BLOOD ISSUE [vkook]✞ (Wattys2019)

열- betrayal.

💦SMUT💦

"T-Tae"

"Sì?" solleva un sopracciglio, voltando il capo verso di me.

"Mi faresti un... ecco, ehm..." arrossisco, abbassando lo sguardo.

"Un?" domanda.

So bene che ha capito cosa voglio dire e che si sta divertendo e sta giocando sul fatto che sono troppo timido per dire certe cose.

"Dai, hai capito..."

"Parla." ordina, sospirando e sedendosi a cavalcioni sul mio bacino, di fronte a me.

"Ecco, sì, un... Un p-pompino..." sento le guance bruciare e credo di aver fatto un'ennesima figura di merda.

Ride rumorosamente, sporgendosi un po' in avanti, finché la sua faccia non si trova a due centimetri dalla mia, "Io? A te? Un pompino?" mi chiede, indicandosi e sollevando un sopracciglio, senza smettere di ridere.

"S-sì." balbetto, cercando di sembrare deciso.

Fa spallucce, "Ok"

Cosa? Ha davvero accettato? Kim Taehyung mi farà seriamente un pompino? Ma di cosa stiamo parlando?

Si lecca un labbro, sfiorandoselo poi col pollice.

"Non sono tanto esperto come te" dice, come a prendermi per il culo.

"Gne gne." arriccio il naso.

Ridacchia e poi scende sempre più giù, fino all'altezza del mio bacino. Mi sfila gli indumenti, prendendo il mio membro tra le mani e cominciando a fare movimenti provocanti, cosicché diventasse più duro.

"Sei difficile oggi" sussurra leccandosi un labbro, impegnato a distruggermi letteralmente.

"Sto c-cercando di resistere, s-stronzo." rispondo, stringendo i denti.

Ride, prima di fare qualcosa che sapevo prima o poi avrebbe fatto. Inizia a muovere circolarmente il palmo della sua mano sulla punta della mia erezione, provocandomi una sensazione simile al dolore, ma mista al piacere.

"C-Cristo, Tae—AH." grido a denti stretti, cercando di non destare l'attenzione dei miei genitori che, nel caso dovessero entrare, mi vedrebbero gemere ed ansimare completamente da solo. E probabilmente si preoccuperebbero per la mia salute mentale.

Lo prende in bocca senza preavviso, passandovi intorno la lingua e succhiando in maniera piuttosto esperta ognuno di quelli che lui sa essere i miei punti deboli.

Nel frattempo mi massaggia i testicoli, facendomi inarcare di conseguenza la schiena ed emettere un gemito strozzato, che provo a soffocare mordendomi il labbro inferiore, ormai distrutto.

Con due dita mi solletica l'addome, le cosce, l'inguine, fino a farle però arrivare davanti alla mia entrata, spingendole dentro in una mossa rapida e del tutto inaspettata.