Capitolo 5 - Gesù mio!

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Dylan

«Buongiorno, tesoro.»

La voce arrapante di Alejandra mi sveglia, mentre la sua bocca scende sul mio collo a lasciarmi famelici baci.

«Mmmm, che bel risveglio» mugugno, stropicciandomi gli occhi con una mano.

«Stanotte sei stato un vero stallone» commenta lei, scendendo a baciarmi sul petto.

«Lo sono sempre, piccola» replico, mentre la sento ridere.

«Il tuo secondo nome è Modestino, per caso?» chiede, alzando lo sguardo per incrociare il mio.

«Il mio secondo nome è "Sono il meglio per te".»

Alejandra scoppia in una fragorosa risata e io sorrido soddisfatto. Una delle regole principali per far cadere una donna ai tuoi piedi è: falla ridere!

E siccome tra regali e quant'altro l'ho viziata a sufficienza, ora devo fare tutto ciò che in mio potere per fare in modo che lei non desideri altri che me.

«Che piani hai per stamattina?» chiedo, mentre delicatamente la sposto per alzarmi dal letto.

«Lavoro. Oggi, invece, la mia prima seduta di shopping con Charlene. Devo prendere un abito per il party di stasera.»

Nomina quella donna e un misto tra rabbia e eccitazione mi smuove dentro. Rimetto gli slip e i pantaloni e poi mi giro per guardarla.

«A che ora vi vedete?» le domando, mentre mi abbasso col busto per recuperare la camicia da terra.

«Alle 16.00. Charlene mi dedicherà tutto il pomeriggio, finché non avrò trovato l'abito perfetto. Ah, ovviamente, se dovessi trovare qualche altro vestito o completo per cui vale la pena spendere i soldi, comprerò anche qualcos'altro.»

È distesa su un fianco, sembra una sirena ammaliatrice. Piccola ingenua, non sa che l'unica cosa che mi ammalia davvero è il denaro!

«Vale sempre la pena spendere i soldi» commento, abbottonandomi i bottoni della camicia.

«Sarà. Tu, invece, che fai oggi?»

«Stamattina ho degli appuntamenti di lavoro, ma oggi sono completamente libero. Se ti va posso accompagnarti in questa seduta di shopping, magari posso darti qualche consiglio.»

Alejandra scoppia di nuovo a ridere e poi si appoggia alla spalliera del letto.

«Tu? Qualche consiglio a me?»

«Posso darti il mio parere da uomo. Magari... dirti se una cosa mi piace oppure no» commento, con l'acquolina alla bocca all'idea di rivedere quella biondina impertinente.

«Vorresti saperne di più di una donna che fa questo per lavoro?» I suoi occhi mostrano stupore, ma sono anche divertiti.

Mi abbasso piano sul letto e mi avvicino alle sue labbra.

«Divento ridicolo se ti dico che voglio approfittarne per passare più tempo con te?»

«Dylan...»

«Che muoio dalla voglia di vederti sfilare con quegli abiti addosso e che sarò lì ad aspettare mentre ti cambi, immaginando il momento in cui, a fine serata, ti sfilerò via quello che hai scelto per la festa?»

«Sei davvero tremendo!» fa con un sorriso malizioso.

«E tu sei davvero bella.»

Mi avvento su di lei, voglio dimostrarle che la desidero come non ho mai desiderato nessuna, anche se non è vero.

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