5. Sofia

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Mentre camminavo in giro per i corridoi della scuola, sentivo una sensazione strana, come se davvero non fosse il posto per me. In lontananza notai un ragazzo seduto su una sedia, apparentemente annoiato, intento a guardare il proprio cellulare. Con esitazione mi avvicinai lentamente.
«Ciao , scusami.» dissi timidamente, cercando di attirare la sua attenzione. Il ragazzo alzò lo sguardo dal telefono e mi fissò per un istante. Quel viso lo avevo già vista da quelle parti. Era l'amico di Amanda, Theo.
«Sofia? Sei proprio tu? Sono Theo il migliore amico di Amanda.» disse sorridendomi.
«Si mi ricordo di te. Sai dirmi dove posso trovare la segreteria?» lo vidi alzarsi dalla sedia e avvicinarsi infondo al corridoio.
«Certo, ti basta girare il corridoio e troverai una porta di vetro con scritto "Segreteria Alunni."»
«Grazie davvero, non so come avrei fatto senza di te.» risposi sorridendogli leggermente. Mi avvicinai a quel corridoio ma prima che me ne andassi del tutto mi sentii chiamare.
«Se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi.» disse facendo l'occhiolino.
Prima che me ne andassi la mia curiosità ebbe la meglio.
«Come mai eri seduto lì da solo? Non hai lezione?»
«Facevo troppo casino e mi hanno cacciato dalla classe.» mormorò ridacchiando.
«Dai allora... ci vediamo dopo.» sorrisi per l'ultima volta prima di sparire nel corridoio. Guardandomi intorno finalmente trovai la segreteria, non troppo distante da me. Mi avvicinai lentamente e bussai non troppo forte.
Sentii una voce che mi invitò ad entrare.
Entrai e chiusi la porta alle mie spalle e mi sedetti difronte a una donna di mezza età che mi accolse con un sorriso.
«Buongiorno signorina, come posso aiutarla?» mi chiese sistemando meglio gli occhiali sul naso.
«Buongiorno, sono Sofia García e sono nuova. Vorrei sapere i miei orari scolastici e vorrei sapere se ci fosse un modo per recuperare le lezioni precedenti.» la donna annuì e iniziò a spiegarmi come accedere al portale online della scuola, dove potevo trovare materiali , appunti e registrazioni delle lezioni. Mi diede anche un fascicolo con l'orario che avevo chiesto, insieme ai nomi degli insegnanti. Dopo averla ringraziata , uscii dalla segreteria e mi recai verso il corridoio principale per trovare la mia aula. Stavo leggendo il fascicolo che avevo tra le mani quando sentii una voce familiare.
«Eccoti, fatto tutto?» mi domandò Theo, appoggiato a un armadietto , con il suo solito sorriso.
«Si, grazie ancora per l'aiuto.» risposi avvicinandomi al mio armadietto.
«Visto? Sono utile per qualcosa ogni tanto.» disse facendo spallucce per poi aggiungere: «Che lezione hai adesso?»
Guardai ancora una volta il mio orario: «Matematica. Aula 3B. Sai dov'è?» domandai chiudendo l'armadietto.
«Sei fortunata, stavo andando giusto lì. Ti accompagno.» non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che mi prese a braccetto accompagnandomi verso l'aula.
«Sei nuova in questa scuola , giusto? O ti avrei sicuramente vista in giro.» mi chiese osservandomi di lato.
«Si esatto, sono nuova.»
«Si vede, riesco sempre a individuare le nuove matricole.» disse fiero di aver indovinato.
«Ah si è da cosa l'hai capito sentiamo.» domandai fermandomi davanti l'aula.
«Beh si vede , voi matricole sembrate chiuse nel vostro mondo, isolate dall'esterno e sembrate spaesate.»
«Sei molto astuto.» ridacchiai piano.
«Ma non preoccuparti ti adatterai presto e per qualsiasi cosa ci siamo io e Amanda.» rispose indicandola. La porta era aperta , segno che il professore non era ancora arrivato.
«Mark, hey psss. Chi è il professore di questa lezione?» domandò Theo avvicinandosi al primo banco. Lo seguii guardandomi intorno , stringendo i miei libri tra le braccia.
«Diaz.» rispose il ragazzo.
«Col cazzo che rimango.» rispose Theo, si avvicinò a me afferrandomi per le spalle.
«Buona fortuna, andrà tutto bene, ci sentiamo dopo.» disse frettoloso di andarsene.
«Perché se ne andato?» domandai al ragazzo di prima.
«Perché ha dei precedenti con il professore Diaz.» rispose ridacchiando. Scossi il capo divertita e mi avvicinai verso il banco di Amanda. Appena mi vide si alzò dal suo posto e mi venne ad abbracciare. Rimasi sorpresa da quel gesto.
«Sofia? Cavolo non pensavo frequentassi la mia stessa scuola. Vieni, siediti pure. Il posto è libero.» mi misi al suo fianco, sentendomi leggermente un po' di più a mio agio. Mi tranquillizzava molto conoscere qualcuno in quel posto frequentato da tante facce sconosciute. Non ero mai stata brava a fare amicizie. Soprattutto in varie scuole che frequentavo. E sapere che finalmente avevo non solo un amica ma anche un amico mi rasserenava parecchio. Con loro al mio fianco iniziai a capire che forse non sarebbe stato male come primo giorno alla "San Marcos."

𝐄𝐍𝐃𝐋𝐄𝐒𝐒 || 𝐕𝐎𝐋𝐔𝐌𝐄 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora