𝑨𝑻𝑬𝑬𝒁 • 𝑶𝒏𝒆 𝑺𝒉𝒐𝒕𝒔

•Seonghwa x Hongjoong•

For you~ ❤️ CloeRusso

Sbadigliai per l'ennesima volta e allungai il braccio destro verso la tazza di caffè poggiata di fianco a me, sulla scrivania.

Avevo perso il conto di quante ne avevo bevute nelle ultime ore.

D'altronde non potevo comportarmi diversamente: dovevo combattere il sonno, la stanchezza e la voglia di accartocciare i fogli con su scritti fiumi di parole e rimandare il tutto al giorno seguente.

Tanto sarebbe stato comunque uguale al precedente.

Da quando avevamo debuttato le nostre giornate erano ricche di esibizioni, interviste, servizi fotografici e via dicendo e l'unico momento che potevo dedicare alla composizione di nuova musica e alla scrittura di nuovi testi era la notte.

In ogni caso, anche se durante il giorno non fossimo stati così impegnati, avrei sempre e comunque scelto la notte come momento migliore da dedicare alla composizione e alla scrittura.

Mi aiutava ad estraniarmi dal resto del mondo, lasciandomi da solo con i miei pensieri, una penna, un foglio e un computer.

Sbadigliai per l'ennesima volta e mi lasciai andare contro lo schienale della comoda sedia girevole posizionata di fronte alla scrivania.

Nonostante dimostrassi di non essere mai stanco, le numerose ore di sonno mancate si facevano sentire.

Spostai lo sguardo sulla parte inferiore dello schermo del computer, con l'intenzione di sapere che ora fosse.

3:47.

Sbuffai rumorosamente, portando la mano destra a scompigliarmi i capelli e presi nuovamente la penna in mano.

Rilessi ciò che avevo scritto ma non arrivai neanche a metà che un leggero bussare alla porta mi distolse dalla lettura.

Alzai lo sguardo su di essa, vedendo la testa di Seonghwa spuntare dall'esterno della camera.

«Ancora sveglio?» mi chiese a bassa voce, per evitare che gli altri potessero sentirci dalle loro stanze e, di conseguenza, svegliarsi.

«Per forza, i testi non si scrivono da soli.» gli risposi con tono altrettanto basso, posando la penna sulla scrivania e fissando il foglio con il testo che avevo scritto proprio quella notte.

Seonghwa entrò nella camera, chiudendosi delicatamente la porta alle spalle, e si avvicinò alla scrivania.

«Posso?» mi chiese, indicando il foglio.

«Certo.» gli risposi, porgendoglielo.

Nel compiere quell'azione, le dita delle nostre mani si sfiorarono e non potei che rimanere piacevolmente sorpreso per quanto fossero calde le sue.

«Sei molto caldo hyung.» gli dissi, sorridendogli dolcemente.

«Secondo me sei tu che sei troppo freddo.» mi fece notare lui, un sorriso di scherno ad incorniciargli quelle labbra perfette.

Sentii le guance andarmi letteralmente a fuoco a causa del pensiero che avevo avuto.

Si sedette sul mio letto e rimase per alcuni secondi in religioso silenzio, perso nella lettura del testo.

«È molto bello.» esordì dopo un po', restituendomi il foglio.

«Mh, a dire la verità a me non convince molto.» gli risposi, storcendo le labbra e posandolo nuovamente sulla scrivania.

«Secondo me la stanchezza ti ha appannato il cervello e la vista.» sbottò, alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.

«Dove vai?» gli chiesi di getto, quasi non volessi che se ne andasse.