Il rapporto della discordia(?) {Conrad & Catherine}

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Catherine camminava furiosamente tra i corridoi; nonostante avesse abbandonato quel laboratorio da anni per lavorare con l'FBI, lo conosceva ancora come le sue tasche. Arrivata all'ufficio di Eacklie, spalancò la porta.
-Cos'è? Non si bussa più? - rispose Conrad adirato.
Catherine si diresse verso di lui, sbattendogli quello che sembrava essere un rapporto di polizia in faccia.
-Cosa cazzo credevi di fare eh? - gli disse furiosa.
Il respiro era pesante, sembrava avesse corso cento maratone. Conrad prese il rapporto e lo lesse, per poi rivolgersi a Catherine.
-Dovevo farlo.
-Dovevi farlo? Che cosa vuol dire?
-Avanti Catherine lo sai.
-Lo so? Mi prendi in giro? Che cosa dovrei sapere?
-L'FBI ha manomesso le prove. Alcune sono state inquinate, altre rubate.
Catherine inarcò un sopracciglio.
-Non fare quella faccia. Eravate a conoscenza del fatto che uno dei vostri c'era dentro fino al collo. E avete fatto in modo che nessuno sospettasse di lui. Peccato-
-Peccato cosa? - lo interruppe Catherine.
-Che vi siete bruciati. Avete giocato col fuoco ed ecco il risultato.
-Pff. Ora fai anche la paternale?
-Non sto facendo la paternale. Ti sto spiegando il perché di quel rapporto. Ho dovuto fare pressioni sulla squadra, in particolare su Stokes e Russell, per avere quel rapporto. Avevo bisogno di sapere cosa fosse successo.
-E non vedevi l'ora di togliermi il lavoro eh? Cos'è, non ti è andato giù il fatto che ti abbia abbandonato per l'FBI?
-Assolutamente no. Non sono il tipo che si vendica o porta rancore.
-Ne sei sicuro? Perché, sai, ho avuto l'impressione che tu abbia tratto piacere dal fare rapporto all'FBI.
Conrad scosse la testa. -Faccio solo il mio lavoro.
-Beh, sappi che per fare il tuo lavoro hai messo a repentaglio il mio.
-Affari interni?
-Esatto. Stanno facendo il terzo grado a tutti. Senza alcuna pietà.
Conrad alzò le spalle. -Non so cosa dirti. Non li ho mandati io.
-Tu no, ma il tuo rapporto sì.
Catherine fissò Conrad per dieci minuti buoni; dopodiché, salì sulla sua scrivania, per poi scivolare sulle sue gambe.
-Che diavolo stai facendo?
-Ascolta, - disse Catherine giocando con la sua cravatta - mettiamo che il rapporto misteriosamente sparisca.
Gli sfiorò le labbra con un bacio, per poi sbottonarsi la camicetta. Sul volto di Conrad si formò un ghigno.
-Beh, posso simulare un furto e dire che il rapporto è stato rubato.
Catherine sorrise.
-Ora posso avere il mio premio?
Catherine annuì. Conrad la prese con forza e la fece sdraiare sulla scrivania, baciandola e spogliandola con foga. I loro corpi si incastrarono e presero a muoversi all'unisono, guidati dalla voglia irrefrenabile di chiudere al più presto quella faccenda.
Circa dieci minuti dopo, Catherine uscì dall'ufficio di Conrad facendogli l'occhiolino, mentre lui cercava di capire come fare sparire quel maledetto rapporto.

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