quattro

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da Divergent

Ti rigiri nel letto. È il Giorno della Scelta e non sai cosa fare. Sei risultata divergente nel test attitudinale e continui a pensare che gli Abneganti, per quanto bravi siano, non sono adatti a te.

Ti sei sempre distinta per il tuo coraggio, la tua onestà e la tua astuzia. Ciò ti ha aiutato ad eliminare i Pacifici dalla scelta.

Parlando con tua madre, la tua unica confidente, avete deciso insieme che saresti andata nei Candidi. Sono pacifici e onesti, il posto adatto a te.

Il giorno seguente ti svegli prima di tutti, in modo da avere tutto il tempo per prepararti e guardarti allo specchio. Sai che è sbagliato ed è contro le regole della tua fazione, ma ti piace studiare i tuoi lineamenti.

La stanza è gremita di persone e ognuno sta raggiungendo la propria fazione prima dell'inizio della cerimonia. I ragazzi cominciano a scegliere il loro futuro e non ti accorgi che è il tuo turno fino a quando tutta la sala non si volta verso di te.

Ti alzi e raggiungi le cinque ciotole. Fai un respiro profondo e fai una piccola incisione. Chiudi gli occhi e una goccia del tuo sangue cade nella ciotola.

Intrepidi.

Eviti lo sguardo di tua madre e raggiungi la tua nuova fazione, tra applausi, urli e fischi.

Sali e scendi dal treno senza problemi, ritrovandoti sul tetto di un vecchio palazzo. A quanto pare bisogna saltare da lì per entrare nella sede.

Nessuno sembra intenzionato a saltare e dopo un respiro profondo prendi la rincorsa e salti, sotto lo sguardo atterrito dei tuoi compagni.

Una rete attutisce la tua caduta e i tuoi occhi incontrano quelli di un ragazzo. Ha i capelli corti, castani come gli occhi. Ha una giacca di pelle e dei pantaloni neri. Quasi non lo riconosci. Lui aspetta un attimo prima di parlare e poi ti chiede il tuo nome.

- Y/n prima a saltare!

I giorni passano veloci. Stringi amicizia con i trasfazione, anche se preferisci startene da sola. Gli allenamenti, estenuanti, sono leggermente meno faticosi grazie alla tua determinazione. Nella tua testa c'è solo un obbiettivo: diventare un'intrepida a tutti gli effetti.

Con Cam e Sun, i tuoi nuovi amici che facevano parte degli Eruditi, vai a farti un tatuaggio. Fortunatamente sarà Tori la tua tatuatrice: dopo che ti ha fatto il test e sei arrivata qui, vi siete viste molto spesso e lei è come una sorella maggiore per te.

I tuoi amici ti aspettano fuori dalla stanzetta in cui ti trovi. Loro si sono fatto rispettivamente un disegno tribale sul tutto il braccio sinistro e un fiore di loto sul fianco destro. Appena termini esci e gli mostri il tuo, un'aquila sulla schiena, le cui ali quasi ti avvolgono le spalle.

Da lontano scorgi Tobias che rigira un coltello tra le dita. Ti guarda insistentemente, studiandoti in ogni minimo dettaglio, e lancia l'arma contro il muro non appena incrociate gli sguardi. Ti ricordi perfettamente di lui. Giocavate spesso insieme da bambini, ma lui non se lo deve ricordare.

Tobias si occupa di voi trasfazione e, a quanto pare, fatica a ricordarsi il tuo nome quando ha memorizzato alla perfezione tutti gli altri. Sei la migliore della classe, con lo stupore di tutti. Chi lo avrebbe mai detto che la piccola Abnegante indifesa sapeva sparare con un fucile?

Mancano pochi giorni al test finale. Tutti i tuoi compagni stanno andando nel
panico, pensando che non riusciranno mai a completare l'allenamento.

Te preferisci mostrarti forte ai loro occhi, ma la sera, quando tutti se ne vanno a dormire, ti rifugi sul tetto del palazzo da cui hai saltato. Lasci scendere le lacrime, convinta che nessuno ti veda.

Quasi non ti accorgi di Tobias, che si è avvicinato a te con passo felpato. Ti asciughi subito le lacrime mentre lui si siede vicino a te.

«Il vento mi da fastidio agli occhi» inventi una scusa su due piedi, per non dover mostrare il tuo lato sensibile.

«Mi hai sorpreso. Non avrei mai pensato di vederti tra gli Intrepidi. Conoscendoti saresti finita nei Candidi»

Sorridi, mentre qualche lacrima continua a scendere indisturbata.

«So benissimo quale sia la tua più grande paura è voglio assicurarti che non mi sono dimenticato di te. È impossibile dimenticarsi di una persona come te. Mi ricordo quando i nostri genitori ci costringevano a fare volontariato. Lo detestavo ma lo facevo per vederti, per passare del tempo con te. Quando ho avuto l'occasione di andarmene di casa e lasciarmi alle spalle tutto il dolore causato da mio padre l'ho colta al volo ma non è stata una scelta presa a cuor leggero. Lasciarti lì è stata una delle cose più difficili che io abbia mai fatto nella mia vita.»

Alzi gli occhi e i vostri sguardi si incatenano. Tobias ti asciuga una lacrima con dolce gesto della mano.
Ti rifugi nelle sue braccia, inspirando il suo profumo.

Nella tua testa risuananl le sue parole.

Non mi sono dimenticato di te.

Tutto il resto scompare. Ci siete solo voi.
E mentre il vento vi fa rabbrividire, pensi solo a goderti il momento.

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