio come un vero gentiluomo.
Lo ringrazio mentre avvampo e c'incamminiamo verso l'entrata.
Che imbarazzo entrare sola con un ragazzo qui dentro. « Oh ecco Zoe, raggiungiamola. »
Per ora non voglio avere un ragazzo o roba simile, preferisco ambientarmi e divertirmi.
Ho già chiuso con un tipo in Italia e non ci sto poi così bene. Annuisce e si sistema i capelli prima di continuare a camminare.

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hello bitches!
le cose si fanno interessanti.
bacii❤️
-Gio🌈

Hellboy - Lil Peep -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora