La mattina seguente mi ritrovai nel letto, non ricordavo affatto di esser ritornata a casa e che mi ero messa a dormire, mi girava la testa e avevo la vista offuscata, vedevo tutto come se fosse annebbiato.
Lentamente andai in bagno e mi lavai la faccia, ero stanchissima, mi sentivo senza forze, quindi mi misi una felpa e dei leggins e scesi giù in cucina, aprii il frigorifero, mi preparai del caffè con dei biscotti.
Cercai di ricordare quello che era successo il giorno precedente, ma niente, ricordavo che ero uscita con Tyler e che la sera Johnathan mi aveva portata in un pub e che avevamo ballato.
Avevamo ballato? Cos'altro era successo?
Finii in fretta di bere il caffè e mi precipitai davanti la camera di Johnathan, avrei continuato a bussare finchè non mi avrebbe risposto, ma fortunatamente mi aprì subito.
"Johnathan.."
"Si, tesoro? vedo che ti sei ripresa" disse con un ghigno sul viso.
"C-cosa è successo ieri?" balbettavo.
Gli comparve un sorrisetto, poi mi fece cenno di entrare in camera sua e sedermi sul letto, entrai e lo guardai per avere una risposta.
"Allora..." alzò gli occhi al soffitto "..abbiamo ballato, si, abbiamo ballato per tanto, eri sempre attaccata a me, ballavi per me" aveva sempre quel sorriso sulla faccia e la sua voce era divertita.
Spalancai la bocca, "Cosa?" ero incredula alle sue parole.
"Si... eri ubriaca. Ti sei avvicinata a me e mi hai iniziato a biaciare il collo mentre ballavi, non te lo ricordi?".
Non potevo crederci, io avevo fatto una cosa del genere?
"Mi stai prendendo in giro" non gli credevo affatto.
"Non credermi, tesoro, però io so cosa è successo ieri".
Distolsi il mio sguardo dal suo, chiusi gli occhi, non era successo davvero, io stavo uscendo con Tyler, perchè avevo baciato Johnathan?
Misi una mano sugli occhi, lui la prese e la poggiò sulla sua coscia.
"Non è stato così male, tesoro".
Non capivo se stesse scherzando o meno.
"Davvero l'ho fatto?".
"Sei pentita per ciò che hai fatto, tesoro?" aveva gli occhi puntati sui miei.
Ero pentita? Non lo sapevo, non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, che reazione avrebbe avuto se gli avessi detto di no? e se gli avessi detto di si?.
Non sapevo cosa fare, abbassai lo sguardo.
Mi piaceva Johnathan?
Oh si terribilemente.
Non sapevo nessuno cosa rispondere a questa domanda.
"Johnathan... non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo.."
Mi sorse un dubbio "Perchè ti sei fatto lasciar baciare?".
Si morse un labbro, "Non avrei mai potuto perdere quest'occasione".
Qual'era il senso di questa frase? Magari voleva solo una ragazza qualunque che gli desse corda, magari per lui ero una delle tante che gli stava dietro, no non glielo avrei permesso, non ancora.
Mi alzai di scatto e me ne andai a grandi passi nella mia camera sbattendo la porta.
Mi sdraiai sul letto e mi misi a guardare il soffitto bianco, cosa potevo fare? non sapevo nemmeno se mi piaceva Johnathan.
Il telefono squillò, era un messaggio da TylerA: AGATHA
DA: TYLERBuongiorno Agatha, devo parlarti, aprimi sono giù.
Lessi il messaggio in un attimo, saltai giù dal letto e corsi fuori di casa, era appoggiato alla sua auto e sembrava impaziente, andai a grandi passi verso di lui.
"Buongiorno, come mai sei qui?" non doveva essere una domanda scortese, ero felice che fosse lì.
"Sali in macchina, ti porto a casa mia e poi ne parliamo" era felice ma nello stesso tempo anche stressato.
Mi aprì la porta dell'auto e poi si sedette al suo posto, guidò con fretta e arrivammo in un attimo a casa sua.
Aprì la porta di casa e mi fece cenno di sedermi sul divano, lui si mise a fianco a me e mi guardò.
"Hai fatto colazione? ti preparo qualcosa" si alzò di scatto e andò verso la cucina, ma ero un pò ansiosa di ciò che voleva parlarmi.
Arrivò con un vassoio con sopra dei pancake con lo sciroppo ai frutti di bosco.
"Scusa, ma nemmeno io ho fatto colazione, appena mi son svegliato sono corso da te" prese un pancake e gli diede un morso, poi continuò "Volevo chiederti se vorresti venire a.. un ballo, che si terrà domani sera... è l'inaugurazione di una nuova discoteca ma è un posto galante ed è d'obbligo il vestito lungo per le donne e giacca e cravatta per l'uomo. L'ho chiesto a te perchè ci stiamo sentendo ed io con te in questo momento mi sto trovando benissimo e vorrei che continuasse questa nostra 'situazione'", poi sorrise, "Cosa ne pensi?".
"Sono felicissima che tu lo abbia chiesto a me" senza pensarci mi alzai e mi sedetti ancora più vicino a lui e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, "Sono fortunata ad aver conosciuto una persona come te" lo dissi con voce estremamente bassa e probabilmente non aveva nemmeno sentito la mia ultima frase, lui si girò e mi diede un bacio sulla fronte e mi abbracciò.
Improvvisamente mi tornò in mente Johnathan ma scacciai via questo pensiero subito perchè ero felice Tyler e non avevo bisogno che Johnathan mandasse a quel paese tutto.
JOHNATHAN'S POV.Perchè si era arrabbiata? perchè era uscita di scatto e aveva sbattuto la porta? questa volta cosa avevo fatto di male? Non avevo più intenzione di commetere sbagli, tantomeno di farla sentire male.
C'ero rimasto un pò male quando disse che non era cosciente quando mi diede quel meraviglioso bacio sul collo, non me lo sarei mai aspettato una reazione del genere.
Avrei voluto essere più dolce con le parole ma qualcosa mi aveva bloccato.
Appena sentii dei passi in corridoio aprii piano la porta, Agatha stava uscendo di casa, quindi andai sulla finestra che dava sull'ingresso della casa.
C'era Tyler, maledetto, mi stava rubando Agatha, l'unica ragazza di cui mi importava, di cui mi era importato fin'ora, era l'unica persona per cui avevo provato dei sentimenti, non come quelle puttanelle che mi scopavo per una notte e poi era finita lì, no, lei era speciale, era una persona intelligente e di carattere, mi ero promesso di non farmela scappare, e così sarà.
Appena Agatha uscì dal portone di casa e corse verso Tyler chiusi in fretta la finestra, mi sentì male, dovevo fare qualcosa, questa sera l'avrei portata fuori a cena.
Presi il telefono e composi il suo numero, ma non rispondeva e subentrava sempre la segreteria telefonica.
Era con Tyler, era ovvio che non mi avrebbe risposto, dovevo andare a casa sua e aspettare che scendesse.
Mi lavai in fretta e mi vestii con le prime cose che trovai nell'armadio, scesi e presi l'auto.
In meno di mezz'oretta arrivai a casa di Tyler, sapevo dove abitasse perchè era una delle persone più ricche di Miami e tutti conoscevano il suo nome.
Chiamai e richiamai Agatha finchè non la vidi scendere, uscii dall'auto e mi ci appoggiai, mi guardò stranita.
"Cosa ci fai qui?" aveva un tono di voce alto.
"Tesoro, vieni a casa con me" continuai "Te ne parlerò in auto".AGATHA'S POV.
Non stavo capendo più nulla, salii in auto e attesi una risposta, "Ti ascolto"
"Stasera esci con me, ho troppe cose da dirti" aveva uno sguardo sincero.
Mi voleva portare a cena?
"Comunque sia sei costretta, perchè stasera mio padre e Will escono e in frigo non c'è nulla" gli tornò il sorriso sulle labbra.
Non sapevo cosa aspettarmi da lui, era una persona così strana, quasi lunatica, un momento è serio e due minuti dopo diventa un buffone.
Guardai lo schermo del telefono, avevo tantissime chiamate perse da Johnathan, non osai chiedergli spiegazioni, rimasi zitta per tutto il tragitto, spensi il telefono e lo buttai nella borsa.
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Shadows
Teen FictionAgatha e Johnathan hanno passato dei bei momenti nel passato, ma una orribile litigata li ha separati, lei oramai non si fida più di lui ma un improvvisa vacanza li fa riavvicinare, tutto cambierà tra lor, ma il solito comportamento di Johnathan non...