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Prologo - Questo sono io

È bella. Bella come un angelo.

I capelli scuri e lunghi le ricadono lungo la schiena.

Mi sorride, gli occhi verdi illuminati dalla luce del sole.

È vestita di bianco, era il suo colore preferito.

Ricordo così poco di lei.

Mi manca da morire, mi manca come l'aria.

È l'unica donna che ho amato nella mia vita. Lo sarà per sempre.

Oggi so chi sono. Non provo niente, non sento niente.

Persino nei confronti di mio padre non sento nulla. Certo, qualche forma di affetto, ma potrei stare mesi senza sentirlo, non avvertirei alcuna mancanza.

Calpesterei il mondo per raggiungere i miei scopi. Schiaccerei come uno scarafaggio chiunque provasse a mettersi sul mio cammino e a intralciarmi.

Il mio cuore batte, batte perché deve, ma io non sento niente.

Né gioia, né dolore, niente.

Il mio essere umano se n'è andato insieme a lei.

Dopo di lei è stato il vuoto. Non ho mai più ricevuto affetto, amore.

Ma va bene così. Io sono questo.

«Mamma...» sussurro, mentre una lacrima mi bagna gli occhi.

«Amore mio...»

Allungo una mano per afferrarla ma lei svanisce.

«No! No, ti prego.»

Mi sveglio di soprassalto toccandomi il petto.

Guardo l'orologio, sono le quattro del mattino.
So già che non dormirò, non ne sarei più capace.

Mi alzo dal letto e prendo il mio portafogli. Ne tiro fuori un mucchio di banconote. Le tocco, le annuso.

Questa è la mia unica ragione di vita!

Questo sono io!