Primo giorno.

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Hogwarts. Diagon Alley. Binario nove e tre quarti. Bacchette. Gufi. Magia.. Non so quando o come sono diventata parte di tutto questo. So solo che ho una bacchetta e dei libri nuovi a riguardo e che ho passato l'estate a studiarli. So tutto di Hogwarts, dei fondatori, delle case, so ogni singolo fatto sui fantasmi, le lezioni, il preside, il metodo di smistare... Ho studiato accuratamente ogni dettaglio. Ho compreso che forse questo mio maniacale modo di voler sapere tutto e avere tutto sottocontrollo mi porterá a far parte dei Corvonero. La casa per me è indifferente. Basta che non sia Serpeverde. Da quanto ho capito lì ci vanno solo i viziati e ricchi purosangue e io non lo sono.

Saluto la mia mamma e il mio papá ed arrivo al binario nove e tre quarti. Sono emozionatissima. Sono le undici meno 5. Manca pochissimo e potrò diventare come quei bambini e bambine dei libri che leggo. Vanno in mondi spettacolari e vivono delle vite stupende tra mille avventure. Potrei diventare una di loro. Mentre mi guardo intorno per l'ennesima volta cercando qualcuno con cui parlare vedo degli occhi color cielo in tempesta a una decina di metri da me. La pelle è candida ed il viso è sorridente. I capelli sono così chiari da risaltare la carnagione. Mi sta guardando e accenna un sorriso. È quel tipo di sguardo che non posso sostenere. Abbasso il volto e mi guardo le scarpe. Sento il rumore del treno che arriva e vexo il bambino che stavo guardando prima dare un bacio colmo di tristezza alla madre. Il padre, una versione adulta di lui, non da alcun segno di affetto. China il capo lievemente e impeccettibilmente a mo' di saluto e se ne va. La madre sorride e lo segue con gli occhi tristi, asciugandosi in silenzio le lacrime che le stanno solcando il viso. Il bambino riacquista la sua sicurezza e sale sul treno. Salgo sul treno anch'io. Non riesco a trovare un posto vuoto. Entro nella prima porta che trovo. Mi gira la testa. C'è solo un bambino qui. Perfetto.

'Ehm ehm... Posso stare qui? È tutto occupato' dico per scusarmi.

'Mettiti pure comoda' dice lui senza guardarmi, continuando a guardare fuori dal finestrino, come ipnotizzato. Mi sembra il bambino della stazione... è lui! Però non posso dirgli nulla.

'Sono Hermione Jean Granger' dico.

'Draco Malfoy' dice lui piano. 'Allora, i tuoi che lavoro fanno?' Mi chiede.

'I dentisti.' Faccio io. 'Io probabilmente andrò a Corvonero, tu?' Chiedo per cambiare argomento.

'Serpeverde' risponde. 'Ma non è che sei babbana di nascita?' Mi chiede. Sembra inorridito.

'Suona così brutto... Invece'

'Invece è peggio di brutto. Significa avere il Sanguesporco secondo mio padre. Dice che i maghi perbene con i babbani non ci parlano. Un tempo venivano isolati, ma ora si è persa quest'abitudine e secondo mio padre è un peccato. Tu che ne dici?' Mi chiede. Sembra che tenga a quel ghiacciolo del padre molto.

'I miei sono babbani. Io sono una strega. Se tuo padre mi trova disgustosa non mi interessa.' Dico.

'Puoi andare via? Mio padre si arrabbierebbe se sapesse che ho parlato con una come te..' dice, ma sembra dispiaciuto.

#DRACO POV#

Quella ragazzina. Quei capelli al vento, quei riccioli castani che si librano nell'aria. Quegli occhi scuri e grandi, in cui mi posso specchiare. Quella bambina sembra così pura e bella. Ma è una mezzosangue. Papá mi ha detto che mi faranno del male se gli sto vicino perchè sono condizionati dal sangue cattivo. Forse il sangue è l'unico colpevole. Forse loro non se ne rendono conto. Forse non lo sanno che fanno del male. Non lo so. Non so se mi importa. Papà ha detto che io mi sposerò e avrò dei bellissimi bambini purosangue e loro avranno lo stesso destino e così i loro figli eccetera. Sarà così fino alla fine dei tempi. Dice che devo scegliere a quale purosangue legarmi. So che vorrebbe che stessi con una delle figlie dei Greengrass ma a me non fanno impazzire. Sono le classiche bambine belle e ricche. Non hanno nulla di più. Mamma dice che devo essere felice e basta. Nonno invece dice che vuole vedere dei pronipoti prima di morire. È un po' matto ma gli voglio bene. Nonna invece è malata. Dice che vuole vedermi sorridere sempre. Che devo essere felice anche per lei. Che deve andare tutto bene. Sto cercando di accontentare tutti senza impazzire.

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