3) Un Caffè, per favore

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-May-

"Seguo" la lezione di Storia con una noia che sembra trapassarmi da un punto all'altro.
Ogni tanto sento gli occhi di quel ragazzo su di me. Assomiglia ad una tortura.
Al suono della campanella mi risveglio dal mio mondo, forse mi ero addormentata ad occhi aperti. Non mi biasimo, il nano parlava a raffica sempre delle stesse stronzate che si raccontano a Storia.

Guardo l'orario e mi accorgo che all'ora dopo avrei avuto Italiano, finalmente qualcosa di interessante!
Chiedo il permesso per andare in bagno e vado a cercarlo. Quando ho detto che la scuola sembrava un ospedale, non scherzavo. Le pareti bianche in pantane con il pavimento color panna, ti danno l'idea da obitorio. Che ansia.
Dopo svariate ricerche, trovo il bagno.
Faccio i miei bisogni e quando esco incontro una ragazza della mia classe.
Mi lavo le mani e dico:«Noiosa la lezione di Storia, vero?»
«Da morire, il prof Bukoski parla in continuazione» risponde lei mentre si ritocca il rossetto,
«Io sono May, forse lo sai già» le dico in tono amichevole porgendole una mano:«Io sono Sky, piacere di conoscerti May» sfiorandomi appena le dita.
«Allora, perché hai cambiato scuola?» mi chiede Sky in modo curioso,
«Beh, i miei genitori non si accontentano mai, sono delle persone particolari» ridiamo insieme.
«Tu sai perché c'erano pure dei ragazzi del quinto anno con noi in classe?» chiedo, «Oh, non te l'hanno detto?»
«ehm, detto cosa scusa?»
«le lezioni del Prof Bukoski sono delle lezioni "universali"» mima le virgolette con le dita, ma cosa significa "universali"?
«Universali? Cioè?»
«Cioè che sono aperte pure a ragazzi dal primo anno al quinto» mi spiega appoggiandosi con la schiena al lavandino.
Sentiamo la campanella di inizio lezione e ci affrettiamo verso la classe.
Ho il presentimento che diventeremo grandi amiche Io e lei.

Appena entrate lei sposta subito le sue cose vicino a me. Meglio, così non sarò da sola vicino alle teste di cazzo, che ovviamente appena entrate hanno cominciato a fischiarci e guardarci...
Tranne occhi blu. Lui stranamente stava guardando avanti senza dire niente.

La lezione di Italiano comincia, la professoressa, una donna giovane, comincia a spiegare i congiuntivi e i tempi verbali in generale.
Seguo con molto interesse, appuntando le cose importanti e sottolineando nel libro di testo. Certe volte vorrei essere nata Italiana, sarebbe stato troppo bello.

Finisce la lezione ed io mi metto a parlare con Sky della mia vecchia scuola, quando ad un certo punto lei si ferma e si incanta. Provo a risvegliarla sventolandole la mano davanti alla faccia, ma niente. Bloccata.
Mi giro e trovo occhi blu che mi osserva dall'alto verso il basso. «Ti serve qualcosa?» chiedo acida,
«Si, il tuo numero» che sfacciato, gli dico:«Aspetta e spera» e mi rigiro verso Sky, che comunque è lo stesso incantata verso occhi blu.

Lui se ne va. Finalmente Sky si risveglia un po', «Oh, ma che ti prende?!» mi urla addosso lei, «Scusa?»
«Hai appena rifiutato di dare il tuo numero ad Eliot!» Eliot... deve essere occhi blu.
Che bel nome... sarà francese.
Eliot... Eliot... Eliot...
«Ei! Svegliati!» Sky mi riporta al mondo, mi ero incantata a pensare ad Eliot:«Si si, sono sveglia.»

Passa la seconda ora di Italiano e poi intervallo. Finalmente.
Io e Sky andiamo alle macchinette a prendere un caffè. Il mio secondo caffè del giorno l'ho preso in una macchinetta di una scuola pubblica. Wow.
Voglio prendere pure una bottiglia d'acqua, però i cazzo di soldi mi si sono bloccati dentro la macchinetta. Fanculo!
Tiro un calcio violento alla macchinetta.
Sento qualcuno che appoggia la mano sulla mia spalla, mi giro e vedo Eliot che mi guarda:«e adesso che vuoi?»
«Come siamo acide. Calmati ragazzina, volevo darti una mano» tira due pugnetti sul vetro della macchinetta e fa scendere la mia bottiglia d'acqua.
Ma come ha fatto?!
«G-Grazie...» dico un po' stupita...
Mentre mi passa la bottiglia d'acqua, sfioro le sue dita e sento una scossa percorrermi tutto il corpo.
Lui mi guarda un ultima volta e se ne va. Che strano...
Nel mentre, Sky è rimasta a fissarmi imperterrita. Mi tira per un braccio verso la classe:«Ti rendi conto?!» mi urla ancora una volta in faccia, rispondo:«cosa?»
«Eliot. May. Eliot.»
«Continuo a non seguire...»
«È cotto di te! Non lo vedi?!»
«In realtà no...»
Lei sbuffa pesantemente e mi trascina via. Che ragazza strana...

Rientriamo in aula e vedo Eliot che mi fissa, quasi come se fosse incantato.
Adesso mi mette un po' in soggezione...
E questo è solo il mio primo giorno di scuola...

-Eliot-

«Ei amico, svegliati» mi dice Luke scuotendomi il braccio, non lo ascolto e continuo a fissare May.
«Eliot? Eliot? ELIOT!»
«Che cazzo vuoi?» rispondo freddo,
«Amico, ti senti bene?»
«Si tranquillo, pensavo»
«Alla ricca-da-far-schifo-May?» chiede Luke con un ghigno in viso, sa quello che sto pensando, è il mio migliore amico per un motivo.
«Luke, sai quello che sto pensando» dico con un sorriso in faccia,
«Un'altra con cui giocare?» annuisco con la testa.
«Si cazzo!» e ci diamo il cinque.
«Cosa scommetti sta volta?»
«Scommetto che riesco a portarmela a letto nel giro di due settimane. Con questa bisogna giocare piano» e nel mentre mi giro nella sua direzione, la vedo che ride insieme a quell'altra ragazza. Mentre ride le spuntano due fossette sulle guance e i suoi occhi verdi si illuminano di gioia.

E adesso che vai pensando Eliot?
Lo sai che lei è solo un gioco, non ti può piacere davvero.

Per una volta, la mia coscienza ha ragione. Non mi posso innamorare davvero di quella la. Ci giocherò ben benino, cadrà ai miei piedi come niente.

Che il gioco cominci.
Siamo io e te, May Watson.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02, 2019 ⏰

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