Mistakes

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<<TOC TOC (×2 )>>

"Avanti..." rispose continuando a scrivere.

<<TOC TOC (×1)>>

"Avanti!" 

<<TOC TOC (×5)>>

"AVANTI!"

La porta venne spalancata da Monoma.
"Monoma potevi bussare un altro po'! Magari anche più forte!"
"Hahahah, amo quando ti innervosisci! Hahaha"
"Ha...ha...ha...ma che divertente!!"
"Hahaha, lo so- *vide che la camicia di Tetsutetsu e di Kendo erano scomposte e un po' stropicciate*...cosa avete fatto?"
"Stiamo studiando..."
"Ah certo, si si, ma siete sicuri che non stavate facendo altro prima di studiare!?"
"Ma che cazzo dici!"
Con una mano Monoma si coprì la parte laterale della bocca e poi disse ridacchiando:
"Non dirmi che te la sei fatta!"
"Che?!?!" sussultarono entrambi per poi esclamare:
"NO!"
"MA CHI SE LA FAREBBE UNA COME LEI?!?! MA L'HAI VISTA!! " urlò infastidito verso il biondo.
Kendo appena sentì quella frase fuoriuscire dalla bocca del ragazzo dai capelli argentati iniziò a lacrimare e poi disse con la voce rotta:
"C-come p-puoi dire u-una c-cosa del g-genere?!"
"K-kendo i-io...-"
"S-stronzo" disse la ragazza prendendo le sue cose per poi andarsene zoppicando verso camera sua.
"K-kendo!"
Si alzò di scatto dal letto e prese per il colletto il biondo e disse: "Razza di idiota! Cosa mi hai fatto dire!"
"Non vorrai mica dare la colpa a me, vero??"
"Te la potevi risparmiare cazzo! Le tue perle di saggezza di merda proprio eh!" rispose mettendolo con i piedi per terra.
"Cosa ho detto!?!? Porca puttana!"
"È inutile incazzarsi, che ci fai ancora lì?! Va da lei!" esclamò Monoma. 

Dopo qualche minuto...

Era davanti alla porta della camera della ragazza.
"K-kendo!!"
"V-VATTENE V-VIA!"
"Kendo a-ascolta, i-io non v-volevo! S-sai che non lo penso davvero! E-era per u-uscirmene da quella fottuta situazione!"
"T-TETSU! V-VATTENE!"
"N-no! N-non ti lascio d-da sola!! A p-piangere! N-non ti lascio l-li da sola con la caviglia dolorante! Non posso lasciare la mia migliore amica!!! K-kendo! I-io...è-è la p-prima c-che p-piango per qualcuno! N-non chiedermi il perché semplicemente perché non lo so! I-io...io non p-posso s-stare senza di t-te!!! È-è da quando ci conosciamo c-che sei una parte di me! T-Tu sai chi siano veramente!! Quando sto insieme a te, mi sento speciale e apprezzato! M-mi c-conosci benissimo e-e...a-abbiamo t-tantissime cose in-in comune!! T-tu p-per me sei b-bellissima! K-kendo i-io s-sto b-buttando fuori tutto ciò che penso di te! N-non sono cose che sto dicendo così...i-io...è-è da tanto tempo che me le tengo dentro! E-e oggi ho capito u-una c-cosa, dopo quel bacio, ne ho avuto la conferma, i-io ti amo! I-io lo sono s-sempre s-stato! Ma-ma non ci ho mai d-dato t-tanto peso, perché ho sempre pensato di essere un mostro! I mostri non piacciono a nessuno! Hai un migliore amico che ha una c-carattere d-di m-merda! T-tu invece sei fantastica e b-bellissima!" urlò con tutta la voce e il fiato che aveva.
"K-kendo...p-perfavore perdonami...*colpi di tosse*...n-non riesco più ad urlare...*colpi di tosse*...K-kendo p-perdonami...*si sedette di spalle alla porta e alzò la testa respirando profondamente e senza smettere di piangere*...p-perdonami...*colpo di tosse*...K-kendo p-perfavore a-apri *colpo di tosse*...l-la p-porta..." concluse crollando. Si accasciò sulle braccia piegate e non smise di piangere e di singhiozzare.
"S-scusa K-kendo..." disse sussurando.
"I-io ti a-amo..." disse ancora allo stesso modo.
'Ma andiamo, fai l'uomo! È una reazione esagerata! È solo una ragazza! Dovevi soltanto chiederle scusa e non dovevi buttare tutto fuori! Ma guardati, sembri uno sfigato! Ritorna in te!'
'Zitto inconscio del cazzo! Io la amo! E prima o poi avrei dovuto dirle cosa provo e cosa penso di lei! <<Fai l'uomo>>. Se devi piangere, piangi! Piangere è un modo per sfogarsi e non c'è un limite di età per piangere! Non bisogna vergognarsi! Ora perfavore non rompere i coglioni e sta al tuo posto!'
'E poi io me la farei eccome...'
'Zitto, ho detto!'
"K-kendo...*colpo di tosse*...apri la porta! *colpi di tosse*..."
Il ragazzo si rassegnò, sospirò disperato, si alzò dal pavimento, si asciugò le lacrime e prima di andarsene in camera sua disse:
"K-kendo i-io allora v-vado...".
Si diresse verso la sua stanza...

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