four - the party -

228 16 4
                                    

Zoe, una ragazza e altri due tipi entrano in casa, mentre io parlo con Emily e Aaron.
Sembrano molto simpatici, anche se lui si crede chissà chi.
« Ciao Lia! Loro sono Albert e Louis. » mi bacia la guancia Zoe, come sempre.
« Ciao, piacere Amelia. » le mie gote prendono colore, le sento quasi andare a fuoco.
Albert mi fa un cenno con la mano e sorride, mentre Louis mi saluta tradizionalmente.
« Hai visto oggi Daniel? » chiede Emily a Zoe, che si gira improvvisamente.
È proprio cotta di lui. « Sì, ma come al solito non c'è stato neanche un saluto. Credete che dovrei arrendermi? » ci domanda sconsolata aprendo i cartoni delle pizze.
« Secondo me sì. » risponde Aaron cingendo le spalle ad Emily.
« No che non devi. Perché non dovrebbe succedere nulla tra di voi! » esclamo con la fronte corrucciata. Sembra che Aaron voglia rispondere ma non dice nulla.
« Io credo che ci voglia un'occasione per farli conoscere, magari qualcuno. » afferma la riccia sistemando la tavola.
La soluzione mi è subito chiara.
Gustav.
Quel ragazzo sarà anche scontroso e introverso ma al momento mi serve. Forse non dovrei cambiare posto prima di avergli fatto una proposta più che allettante.
Non credo che gli manderò un messaggio, lo farò domani a scuola.
« Già, lo credo anch'io. » annuisce Louis.
Dio ma è proprio bello.
« Tu non sei seduta vicino a Gustav Åhr? »
« Sì ma non è molto socievole, credo l'abbiate notato. » fulmino Aaron con lo sguardo per avermi ricordato di questo particolare.
« Immagino, mi dispiace. » accenna una risata Albert. Non voglio continuare a parlare di Gustav, m'innervosisce, anche se ora è la mia unica carta per far conoscere Daniel a Zoe.
« Vieni un attimo con me in cucina Lia. » mi chiama Zoe. La seguo.
Questa casa è stupenda ed eccessivamente curata. « Da quanto vivi in questa casa? » le chiedo mentre il mio sguardo scorre sulle mensole contenti foto.
« Parecchio, ma raccontami. »
« Cosa? » domando confusa agganciando il suo sguardo. « Ti ha portato le chiavi oggi. È andata meglio? » sorride sognante.
Sospetto che lei voglia vederci avvicinare in qualche modo.
« No, assolutamente. Ha avuto una specie di giramento e ha chiuso gli occhi improvvisamente, perciò gli ho posato una mano sulla spalla e chiesto se andava tutto bene. Mi ha detto di non toccarlo. » racconto fredda, anzi gelida. Perché mi ferisce così tanto?
Non dice nulla, solo, prende le posate e le porta in salotto. All'ultimo la sento sussurrare "che stronzo".
Facendole capire che ho sentito pronuncio un "già".
Quando tutti siamo seduti e mangiamo, Albert inizia un discorso più che interessante.
« Domani Lydia darà una festa. Per chi non lo sapesse come Lou e Lily o Amelia che non frequentano la nostra stessa scuola, lei è una riccona e ogni anno, ogni tre mesi, da una di quelle feste dove invita tutti. » spiega lui guardandoci a turno.
« Ci andiamo tutti, voi tre volete venire? » domanda Zoe.
Io annuisco. Una festa? Proprio ciò che fa al mio caso.
Conoscerò gente e mi ambienterò meglio.
Dopotutto non è così male come pensavo, e poi con loro si sta bene.

•••

Sono a lezione di storia e sono accanto a Gustav, come sempre. Non ho ancora trovato il coraggio di chiedergli della festa.
Lui come al solito è stra perso nei suoi pensieri e fastidiosamente assente.
La lezione sta per terminare, dunque decido di prendere spavalderia e chiederglielo.
« Gustav? » lo richiamo all'attenzione con un tono di voce leggermente alto.
« Mh? » aggancia il mio sguardo. In quel momento le parole, senza conoscerne il motivo, mi muoiono in bocca. Mi ritrovo a pensare che i suoi occhi siano dolci, troppo.
Ma che mi succede?
« Vorrei chiederti un favore. » dico risvegliandomi dai miei insoliti pensieri.
Non risponde, probabilmente perchè aspetta che continui.
« Credo che Zoe voglia trovare un'occasione per conoscere il tuo amico Daniel.
Stasera ci sarà una festa a casa di Lydia. Ti andrebbe di venire con lui e gli altri del gruppo? » gli domando, ma ho paura di ciò che potrebbe rispondere da un momento all'altro.
« Ti sembro il tipo da festa per ragazzini viziati? » mi chiede con ruvido sarcasmo.
Ammetto di esserci rimasta male, ma me l'aspettavo in fin dei conti. È Gustav.
« No okay, scusa, hai ragione. » senza aspettare una sua risposta raccolgo le mie cose e mi affretto a cambiare classe per la prossima lezione. Sono stata una stupida a chiederlo ad un tipo come lui.
Ragazzini viziati? Cosa vorrebbe dire? Ci va tutta la scuola.
Mi scontro contro qualcuno, Zoe. « Ciao. » la saluto sorridendo. Non voglio farle capire che sono rammaricata.
Ricambia il saluto e ci sediamo vicine, pronte per la lezione di Biologia.
Odio quel ragazzo, davvero tanto. È così scortese.
Ma che problemi ha con la gente?
Ma che problemi ha con me?

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
hello bitches!
questo è il quarto capitolo. spero che la storia vi piaccia.
bacii❤️
-Gio🌈

Hellboy - Lil Peep -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora