Quel giorno Seokjin si svegliò di scatto, alzando di botto il busto
<Oh Dio mio...>
Sussurrò passandosi una mano nei capelli. Quella notte aveva sognato di essere inseguito da un'ombra nera molto più grande di lui, che urlava il suo nome e cercava di raggiungerlo. Un sogno che quasi lo t mraumatizzò.
Una volta sceso dal letto il ragazzo si avviò in bagno, dove si diede una sciacquata e fece i suoi bisogni, per poi andare in cucina e preparare la colazione per lui e sua madre, visto che sua sorella era fuori per gli studi e suo padre era defunto da qualche anno.<Buongiorno amore di mamma...dormito bene?>
Chiese la donna entrando in cucina e sorridendo al ragazzo alle prese con del bacon su una padella.
<Ciao mamma...diciamo che ho dormito un po' male...ho fatto un incubo...>
<Un incubo? Raccontamelo dai..> disse la donna sedendosi
<Ecco...praticamente ero su un viale lungo lungo e stavo camminando...>Disse sedendosi e servendo i piatti e i bicchieri di succo
<...e tutto ad un tratto vedevo un'ombra dietro di me. Io ricominciavo a camminare e questa ombra continuava imperterrita, a seguirmi. Ad un tratto questa iniziava ad andare sempre più veloce e allora io iniziavo a correre, ma l'ombra continuava a seguirmi...ho avuto tanta paura.... ed era strano perchè io non riuscivo a correre...e poi quando questa stava per prendermi mi sono svegliato>
Bevve un sorso di succo.
<Oh amore...sta' tranquillo ok? Era solo un brutto sogno...ah comunque oggi dobbiamo accompagnare la nonna dall'oculista deve fare il controllo annuale... verrai con noi giusto?>
Chiese la donna guardando Jin intensamente, come a dirgi "Se non dici si ti chiudo in casa"
<Beh non vedo perchè non dovrei...>
<Perfetto. Allora per le 17 partiamo da casa. Poi dopo possiamo anche andare a fare un po' di compere se ti va>Questa era una frase che la madre di Jin usava sempre per *ricattarlo*, visto che Jin stesso era drogato di shopping.
<Oh Shopping?! Certo che vengo. Ora però finiamo di mangiare che poi io devo andare a scuola.>
Una volta finito di mangiare Seokjin diede un bacio alla mamma e andò appunto a scuola. Col suo zainetto azzurro e lilla in spalla era molto riconoscibile in mezzo alla folla di ragazzi che ogni giorno aspettavano di entrare a scuola. Lì logicamente ci furono anche i suoi amici ad aspettarlo: Jung Hoseok e Park Jimin
Hs: <Buongiorno mister Seokjin. Come va?
Sk: < Oddio beh...come va...bene?>
Jm: <Perché questo punto di domanda?>
Sk: <Ho solo fatto un incubo...nulla di che>
Hs: <Capito...comunque oggi ho l'interrogazione di fisica e non ricordo una mazza. Dove mi avvio?>
Jm: <Ma hai studiato?>
Hs: <Dalle 13 alle 2 di notte>
Sk: <Oh Dio Hoseok...è impossibile che non ti ricordi... dai che andrà bene... e a te Jiminie? Devi farti interrogare in letteratura...>
Jm: <Eh...mi ricordo...>
Sk: <Ah perfetto, allora prenderete tutti e due voti alti>
Jm: <Nono...mi ricordo che devo essere interrogato, ma non ricordo su cosa e tantomeno cosa dovessi dire.>
Hs: <Facciamo che per oggi il voto alto lo prendo solo io eh?>
Jm: <Eh gne gne...è difficile studiare! Soprattutto quando hai poco tempo! Ho studiato dalle 14 alle 14:30, poi...ehm...sono andato ad allenarmi>
Sk: <Oh ma come lo vuoi superare l'anno? (*driiiin driiiiin*) Avanti su, entriamo...vediamo come andrà questa giornata....Alla fine dell'ultim'ora i ragazzi corsero via felici di uscire da quella prigione chiamata scuola. Tutti e tre facevano la stessa strada per tornare a casa, quindi durante il tragitto si scambiarono opinioni sui voti e su quanto i prof, secondo loro, fossero crudeli.
Tornato a casa Seokjin trovò sua madre in cucina intenta a cucinare del buonissimo Kimchi.<Ciao amore! Come è andata?>
<Bene mamma...cosa cucini di buono?>
<Kimchi...il tuo piatto preferito>
<Oh perfetto...allora vado a lavarmi le mani e torno...>Dopo aver mangiato Jin si mise a studiare da bravo studente qual'era, finché non si fecero le 17, quindi chiudette i libri e scese di casa. Arrivò dopo 15 minuti, insieme alla mamma, a casa della nonna.
<Oh amore di nonna ciao!>
Disse l'anziana signora avvicinandosi al ragazzo e abbracciandolo
<Ciao nonna cara...allora...pronta per la visita dall'oculista?>
<Oh sisi certo...spero di non aver aggiunto gradi alla mia cecità>
<Tranquilla mamma...c'è gente che sta messa peggio di te...ricordalo.>Una volta saliti in macchina, i tre raggiunsero lo studio dall'oculista ed entrarono, quindi Jin lasciò che sua madre e sua nonna si sedettero sulle due sedie libere
<Io vado fuori...Vado a fare una passeggiata...>
Disse il ragazzo alzandosi
<Va bene, però torna qui tra una quindicina di minuti che avremmo finito già...>
Dopo un veloce accenno di si con la testa, il ragazzo uscì dallo studio e iniziò a camminare spensierato.
•
•
•
•
Heilà stelline scintillanti!🌟❤
Sono tornato più forte che mai con un nuova storia. Sarà una storia molto particolare, e sinceramente è la prima volta che mi imbatto in un tema come quello di oggi, quindi spero che l'idea vi piaccia. Fatemelo sapere in un commentino e niente...Buona lettura a tutti!
Un bacio grande grande!❤❤❤
Dav~💝
STAI LEGGENDO
꧁𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖 ~𝑁𝑎𝑚𝑗𝑖𝑛꧂
Fanfiction"𝐿'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖" . 𝑃𝑢𝑟𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑓𝑟𝑎𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝐾𝑖𝑚 𝑁𝑎𝑚𝑗𝑜𝑜𝑛: 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑒𝑐𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑜𝑟𝑑𝑖𝑐' 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐...