Soporifero solstizio d'inverno,
sogno bizzarro,
cantico della libera mente.Giordano Bruno,
arso per il suo peccato:
ragion più che fede.Mezzo busto ancor arde,
voce mozza chiamò:
“Tu che di scienza sei fatto, avvicinati.”Il giubilo,
padre fondatore del pensier chiamò me,
poscia io esser il suo discendente.Odi distintamente il suo proferir verbo:
“ Arso fui, ma ora son ilare,
voi uomini siete fedeli della scienza”il mio volto bramava, pendevo dalla abbrustolita carne
“ Pretendi dialogo, mobilizza i tuoi pensieri.
Non star taciuto, esponi e criterizza”io stetti immemore,
sospiro mi fu tolto,
mi sveglia con un nuovo spirito combattivo.Voi messeri
Prestate orecchio e occhio,
Fidatevi della scienza e non del malocchio.Molte figure si gettaron nell'ade per questo,
Miseri trogloditi che preferite false ipotesi
voi disturbate il loro riposo.
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poem of the wolf
Poesíapoesie con un nuovo stile poetico. Si parla di poesie che hanno come principale obiettivo quello di riprendere lo stile "Lovecraftiano", di Edgar Allan Poe e di King. Useremo non una personale visione del mondo, ma del personaggio costruiro all'inte...