crediti all'autore.
Levi stava tranquillamente leggendo il suo libro, "erbe ed infusi speciali", sdraiato sul suo comodo letto; raramente leggeva nel tempo libero ma doveva ammettere che quella raccolta era assai interessante, come in quelle pagine un po' ingiallite si poteva leggere per filo e per segno come fare un infuso perfetto, i disegni fatti a mano delle foglioline di diverse piante che poi avrebbero dato l'aroma e un senso a una semplice tazza d'acqua bollente... lo affascinava molto.
Era seriamente convinto che quel nuovo interesse nella lettura era nato tutto per colpa della vicinanza di quella dannata persona, lei leggeva e non gli prestava mai l'attenzione così lui dovette addattarsi, nel mentre del suo lungo e meritato pomeriggio di riposo era riuscito a finire ben altri due libri, il primo era stato il diario di un ex-Caposquadra ormai deceduto da anni, il secondo una raccolta sulla caccia e sulla fauna e flora generale; Se all'inizio non era molto convinto della sua decisione, infatti a prendere in mano per la prima volta uno dei tanti libri impolverati che dimoravano nella stanza di Hanji era stato molto riluttante e non solo per la polvere; adesso però ne era drogato.
L'odore della carta impregnata d'inchiostro, lo sfruscio di quando si sfogliano le pagine, quelle lettere così fitte che raggruppandole insieme creano un mondo, la fantasia dell'autore che decide cosa far accadere nella sua storia esattamente come potrebbe fare un dio... era tutto un nuovo mondo per il capitano. Un mondo in cui ripararsi.
Mentre era intrappolato tra questi pensieri e la consapevolezza di voler imparare a memoria tutte le ricette di quel libro, non si accorse di quel ammasso di capelli castani che si nascondeva ai piedi del letto.Levi alzò svogliatamente gli occhi dalla lettura, sentiva di essere osservato, infatti vide i ciuffi ribelli che uscivano dalla coda già spettinata ai piedi del suo letto.
-Cosa vuoi Hanji? Anzi, non rispondere, vattene- Non voleva che lo prendesse in giro perché leggeva e poi c'era una questione che lo aveva fatto molto arrabbiare con lei.
-Uuh, come sei cattivo Levi, non dirmi che ora fai l'offeso...?-
-Tch, perché dovrei farlo? E comunque se lo fossi sai perfettamente il perché, quindi vattene-
-Mmmh... pensare che volevo fare qualcosa di divertente e mi servivi solo tu... va be, continua pure a fare il nano offeso ed imbronciato, sarà per la prossima volta... potrei chiedere anche a Mike però...?- molto lentamente si alzò e ancora più lentamente si voltò per andare ad aprire la porta.
Un po' rassegnato Levi sapeva che quella donna stava facendo un po' leva sulla sua gelosia, e con la consapevoletta che se non le lasciava nemmeno uno spiraglio per parlargli il loro litiglio o la sua ragione di essere arrabbiato non si sarebbe risolta:-... Cosa vuoi fare?- Hanji si voltò di scatto con un sorriso luminoso.
Si avvicinò al letto e come una bimba felice disse:-Facciamo una "lotta"?!-
-Eh?!- la faccia di Levi esprimeva alla perfezione quello che stava provando: confusione.
-Ma sì, come quando eravamo delle giovani reclute, ma questa volta siamo più grandi... una specie di cervello contro muscoli! L'umano più forte contro quello più intelligente! Che ne dici?!--Te lo puoi scordare, soprattutto che io mi alzi dal letto.-
- Non importa possiamo "lottare" anche sul letto se sei così sfaticato, dai solo cinque minuti!-
-Sai che posso batterti anche in due minuti o prima-
-Allora va bene?- si sedette sul letto.
- Non capisco che cosa ci guadagneremo... sopratutto io cosa guadagnerei-
-...ehm... be la consapevolezza di essere più forte dell'intelligenza? O vuoi un premio più "carnale"?-
-Tch, tanto finché non ti fai perdonare te lo puoi scordare-
-Ok, ok... che noioso che sei- La "lotta" ebbe inizio. Non che ci fosse da aspettarsi molto, Levi parava tutti i "pugni" che Hanji cercava di dargli
-Davvero sei così lenta quattrocchi?-
-Haha stai in guardia!- gli sferrò un ultimo pugno che Levi, ovviamente, afferrò.Non era passato nemmeno un minuto e Hanji aveva già le mani bloccate.
-Dimmi quattrocchi lo stai facendo solo perché Erwin ti ha proibito, almeno per oggi, di condurre i tuoi esperimenti? O è un tuo strano e comunque vano tentativo di farti perdonare?-
-Chi lo sa, potrebbe essere la prima o la seconda o magari entrambe le cose... tu che ne dici?-
-Tch-Ora seduta sulla sua pancia, Hanji aveva solo le gambe libere.
- Che cosa sta facendo adesso Hanji? Sembra che stai cercando di cagare ma sei troppo stitica per riuscirci-
-Ahah ma che domande è ovvio che sto cercando di... di schiacciarti la pancia...-
-La mia pancia sta più che bene-
-Chi ti dice che sto usando tutta la mia forza?-
-Stai tremando dallo sforzo...-Era passato un minuto e mezzo e Levi era senza ombra di dubbio in vantaggio. Si era anche abbastanza stancato di quella posizione, poi lo aveva detto che sarebbe durata solo due minuti. Le afferrò le braccia con grande sorpresa della mora, la fece rotolare insieme a lui riuscendo a non cadere dal letto ed infine l'aveva completamente immobilizzata sopra di lui.Hanji era molto contrariata.
-Te l'avevo detto, due minuti. Ho vinto-
- Non hai vinto, mancano ancora tre minuti- disse cercando di indicare col mento il piccolo orologio ticchettante, vicino al libro sulle erbe, sul comodino.- Che cosa pensi di fare in tre minuti? Sei bloccata, ho vinto- disse avvicinando i loro visi per guardarla meglio negli occhi.
-Mmmh... be sarai anche forte ma non puoi battere la forza di gravità, se mi sposto di poco con le gambe ti cadró addosso.-
-E quando cercherai di farlo io ti butterò giù dal letto-
-Ok, Levi forse potresti ancora vincere-
- Io ho già vinto quattrocchi, e comunque era solo questo che volevi dimostrare, il fatto di voler sottolineare ancora di più la tua scarsa forza contro di me per farti, penso, perdonare?-
- Levi... lo sai che io non posso prestarti molta attenzione...-
- Non mi importa di questo! Lo so benissimo e rispetto la tua libertà, non voglio mica dirti che io pretendo di starti appiccicato al culo come fa quel Moblit; quello che non mi va è che per lo meno dopo una spedizione che è stata lunga, complicata, stressante e con una marea di perdite tu ti faccia vedere, non dico di lanciare un fumogeno solo per farmi sapere dove sei... ma almeno che quello lì con l'infarto dietro l'angolo sappia dove sei, visto che è sempre con te, e non che mi chieda a me di saperlo, è il suo lavoro proteggerti... così mi fai... preoccupare troppo- Levi era molto timido ad esprimere i suoi sentimenti ed entrambi lo sapevano, Hanji più di tutti sapeva quello che passava per la testa al suo nano, ma quella volta era stata davvero ceca.
-Oh Levi mi dispiace così tanto- Allungò il collo e lo baciò.Anche se Levi voleva fare ancora un po' il "prezioso" non poteva resistere. Era così bello quel bacio che non si fece problemi a lasciare ancora più libero accesso alla sua bocca, sciogliendo Hanji dalla sua "prigione" e lasciando, senza quasi accorgersene, che la donna lo immobilizzasse sul letto intrecciando le dita con le sue così che lui non potesse più muovere le mani, lasciando che lei si infinocchiare anche sulla sua pancia così che per lui risultasse difficile usare le gambe ed alzare il busto.
-Ah ed un'altra cosa Levi...- sorrise e smise di baciarlo -...ho vinto io!-
-Che cosa?!- non riuscì ad alzarsi.-Tu sei così sporca!-
- Una sporca vincitrice!-I cinque minuti erano terminati.
Hanji si alzò dal corpo di Levi e fece per andarsene ma -Ehi, pensi davvero di poterla passare liscia così!?-La tirò verso di se -Il premio me lo merito lo stesso-
-haha ne sei sicuro?-
-sì- la fece sdraiare di fianco a lui e la baciò.
-Allora mi hai perdonato?-
-Tu che ne dici?-Lo abbracciò stretto a se.
-Ti prometto che non ti farò mai più preoccupare così tanto-.
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𝐋𝐄𝐕𝐈𝐇𝐀𝐍 𝐎𝐍𝐄-𝐒𝐇𝐎𝐓
Fanfictionraccolta di storie sulla #levihan trovate su internet e tradotte👏🏻