3 CAPITOLO

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Siamo arrivate. Me la ricordavo diversamente, ora è bellissima. Ancora non ci credo. Un sogno.
Andiamo in segreteria e mi danno un foglio con scritto aule dove svolgerò le lezioni, gli orari... Ah, e il numero di stanza dove alloggeró. Spero che sia simpatica la mia compagna di stanza. Io e mia madre ci direzioniamo verso la mia stanza. Un lunghissimo corridoio, vari piani, un labirinto. Giunti alla stanza 31, bussiamo. Non apre nessuno. Prendo le chiavi che mi hanno dato in segreteria, ed entro.
<<Mi aspettavo di meglio>>
<<Mamma per favore. Sai che desideravo tanto tutto questo, sii felice per me. Ho fatto di tutto pur di entrarci>>
<<Tesoro ma io sono contenta, solo che mi devo abituare a stare senza di te>>
È vero, sarà difficile per lei. Siamo sempre state insieme. Dopo che papà ci ha lasciate sole, lei si è sempre fatta in quattro per me. È dura mantenermi qui, ma cercherò un lavoro che mi permetterà di poterla aiutare.
Mentre mamma mi aiuta a disfare la roba in valigia, ecco che entra la mia compagna di stanza.
<< E tu sei...?>>
<<Marie, tu sei Rose?>>
<<Ciao Marie. Si sono Rose, spero che ti hanno parlato bene di me>> e scoppia a ridere, ed io e mia madre ci guardiamo non sapendo cosa aggiungere. È una ragazza magra, capelli mossi, alta, ma è diversa da me. Sarà sicuramente una di quelle ragazze che adora le feste e ubriacarsi, e allo studio poi chissà. Saluto mamma con un grosso abbraccio <<Buona fortuna amore mio. Mi mancherai tanto>> ed io la sorrido.

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