Il cavaliere e le due dame

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Per essere a Ferragosto fa abbastanza fresco, credo che l'idea di indossare un esile costume per l'intera serata vada abbandonata e sostituita da una felpona salvavita. Si, credo che me ne porterò una dietro, non si sa mai. Mady insiste che tanto accenderanno un gran falò, quindi il calore del fuoco riscalderà persino il mio animo freddo e dannato. Ma dato che ho imparato a non credere a tutto ciò che mi promette, per questa volta, nel dubbio, la felpa io la porto uguale.

*Beep Beep

<<Dovrebbe essere Trent, hai ancora mezza testa da piastrare? Ma che senso ha se siamo sulla spiaggia, di sera con un'umidità che te li rovinerà ancor prima di arrivare?>>

<<Sai Fenix, delle volte mi fai tanta tenerezza, bisogna sempre spiegarti tutto, ma come faresti senza di me?>>

<<Sicuramente non farei tardi a tutti gli appuntamenti che, per giunta, organizzi tu. E abbassa quel dito medio che ti vedo dal riflesso dello specchio>>

Mentre mi dirigo verso la camera dei genitori di Mady per salutarli, inciampo in un borsone abbandonato nel corridoio. Imprecando riesco a raggiungere l'uscita e respiro finalmente l'aria festiva d'agosto. Trent era appoggiato sul cofano della sua Golf nera pece, in tinta con la sua chioma appena rivisitata dal barbiere. 

<<Hola Fenix>>

<<Hola Trent, tu sei stato obbligato o sei qui di tua spontanea volontà?>>

<<Piccola io non mi faccio costringere facilmente a fare qualcosa che non mi va.>> Il suo sguardo non combacia con l'affermazione da gangsta appena sfornata, aspetto di vederlo crollare.

<<Beh diciamo che ha minacciato di dire a Cindy che sono innamorato di lei dalla prima elementare>> Sta arrossendo?

<<Oh cucciolo, non è una novità. Credo che lo sappia anche sua madre ormai>> ..C'era dell'altro?

<<E che ho una gigantografia della sua foto profilo sul soffitto di camera mia>> Questa poi.

<<Tu.. cosa?>>

<<Non giudicarmi piccola, nella nostra scuola chi non ne ha una?>>

<<Ehm credo sia una stronzata solo tua>> Mi dispiace cucciolo, resti comunque mio amico.

 <<Sai temo che dovrai spegnere il motore perché la signorina si farà desiderare>>

<<Ma perché dà degli orari se poi non li rispetta? Non può dirmi direttamente di partire quando è pronta?>>

<<Sai Trent delle volte mi fai tenerezza, bisogna sempre spiegarti tutto. In quel modo dovrebbe  aspettarti inutilmente, e la noia, il caldo, il nervosismo le rovinerebbe trucco e parrucco. Vuoi rovinarle trucco e parrucco Trent?>>

<<Preferirei girare nudo nel cortile della scuola al suono della campanella>> Ma che..?

<<Vedi? Ci siamo intesi>>

<<Così mi dipingi come il mostro che non sono, ciao Trentino!>> Sempre il brutto vizio di piombarti alle spalle.

<<Andiamo non chiamarmi così>>

<<Hai impiegato meno tempo del previsto, vacci piano o mi illudi che inizierai a rispettare gli orari stabiliti, da ora in poi>>

<<Non accadrà mai, stronzetta>>

<<Adesso ti riconosco, muoviamoci o finiranno tutti i marshmallow>>

<<E a chi importa>> Ovviamente a me.


Quel fuoco dentro di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora