Number 1

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Cinque Hargreeves entrarono in un edificio logoro e diroccato situato ai confinini di una cittadina di provincia, lì furono accolti due guardie in divisa che li intimarono di tornare indietro, il luogo non era propriamente uno dei migliori per dei supereroi fuori servizio. Uno dei visitatori si fece avanti, era alto e molto muscoloso, portava un giaccone troppo piccolo per le sue imponenti spalle e aveva un taglio corto quasi rasato. L'omone chiese alle guardie se potessero vedere la detenuta Numero 256, la guardia spalancò gli occhi e si girò verso la segretaria dai capelli biondo platino e un età compresa tra i 55 e i 60 anni, che alzò un sopracciglio con fare interrogativo chiedendosi come mai, quella detenuta aveva creato più problemi di chiunque altro in quel carcere di massima sicurezza e in più sosteneva di non avere parenti. Diego si chiese se fosse la persona giusta, magari Pogo aveva interpretato male le parole di Reginald, magari non era quello che stavano cercando, ma Luther si fidava ciecamente di suo padre e voleva andare fino in fondo a quella storia, lui gli aveva sempre detto che erano i più speciali di tutti, mentiva?? perchè tenerlo nascosto per così tanti anni??cosa aveva in più a loro quella persona?? queste domande risuonarono nella testa di Luther come un mantra che lo spingeva a continuare a cercare quella persona, voleva le risposte che suo padre non gli aveva mai dato, mentre pensava al da farsi restò immobile per un po' mentre la guardia stava parlando con la segretaria sul se fosse possibile vederla o meno. Diego, accortosi della trance momentanea del fratello, mosse una mano avanti alla sua faccia e lo fece sobbalzare, poi gli chiese
" la vediamo o no??"
ci furono attimi di silenzio in cui Luther stava valutando se entrare in quel tugurio e incontrare l'ignota salvatrice del mondo oppure tornare a casa e vedersela da soli. Quando la guardia tornò gli comunicò che era disponibile alle visite, Luther annuì e diede un ultima occhiata di conferma ai suoi fratelli, per poi dirigersi insieme verso la sala degli incontri. Era una stanza grigia con tanti vetri e un tavolo al centro, la pittura sui muri era scrostata e un po' ingiallita dall'umidità, c'erano perdite dal soffitto nell'angolo destro e una grossa crepa nel muro. Si guardarono intorno sconvolti dalla scarsa manutenzione e dopo si sedettero tutti e cinque da un lato del tavolo, a partire da destra c'erano Diego, Allison, Luther, Cinque e Klaus.

Passarono 10 minuti, la guardia non gli aveva detto che l'attesa sarebbe stata lunga, ma finalmente intravidero dalla vetrata la figura di una guardia che portava con modi bruschi una detenuta dai capelli biondi e un sorriso beffardo, più la guardia la spingeva e più lei faceva resistenza dicendo qualcosa di probabilmente offensivo e poi ridere. La guardia esasperata la buttò nella sala lei, probabilmente intenta a vendicarsi per i modi, disse
" FAMMI SAPERE COME STA TUO FIGLIO...NON QUELLO CON TUA MOGLIE BRO, QUELLO CON LA DETENUTA NUMERO 578"
dopo questa frase la guardia la scaraventò al suolo e chiuse la porta, la ragazza stava ancora ridendo per quello che aveva detto prima, poi si alzò parlando tra se e se
" ma io non lo so...che modi, sono una signora per dio."
Si pulì dalla polvere che c'era per terra, la sua divisa di un arancione molto acceso, la portava con le pieghe alle maniche e accollata fino al terzultimo bottone, si sistemò un attimo i capelli per poi girarsi con un sorriso smagliante, tutti loro notarono l'immensa bellezza di quella ragazza, anche se molto trasandata aveva un certo fascino magnetico, capelli biondi mossi e arruffati, occhi di un azzurro puro e brillante, delle labbra carnose, quasi troppo e un sorriso salla forma quasi quadrata, il naso era all'insù, le goti erano abbastanza alte e presenti, sembrava una bambola di ceramica, una specie di visione angelica, fino a quando non iniziò a parlare
" allora voi siete i figli dello stronzo non è cosi??"
camminò in cerchio intorno a loro per studiarli, li guardò un attimo dalla testa ai piedi facendo il giro del tavolo un paio di volte, fino a quando non si fermò dietro cinque
" siete orribili portate i bimbi in prigione??"
disse sorridendo mentre gli scompigliava i capelli, a cinque non piacque questo gesto infatti si alzò urlando
" NON HO 13 FOTTUTI ANNI OKAY!!"
sbottò il giovane vecchio, la ragazza alzò le mani in segno di resa per poi sedersi, anzi buttarsi, sulla sedia con un piede su essa e l'altro penzolante dal bracciolo. Luther si schiarì la voce e fece per parlare, ma fu interrotto subito dalla ragazza con un gesto della mano, si mise in una posizione normale poggiando i gomiti sul tavolo e unendo le mani all'altezza del mento.
" deve essere davvero disperato per avervi mandarvi qui, voi siete i prescelti no?? piacere sono una di quelli che sono stati scartati"
gli porse la mano, lui la strinse accorgendosi che la sua temperatura corporea era sotto i 20 gradi, era come se fosse un corpo morto, quando staccarono la mano gli occhi di Luther erano sbarrati di paura, non capiva cosa fosse quella ragazza, ma percepiva un'energia puramente oscura e negativa, Klaus dal suo canto era troppo fatto per capirci qualcosa, la ragazza lo beccò mentre si stava per ingoiare una pasticca nascosta probabilmente nelle mutande o in altri posti che lei non voleva ne immaginare ne conoscere, appena il ragazzo la prese in mano, lei con la sua magia la disintegrò
" ma che cazzo fai stronza??"
urlò irato il drogato a cui era stata tolta l'ultima dose, lei rispose con tranquillità, ma una tranquillità inquietante accompagnata da uno sguardo che metteva i brividi
" non voglio più droghe vicino a me."
i suoi occhi, neri e vuoti, Klaus non riuscì a guardarli per più di 1 secondo poichè al solo contatto visivo la sua mente si riempiva di urla e suppliche, era spaventoso, era come se stessero contrattando con la morte che si era mutata in una donna dalle sembianze angeliche, non era stata sicuramente scartata per le poche capacità. Luther riuscì a proferir parola e le raccontò l'accaduto, Allison era stata attaccata da Vanya che aveva poco controllo sui suoi poteri e a causa sua aveva perso la voce e avevano una teoria sul loro nemico, dato che probabilmente sarebbe stato un certo Harold Jenkins a far finire il mondo, appena lei sentì queste parole si portò una mano avanti alla bocca e iniziò a ridere, una risata quasi isterica, le uscirono le lacrime mentre rideva dicendo " scusatemi " sbattendo l'altra mano sul tavolo di ferro con molta forza. Si riprese e poi comunicò ai poveri inconsapevoli le vere vicende.
" sarà vostra sorella a far finire il mondo, non l'avete ancora capito?? "
a questo punto furono loro a scoppiare a ridere, era impossibile che Vanya potesse far finire il mondo,gli sembrava paradossale e assurdo.
"senti è stata una perdita di tempo adesso andiamo via"
si alzò Luther e gli altri lo seguirono, La ragazza sapeva tutto, esattamente come Reginald
" quando arriverà la notte nel giorno del giudizio tornate indietro quando vostro padre si è tolto di mezzo, impedite il misfatto e chiedete sul fatto: ' zero che fine ha fatto??.' "
non era una profezia, si divertiva a fare le cose in rima, davano più effetto, infatti si girarono tutti mentre lei assumeva la faccia più seria che riusciva ad avere in quella situazione, li stava bellamente illudendo che quella fosse una profezia
" ma io ve lo dico, sara arduo il compito di convincere una stronza
a far per voi il compito, ma se le parlate senza puntare il dito, il suo aiuto a voi sarà garantito, se la trattate con disprezzo, alto per voi sarà il suo prezzo"
disse per poi scomparire in una nube di fumo nero con una risata degna dei peggiori cattivi Disney, uscita scenica e d'impatto, i ragazzi però rimasero interdetti mentre uscivano dalla prigione e si dirigevano verso la fine del mondo.

Zero ~The Umbrella Academy~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora