MA L'HO AMATA DA IMPAZZIRE

Casa Parker

Ha inizio così il mio primo viaggio verso la capitale più bella del mondo. Destinazione "Casa Parker". Durante il tragitto in macchina si intuiva un silenzio tombale, se non la musica di sottofondo, tutti avevano paura di chiedere perché potrebbe trasformarsi in qualcosa di troppo. In realtà erano proprio queste le sensazioni, non so come avrei potuto reagire. Quei pochi secondi che passano tra una musica e l'altra con assenza di rumori, mi hanno regalato pace, ed è stato l'unico momento in cui la mia mente si è svuotata e lasciata andare all'immaginazione. Sognavo di ballare in quell'enorme prato verde davanti l'Altare Della Patria con i piedi poggiati in punta e le braccia pronte a darmi lo slancio perfetto per eseguire una trentina di piroette di fila senza fermarmi. Indossavo un tutù Rosafantasia e le scarpette da ballo appena comprate per essere nuovamente rovinate grazie a tutti i movimenti e sforzi di ogni singolo ballo. È sera, il tramonto sta per giungere al termine, ma non è uno di quei soliti tramonti, bensì uno speciale. Una luce arancione che attraversava il finestrino arrivò sul mio viso quasi accarezzandomelo e facendomi capire di muovermi a fare una Instagram Stories ma non avevo il telefono. Ora che ci penso non ho più un telefono, contatti, social network e sono spacciata. Non posso chiedere a zia di comprare un nuovo telefono senza neppure essere arrivata a casa, la frustrazione è troppa. Intanto mi godo la bellissima vista del Colosseo e tutti i fotografi fin quando la macchina non si fermò.
"Zia cosa succede" chiedo.
"Amore mio, questa è la tua nuova casa" indicandomela con l'indice.
Sono rimasta esterrefatta, la casa al di fuori era bellissima, in pietra, proprio come piace a me,non avevo mai visto niente di più bello. Speravo con tutto il mio cuore che l'interno fosse ancora di più, ma soprattutto la mia nuova camera. Zia Earlen chiamò con un fischio il servo dell'abitazione che prese tutte le valige e le trasferì nelle opportune camere.