Capitolo 1

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Finalmente erano iniziate le vacanze estive e così alla scuola non dovevo pensarci più per parecchio.

Quelle odiose compagne di classe non le avrei più riviste per tre mesi, che liberazione!.

Appena uscita da quella odiosa scuola tornai a casa, presi l'autobus ed entro le 14:30 arrivai a casa.

Trovai Matthew in cucina che mangiava.

"Ciao" dissi io, ma lui come sempre non rispose e non fece caso alle mie parole.

Non ho mai capito il perché del suo comportamento infantile con me.

Così, senza nessuna risposta mi diressi verso la mia camera, buttai a terra lo zaino e mi buttai sul letto, ero stanchissima e la voglia di tornare giù in cucina per prepararmi da mangiare e stare insieme a mio fratello non c'era.

Andai sul balcone di camera mia, mi sdraiai sulla sedia a dondolo e mi accesi una sigaretta.

Arrivò mia madre.

"Come è andata la scuola?" Mi chiese lei con un grande sorriso.

"Bene, mamma, sono passata con nessun debito" dissi abbozzando un mezzo sorriso.

"Sono fiera di te amore mio" rispose e tornò in casa.

Passai il resto del pomeriggio al computer sul terrazzo fino a che, verso l'una e mezza del mattino andai a dormire.

Il giorno dopo mi svegliai verso mezzogiorno, i miei lavoravano ed ero a casa da sola con Matthew.

Scesi in cucina presi un toast con del burro e me lo portai in balcone, ma lì ci trovai il rompicoglioni, Matthew.

Matthew stava fumando un drum e leggeva.
Che cazzo ci faceva qua?

"Disturbo?" Chiesi.

"No" rispose facendo uscire il fumo dalla bocca.

Le poche volte che rispondeva alle mie domande lo faceva sempre con tono duro, ne ero abituata.

"Papà torna presto oggi" disse d'un tratto.

Io annuii e mi accesi la mia sigaretta.

Iniziai a dondolarmi sulla mia amata e comoda sedia a dondolo, finché il telefono squillo, era papà.

"Pronto Pà" dissi con tono assonnato.

"Amore ho splendide notizie! Appena arrivo a casa ti racconto tutto!" Aveva un tono felice.

"D'accordo, ti aspetto" dissi chiudendo la chiamata.

Ma che senso aveva dirmi solo ciò è tenermi sulle spine? Quanto era odioso quando faceva così.

"Cosa voleva?" Chiese Matthew tenendo gli occhi fissi sul libro.

"Nulla, ha detto che deve darmi una bella notizia" dissi seccata a causa del suo menefreghismo verso i miei confronti, non si degnava nemmeno di guardarmi quando gli parlavo.

Verso le tre arrivò papà, aveva un gran sorriso stampato sul volto, era felice.

Entrò in casa con una grande lettera, si sedette al tavolo della cucina e fece segno di sedermi.

"Agatha, ti ricordi di Tony? Il mio vecchio amico? Ci ha invitato per una vacanza nella sua casa al mare"

"Tony Buckley dici? Il padre di Jonathan?" Chiesi con voce tremante.

Jonathan era un amico di infanzia ma a causa della distanza e di una vecchia litigava non ci sentivamo mai.

"Non sei felice? Ho già parlato con la mamma, ma a causa del lavoro non potrà venire, non so Matthew...".

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