𝐌𝐲 𝐛𝐮𝐥𝐥𝐲 °𝒯𝒶ℯ𝒽𝓎𝓊𝓃ℊ°

𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 2°

-Sei pronta, sfigata? -.
Io mi ritrovo ancora a terra cercando di riprendermi.

-Ho portato un'amichetto con me- dice afferrando qualcosa dalla tasca. La tira fuori ed era del nastro adesivo.

-Cosa hai intenzione di fare?- chiedo

-Ti lego, semplice. Ringrazia il fatto che sei una femmina altrimenti avrei scelto un altro tipo di punizione- risponde facendomi sedere su una sedia e legarmi ad essa col nastro adesivo.

-Taehyung, mica hai intenzione di tenermi bloccata qui a lungo... vero?- chiedo con timore.

Si allontana e dopo qualche secondo prende il telefono e mi scatta una foto.

-Questa foto qui, la pubblicherò su Instagram. Abbellirà il mio feed- dice ridendo.

-Che simpatico!... Hai intenzione di tenermi legata per tutta l'ora? - chiedo

-Hai intenzione di piagnucolare per tutta l'ora?- chiede fulminandomi con gli occhi e io abbasso lo sguardo

-Brava bambina- dice spettinandomi i capelli. Poi torna con il telefono e va sul suo post.

-Quanti commenti! Ringraziami ti ho resa famosa- dice scorrendo fra i commenti. Riesco a leggerli alcuni: 'Che vergogna quella ragazza', 'Ma non si vergogna?', 'Ma che cosa gli hanno insegnato i genitori? '. Inizio a piangere leggendo l'ultimo commento.

-E adesso perché piangi? -chiede fastidioso

-Ho messo in cattiva luce i miei genitori- rispondo.

-Quando vedranno questo post ti abbandoneranno- dice.

-Mi hanno già lasciata... -

-E hanno fatto bene-

-No, non hai capito. I miei genitori sono morti in un incidente tempo fa!- dico tra le lacrime. Il suo viso diventa cupo per un attimo

-Anche i miei genitori sono morti in un incidente... So cosa si prova-.

Cosa sta succedendo?! Sta diventando gentile con me adesso?? Rimaniamo in silenzio fino alla fine dell'ora. Si alza e si incammina verso l'uscita.

-Che fai??? Mi devi liberare!!! - grido agitandomi.

-Non ho voglia. Ci vediamo domani, sfigata- dice andandosene. Perfetto!

Il professore sta ancora dormendo, dura a lungo quella cosa che gli ha fatto aspirare. Se non torno a casa Jin si preoccuperà!

Cerco di prendere il telefono dalla tasca senza riuscita. Con queste mani legate non riesco a fare niente! Dopo svariati tentativi, riesco a prenderlo e digito il numero di Jimin.

-Heilà! -

-Ho bisogno di aiuto. Vieni nell'aula di punizione, ADESSO- grido prima di chiudere. Avevo intenzione di chiamare Lisa ma lei adesso ha lezione di pianoforte. Oppure di chiamare Jin ma non voglio farlo preoccupare.

Dopo qualche minuto, entra in classe Jimin e rimane a bocca aperta.

-C-cosa mi sono perso? - chiede avvicinandosi al professore punzecchiandolo

-Mi vieni a liberareee!!! - grido attirando la sua attenzione

-Ah si, scusami-. Mi slega i polsi e diventa una statua

-Che c'è? -gli chiedo

-Cosa sono questi lividi??- grida sconvolto.

-Ah... Taehyung... -. Non mi ero resa conto che la caduta avrebbe provocato così tanti lividi.

-Ti esce sangue dai gomiti! Devo portarti in infermeria! -afferma prendendomi in braccio.

-Lasciamii- dico ma, con sguardo deciso, si avvia verso l'infermeria della scuola. È come un fratello per me, si prende sempre cura di me. Sono proprio fortunata ad avere amici come lui al mio fianco!

Arriviamo in infermeria e una signora si avvicina velocemente con delle cose in mano.

-Vorrei tenerti qui per stanotte, queste ferite non mi piacciono... Domani non farai lezione - dice la signora curando le ferite. Una parte di me è contenta di non fare lezione e di non subire i soliti scherzi, mentre l'altra è triste perché sarà molto noioso stare qui.

-Ma si può sapere come ha fatto a procurarsi così tanti lividi?-chiede

-Sono caduta dalle scale!- rispondo con la prima scusa che mi passa per la testa.

-Hmm... Adesso riposa e tu- dice indicando Jimin -Torna a casa, non può stare ancora uno studente a scuola se ha finito le lezioni e non è in punizione- continua

-La prego, voglio passare qui la notte! -replica Jimin

-Va bene... Però domani, a differenza sua, farai le lezioni! -

-ok! Grazie mille-.
L'infermiera esce dalla stanza e rimaniamo da soli io e Jimin.

-Puoi avvisare tu mio fratello? - chiedo.

-ok-
-Però non dire che è stato Taehyung, dici che sono caduta dalle scale!! -. Mi guarda scocciato... a lui non piace dire bugie.

-Va bene...- dice partendo la chiamata con Jin. Esce dalla stanza e rientra dopo qualche minuto.

-Credo ci sia cascato, però promettimi che gli dirai la verità- dice sedendosi alla solita sedia.

-Vai a dormire, non preoccuparti per me- affermo

-Non posso lasciarti da sola... e se rivenisse Taehyung? -

-Non è così cattivo-

-Ah quindi era bravo poco fa con te-. Ha ragione.

-Yawn- sbadiglio. Sono stanchissima tanto che mi addormento.

[Il giorno dopo]

Mi sveglio e mi strofino gli occhi. Mi guardo intorno e non trovo nessuno nella stanza. Jimin sarà andato a lezione.

[TAEHYUNG POV'S]

Arrivo in classe e penso a qualche scherzo da fare oggi per la sfigata. Entra il professore ma nessuna traccia di lei.

[In mensa]

Mi siedo al solito tavolo con i miei amici.

-Ragazzi voi avete visto sfigata oggi? -chiedo.

-Sta in infermeria - afferma Namjoon giocando con il cibo

-Perché? -

-Non ti sembra ovvio?! Ieri l'hai trattata male- urla San lasciandomi sconvolto

-Sai come sono fatto. Mi piace giocare- dico con un sorrisetto strafottente

-Prima non eri così-
-ZITTO! - rispondo arrabbiato.
Non voglio pensare al passato. Ad un tratto sento qualcuno prendermi per il collo e alzarmi.

-Uhh l'amichetto della sfigatella- dico.

-COME HAI OSATO TOCCARE DAHYUN?! -urla.

-E tu chi saresti per dirmi di non toccarla? Sei il suo fidanzatino? -

-Mi chiamo Hoseok e sono il suo migliore amico! E adesso scappa prima che ti tiri un pugno in faccia!-urla.
Stacca la presa e io cado a terra.

-A chi credi di far paura, hm? - dico sfidandolo

-Ti spezzo le ossa con un solo dito se volessi-.
Sta funzionando, lo sto facendo innervosire.

-Fammi vedere se ne sei capace- rispondo. Prende la rincorsa per buttarsi su di me ma viene bloccato.

-LASCIAMI JIMIN!! -urla Hoseok

-Non combinare pasticci! Ricorda, noi non ci abbassiamo al suo livello! -.

Sbuffo dalla scenata appena vista e mi alzo da terra. Metto le mani in tasca e me ne vado.

Hm, quasi quasi andrò a visitare Dahyun in infermeria...