La missione

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Aprii il paracadute e iniziai la mia lenta discesa verso quel pezzo di terra abbandonato da Dio. Mi fermai in una vecchia cascina tartassata di schegge e proiettili e iniziai a prendere tutto l'occorrente: Mi aspettava una lunga marcia verso le linee austriache. Circa 10 minuti dopo iniziai a vedere i primi accampamenti e i primi tralicci dei telegrafi; ma c'erano due mangiacrauti armati fino ai denti a fare da sentinella. Iniziai a prendere di mira la zucca di uno di loro, ma quel dannato fucile faceva un baccano insopportabile, e non dovevo attirare attenzione. Decisi quindi di aspettare la prossima 75mm di artiglieria Italiana e sparare nell'esatto momento che essa esplodesse, per mascherare il rumore.Uccisi entrambe le sentinelle. Arrivai di corsa ai piedi di un traliccio e iniziai a scavare e piazzare il tritolo. Continuai per un'altra dozzina di pali, quando, scavando alla base di un ennesimo, la mia vanga colpì un oggetto metallico che rimbombò. Scavai ancora e ancora, per rivelare una grossa porta di un bunker. Non la potei aprire da solo, ma sicuramente la tenni a mente.La ricoprii di terra e graffiai una "X" con il mio pugnale sopra il palo. Dopo aver piazzato tutti i candelotti di tritolo, seppellii il detonatore e ci misi una grossa pietra sopra. La prossima tappa era la prigione, che era subito dopo l'ospedale di campo. Presi la divisa di una delle sentinelle, nonostante avesse un buco all'altezza dello stomaco, e feci finta di zoppicare lamentandomi verso l'ospedale. Appena arrivato sopra la trincea che portava al carcere, caricai la mia mitraglia e sparai una raffica alle guardie. Aprii velocemente il cancello con le chiavi che una delle sentinelle aveva e dissi ai commilitoni che ero venuto per liberarli. Mi seguirono e correndo verso i tralicci, sollevai il sasso e attivai il detonatore, distruggendo tutti i tralicci. Avevamo tantissimi austriaci alle calcagna che ci sparavano all'impazzata, ma solo uno di noi è stato leggermente ferito. Fortunatamente gli aeroplani erano stati puntuali. Montai sopra, e nonostante indossassi una divisa austriaca gli avieri mi riconobbero. Tutti gli aerei decollarono in formazione e mi levai quella schifosa divisa nemica il prima possibile, gettandola dall'aereo.

Anbedämon: Misteri dell'occulto dietro le linee nemicheWhere stories live. Discover now