~ Confusione...

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Mikasa's POV

Mi preparo per poi andare al parco con il Melonicino e gli altri.

Metto un Jeans blu e una felpa rossa che si abbina con la sciarpa... No aspettate, ho scordato di restituirla!!! Che stupida che sono! Speriamo che venga al parco, così potrò ridargliela.

È caldissima. La avvicino al mio naso e sento il profumo di Eren... Quanto vorrei tenerla per sempre con me!

Metto il giubbotto e mi avvio verso il parco. Sono in anticipo di mezz'ora. Intravedo Eren tremante appoggiato ad un albero innevato.

Mi avvicino a lui e arrossisco leggermente pensando a ciò che stavo per dirgli a scuola.

"Eren..."

Si volta verso di me per poi ricambiare il saluto.

"Oh ciao Mikasa, come va?"

Mi parla con un tono dolce, quasi premuroso.

" Bene... Ti ho riportato la sciarpa... Visto che la indossi sempre deve essere molto importante per te... Vero? "

Alla domanda abbassò lo sguardo imbarazzata porgendogli la sciarpa.

"Eh? Ah... Beh credo che sia ora di raccontarti la mia storia."
Mi dice con aria leggermente triste.

Ci allontaniamo dal parco entrando in un vicolo deserto e freddo.

"Io abito qui da quando sono nato. Quando avevo solo sei anni mia madre si ammalò di una grave malattia ancora sconosciuta e incurabile la 'sindrome del Titano'. Perfortuna mio padre è un grande medico e passava tutto il giorno chiuso nello scantinato di casa mia a cercare una cura. Poco dopo si scoprì che ne ero affetto anche io e mia madre cadde nello sconforto più totale. La notizia la sconvolse così tanto che le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno. Mio padre ormai viveva nello scantinato e studiava giorno e notte per trovare una cura, mia madre stava sempre peggio e io passavo tutto il giorno vicino a lei a farle compagnia. Lei mi raccontava storie, mi faceva stare tranquillo..."

Dopo quelle parole inizia a piangere come una fontana ed io lo abbraccio per consolarlo mentre lui continua a parlare.

"Poi... Mia mamma..."

Inizia a disperarsi...

"mia mamma morì e di lei mi è rimasta solo la mia sciarpa rossa... Mio padre mi portò nello scantinato e mi fece un iniezione dicendomi che avrebbe placato la malattia solo per sei anni. Infatti tra un mese esatto la malattia tornerà a prendere il controllo. Così mi lasciò la chiave dello scantinato, che porto sempre al collo, e tra un mese dovrò tornare lì sotto e trovare gli ingredienti per farmi l'iniezione. Se non dovesse funzionare mi rimarrebbe un anno di vita."

Continua a piangere ed io lo stringo a me per riuscire a calmarlo.

"Dopo la morte di mia madre non parlai più con nessuno, solo con il mio migliore amico Armin. "

Lo abbraccio ancora più forte e lui inizia a calmarsi.

"Mikasa... La sciarpa tienila tu..."

A quelle parole spalanco gli occhi e lo guardo interrogativa.

"Ma... Eren... Perché? È l'unica cosa che t-"

Non mi fa finire la frase.

"Mikasa... Tu sei l'unica persona Che riesce a calmarmi solo con un abbraccio, proprio come faceva mia madre. Ed inoltre sei la ragazza più dolce e premurosa che io abbia mai incontrato, l'unica che si sia veramente preoccupata per me. Grazie Mikasa, grazie mille amore mio..."

Sentimenti contrastanti ~ EREMIKA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora