•Mingi x Yunho•

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Spero ti piaccia e ti renda tanto soft leggerla quanto ha reso me scriverla~ ❤️ -NoMoReDrEaM-

«Ecco fatto!» esclamò emozionato Hongjoong, dopo aver acceso l'ultima candelina.

Osservai con attenzione la piccola torta che avevo tra le mani.

Mancavano poco meno di due minuti alla mezzanotte, ovvero al compleanno di Mingi.

I ragazzi, sapendo del debole che avevo nei confronti del rapper dalla voce profonda, avevano deciso che avrebbero rinunciato a fargli gli auguri all'esatto scattare della mezzanotte e di rimandarli al giorno seguente.

Inoltre, per la prima volta da quando ci conoscevamo, avevamo deciso di preparare una torta meravigliosa, con sopra posizionate le varie lettere colorate che componevano la scritta "Happy Birthday" - senza che quest'espressione venisse storpiata alcun modo.

Ormai era un'abitudine quella di preparare la torta di compleanno davanti al festeggiato, oppure di modificare l'ordine esatto delle lettere al fine di generare le più disparate espressioni, cercando di renderle il più divertenti possibili.

Questa volta sarei stato io il primo ad augurargli "buon compleanno" portandogli la torta in camera sua, dove si era rinchiuso da alcune ore.

Dopo ciò che era accaduto con quella "fan" in Giappone, dopo essere tornati a casa, si era rinchiuso in camera sua senza voler parlare con nessuno.

Anche se all'apparenza dimostrava di fregarsene di tutte quelle persone che spendevano parole d'odio nei suoi confronti, di quelle che sminuivano il suo ruolo all'interno del gruppo, in realtà ci stava molto male.

Ovviamente, oserei dire.

Nonostante chi lavora nel mondo dello spettacolo debba essere pronto ad accettare ogni tipo di giudizio, positivo o negativo che sia, quando qualcuno usa nei tuoi confronti parole dispregiative o compie gesti d'odio non puoi farne a meno di rimanerci male.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu Hongjoong, che delicatamente poggiò una mano sulla mia spalla.

«Stai bene? Ti eri incantato.» mi chiese, con un velo di preoccupazione nello sguardo.

«Sì, sto bene, non preoccuparti. Mi ero solo perso nei miei pensieri.» gli risposi, sorridendogli dolcemente per tranquillizzarlo.

«D'accordo. Ti conviene sbrigarti o finirai per rimanere in mezzo al corridoio fino a domani mattina.» scherzò, spingendomi piano verso la porta della camera di Mingi.

«Che farete voi altri?» gli chiesi, sapendo che si erano organizzati in modo da "non disturbarci" - espressione utilizzata da Hongjoong alcuni giorni prima.

«Seonghwa, Yeosang e Jongho sono ancora in giro, dovrebbero tornare tra poco, Wooyoung e San sono in sala prove a perfezionare le coreografie, mentre io lavorerò ancora un po' e poi andrò a letto.» mi spiegò, tenendo però sempre d'occhio l'orologio al suo polso, controllando che non scattasse la mezzanotte mentre eravamo persi nei nostri discorsi.

«Va bene. Mi raccomando, non lavorare fino a tardi e riposa anche tu hyung.» gli risposi, voltandomi verso la porta della camera di Mingi, aspettando il segnale da parte di Hongjoong per poter entrare.

«Certo, non preoccuparti Yunho.» mi rispose, sorridendomi dolcemente.

Diede un ultimo sguardo al suo orologio da polso, per poi darmi un leggero segnale con il capo.

«In bocca al lupo.» sussurrò, prima di allontanarsi verso la sua camera.

«Che esagerato, non sto mica andando in guerra.» gli risposi, consapevole però che non potesse più sentirmi.

𝑨𝑻𝑬𝑬𝒁 • 𝑶𝒏𝒆 𝑺𝒉𝒐𝒕𝒔 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora