-ehi...perché questo coso non si toglie? Sto soffocando! Sento troppo caldo! Maledetto costume toglitiiiiiii- urlò dalla disperazione un Gray che non riusciva a spogliarsi
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-dannazione! Mmh... però sembro più muscoloso così. Forse non è poi tanto male-
-si ti fa un bel sedere Gray- disse comparendo improvvisamente dietro di lui Erza, vestita con una tutina nera attillata con la zip sul petto leggermente abbassata.
-E-Erza?!?- arrossì lui nel vederla -copriti scostumata!- chiudendo gli occhi. Infondo per lui era come vedere sua sorella semi-nuda.
-mfh, e credi che ti ascolterò? No caro, sto molto bene cosi- rispose atteggiandosi.
-mannaggia a te Gray- disse entrando Natsu. -con quest'affare non riesco a muovermi bene-
-e c'entro io?! La colpa è di Lucy, e tua perché ci ha portati qui!-
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-gihihihi ho cibo a sufficienza!-
-Gajeel non puoi mangiare la tua stessa armatura! O starai male a vita- lo avvertì Happy entrando in volo più veloce che mai. Il suo pelo non era più blu, ma di una varietà di rosso intenso e allo stesso tempo scuro, ed una gemma gialla al centro della fronte. Un piccolo mantello giallo era fissato su una specie di tuta molto aderente. Fece la sua comparsa anche Kagura, vestita con una tuta nera attillata fatta interamente di un metallo durissimo a loro sconosciuto. Non disse niente se non un misero "salve" rivolto ad Erza, la quale contraccambió.
-dobbiamo capire cosa ci facciamo qui e perché Siamo qui- disse Erza
-ehi ragazzi guardate! Posso sparare dei razzi, e delle luci potenti, e anche... cos'è quest'affare?!?- urlò un Natsu entusiasta mentre armeggiava con la sua nuova armatura rossa e dorata, lanciando colpi a destra e a manca.
-ma che diavolo fai idiota!- protestò Gray -ci ammazzerai tutti così-
-sta zitto ghiacciolo, e poi tu hai uno scudo-
-gihihihi si da donna- replicò Gajeel scatenando la furia del mago di ghiaccio. Alla zuffa si unì anche Natsu ovviamente e, entrando in scena, anche Sting vestito anch'esso con una tutina ma di colore rosso e blu, con ragnatele nere attaccate.
-sono una banda di idioti senza speranza- disse Kagura dopo aver assistito alla scena
-concordo- affermò manifestandosi Gerard, vestito con abiti neri ed un braccio metallico con una stella rossa disegnata.
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-G-G-G-Gerard?!?! C-Che ci f-fai quii...ii?- domandò balbalettando un'Erza diventata più rossa dei suoi stessi capelli.
-non lo so, fino a poco fa stavo provvedendo alla soddisfazione dei miei bisogni personali...- rispose arrossendo leggermente
-eh? Ma che vuol dire?- domandò Natsu interrompendo la zuffa
-aaarrrhhhh MERDA!- urlò Gajeel
Inutile dire che Natsu fraintese, prendendo l'esclamazione del compagno come una risposta alla sua domanda. - ah quindi non stai bene Gerard? Mi dispiace-
-M-ma no che dici Natsu?-
-sei hai problemi di stomaco non c'è niente di male!- continuò lui
Gerard arrossì iniziando anche a sudare freddo. Voleva interrompere il ragazzo ma questo continuava a parlare senza sosta, finché non intervení Erza.
-se devi fare la ca...aa...- non riuscì a finire dato che la ragazza lo colpì alla testa facendolo cadere tramortito a terra.
-non ti perdere in chiacchiere Natsu! Dobbiamo andare forza!-
I ragazzi si alzarono iniziando a camminare in fila con aria spavalda ed eroica, come se avessero appena finito di combattere contro il capo dei nemici ed avessero vinto. Come sottofondo, una base musicale eroica iniziò a suonare, così senza motivo, tanto che i ragazzi si guardarono confusi finché.... La padrona di casa di Lucy non entrò dalla porta con uno dei bikini della ragazza e...
-WOWOWO CHE DIAVOLO DI SOGNO È MAI QUESTO?!?! Ma che accidenti...devo aver mangiato pesante ieri sera. E poi vedere la padrona in bikini...kyahhh che orrore!!!- Disse Lucy arruffandosi i capelli ed agitandosi. Aveva sognato, ciò significava che era tornato tutto normale!
-EVVIVA SONO A CASA!!- urlò felice, ma riaprendo gli occhi si rese conto che l'immagine che aveva davanti era sfuocata, e non sapeva se fossero stati i suoi occhi o se quel posto fosse reale. Tutto d'un tratto si fece buio e la sensazione di cadere nel vuoto le pervase tutto il corpo finché non senti tra i suoi fianchi e la schiena, delle braccia calde che la stavano afferrando. Riaprì gli occhi e tra il buio, due occhi la stavano guardando.
