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Da quel fatidico giorno sono passati ormai ben 4 anni. Il primo periodo non fu affatto semplice, spesso a causa della mia sbatataggine ho rischiato di farmi scoprire dai miei amici. Come previsto non rimasero con le mani in mano dopo la mia presunta scomparsa, anzi iniziarono subito la mia ricerca. Fortunatamente avevo previsto una situazione del genere e per questo ho cercato di salvaguardare in qualche modo la mia fuga. Sin da subito ho eliminato tutto ciò che potesse mandare in fumo la mia partenza, partendo in primis dal il mio odore, eliminando quest'ultimo nessuno dei lupi avrebbe potuto rintracciarmi facilmente, eliminai i miei contatti e gettai il mio cellulare sostituendolo con uno provvisorio. Erano tutte piccolezze, ma almeno avevo un piccolo vantaggio rispetto agli altri. Alla fine decisi di dirigermi in Canada, in una piccola cittadina chiamata Les Éboulements. Scelsi la destinazione in maniera casuale, sentii un uomo anziano parlare, con quella che io presumo sia sua moglie, di quanto non vedesse l'ora di ritornare a casa, ovvero la presunta Yes Èboulements, e di rilassarsi tra la natura senza questa tecnologia presente dietro ogni angolo, senza questa continua voglia di fare tutto di fretta e con freddezza. Venni un po' attratto dalle sue parole e per questo decisi di seguirli in qualche modo. Per raggiungere la cittadina impiegai svariate ore, trascorsi tutto il tempo ascoltando qualche canzone dal mio vecchio mp3, ricordo di essermi addormentato con una delle canzone degli Imagine Dragons, Demons. Ogni parola di quella canzone mi arrivava diritto al cuore, mi sentivo il protagonista indiscusso di quella folgorante melodia. Mi risvegliai quando ormai ero già arrivato a destinazione, ero un concentrato di dolori vari e stanchezza, ma tutto ciò venne spazzato via e cancellato subito dopo aver visto il magnifico panorama già ben visibile dopo essere uscito dalla stazione. Sin da subito ho notato quanto la cittadina fosse differente da Beacon Hills, la gente era tutta molto gentile e cordiale, non c'erano molte strutture, ma era presente il minimo indispensabile e questa cosa non mi dispiaceva affatto. Subito dopo il mio arrivo, ancora con la valigia in mano, andai al comune dove mi registrai, stavolta utilizzando il mio vero nome, e richiesi un'abitazione. L'attesa non fu affatto un peso, dopo nemmeno un'ora avevo tra le mani le chiavi di quella che sarebbe stata la mia casa per un bel po' di tempo. Inizialmente pensai che i primi giorni sarebbero stati duri invece, diversamente dalle mie aspettative, gli abitanti mi accolsero con molto affetto e molto spesso mi prendevano alla sprovvista quando si presentavano nella mia attuale casa. La mia casa non era una reggia, ma stranamente mi sentivo al sicuro qui, al primo piano avevo il bagno, la cucina, il soggiorno e al secondo piano avevo ben due stanze da letto, tra cui una per gli ospiti. Un particolare che mi colse di sorpresa fu la leggerezza e la spensieratezza nel fare qualsiasi cosa, la mia mente non vagava subito su Beacon Hills e tutti i problemi a seguire, anzi sin dal primo giorno mi sembrava come se ogni cosa successa con il Nogitsune e compagnia bella non fosse mai successa. Tutt'ora penso che tutto ciò sia accaduto grazie alla lontananza da quella città, ormai era ben risaputo che Beacon Hills fosse come una calamita per le creature sovrannaturali. Ogni giorno, diversamente da come si possa pensare, non mi pento della mia scelta, anzi credo sia una delle mie migliori decisioni. Così dicendo non voglio far intendere che tutto ciò sia stato semplice, non è stato affatto semplice. Con il mio allontanamento ho perso tutto, dalla cosa più banale a quella più importante, ma diversamente dalle mie aspettative ho trovato altro, ho trovato nuove persone di cui ormai non posso fare a meno. 

I restart by myselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora