♢capitolo-1♢

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Urla. Urla. Urla.
Questo è ciò che occupa la mia mente in questo momento.
Urla. Urla. Urla.
Io non posso far altro che ascoltarle.
Mi prendo la testa fra le mani e stringo i capelli fino a quasi strapparmeli.
Tutte queste urla fanno eco nella mia testa, in questa villa vuota.
Pianti. Pianti. Urla.
Non so cosa fare. Ma infondo, perché dovrei fare qualcosa? Perché non finire la mia vita ora?
Appoggio una mano al muro e mi rialzo.
Barcollando un po' mi dirigo verso la cucina. Tutte queste lacrime mi offuscano la vista e inciampo sul nulla.
Mi appoggio ad una mensola ed apro il cassetto in cui tengo le posate. Allungo una mano e prendo un coltello.
Risate. Risate. Risate.
Perché ora ridono? Perché ora le voci nella mia testa...ridono?
Forse, stanno vincendo contro di me...forse questo è ciò che vogliono dall'inizio...la mia morte...
Non voglio dargliela vinta. Rimetto al suo posto il coltello.
*Sarai una sfida difficile, eh?*
Mille voci parlano all'unisono, sono bambini, donne, uomini, mi sembra persino di sentire demoni che mi parlano.
《Sì..》 sussurro.
Mi asciugo le lacrime e faccio piccoli passi per non cadere, ma vengo fermata da un bussare alla porta. Guardo dalla finestra e vedo...non è possibile...è...è l-lui?
Corro e apro, ma rimango di stucco quando vedo..Andrès.
《A-andrès..》
《Elisa, mi manchi. Vieni da me. Devi solo prendere quel coltello e tagliarti. Semplice, no?》
《V-vuoi che m-mi uccida?》
《Esatto, vieni da me.》
Perché Andrès dovrebbe volermi vedere morta?
*sentito Elisa? Dovresti raggiungerlo.*
《No. Non vi ascolterò. Non sono così stupida.》
Mi strofino gli occhi e alzo il viso. Davanti a me c'è Palermo.
《Che c'è?》chiedo.
《Volevo assicurarmi che stessi bene.》
Lo guardo in faccia. Ha le occhiaie. Probabilmente non dormie da giorni, come me. Lui...mi capisce.
Lo abraccio. Lui ci mette un po', ma ricambia. Mi stacco e lo guido verso la sala. Lui si siede sul divano e io faccio lo stesso. Facciamo una bella chiacchierata.

5 anni dopo

《Sei unica.》la voce di Palermo mi fa scappare un ghigno.
Sono passati 5 anni dalla morte di Andrès. Io e Palermo ora viviamo insieme. Come ci manteniamo? Semplice: rapine.

REVENGE||•Sequel di "Lui non aveva nulla da perdere" INCOMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora